Un orso M26 diventa abitante fisso del Piemonte
Da inizio maggio, un orso M26, precedentemente residente in Svizzera, ha stabilito la sua dimora nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. L’ultimo avvistamento del mammifero è avvenuto a Mergozzo, dove ha fatto incetta di miele.
Avvistamenti e tracce dell’orso
Nelle ultime settimane, sono stati registrati tre avvistamenti indiscutibili dell’orso, grazie alle immagini chiare catturate dalle fototrappole. Le tracce del suo passaggio, inconfondibili, sono state rilevate principalmente in Val d’Ossola. In almeno un’occasione, l’animale sembra essersi avventurato fino alla sponda occidentale del lago Maggiore.
Le numerose arnie danneggiate nella zona testimoniano ulteriormente la sua presenza. Le fototrappole di un’azienda agricola, situata a poco più di un chilometro dal punto in cui il fiume Toce sfocia nel lago Maggiore, hanno immortalato l’orso mentre attaccava alcuni alveari. Tuttavia, i flash delle fototrappole hanno spaventato l’animale, che è fuggito.
Identificazione dell’orso
In precedenza, sulla recinzione di un’altra azienda agricola, situata una trentina di chilometri più a nord, erano stati rinvenuti ciuffi di pelo e tracce di sangue. L’analisi del DNA di queste tracce ha permesso di identificare l’orso come un M26 di circa 7 anni.
L’orso è riapparso nei boschi del Piemonte, una regione in cui non si vedeva da oltre un secolo. Si ipotizza che l’orso provenga dal Trentino e sia arrivato in Piemonte attraverso la Svizzera. L’animale potrebbe aver stabilito la sua residenza nelle montagne del Vallese da circa tre anni.
Reazione alla presenza dell’orso
Al momento, la presenza del grande predatore suscita più curiosità che preoccupazione. È molto improbabile incontrare l’orso, che si aggira nelle aree boschive di montagna. Nel caso si dovesse incrociare il suo cammino, è consigliabile evitare comportamenti aggressivi, dato che finora l’orso ha dimostrato un atteggiamento timido.
Il ritorno dell’orso in Piemonte
Con il ritorno dell’orso in Piemonte, aumenta il numero di regioni italiane in cui l’orso ha riscoperto il suo habitat negli ultimi decenni. La colonia di orsi più antica si trova nel Parco nazionale d’Abruzzo, ma la più numerosa è quella del Trentino, dove l’orso è stato reintrodotto dall’uomo a partire dagli anni ’90.