Inverno, dove te ne vai?
È come rivivere un incubo già conosciuto e, purtroppo, ci apprestiamo a sperimentarlo di nuovo. Un possente Anticiclone delle Azzorre ha preso in mano le redini di questo epilogo. Un epilogo che sa di vuoto! Ma di cosa stiamo parlando? Come previsto qualche giorno fa, l’inverno sta per subire un arresto improvviso, una sorta di pausa forzata, a causa dell’incremento di pressione che interesserà l’intero bacino del Mediterraneo e l’Europa Centro-Occidentale.
Il robusto Anticiclone di origine sub-tropicale, con influenze azzorriane, continuerà a dettare le condizioni meteorologiche in Europa e in Italia. Sole, foschie e mancanza di precipitazioni e nevicate. Una situazione stagnante che ci condurrà verso un Natale temperato e soleggiato, come vuole la tradizione nostrana.
Poche nubi
L’unico aspetto negativo, se così si può definire, sarà il passaggio di una estensione di una perturbazione atlantica che sfiorerà il nostro territorio tra giovedì 21 e venerdì 22. Nel dettaglio, venerdì 20 dicembre ci saranno nubi su Sardegna, Sicilia e Calabria. In queste regioni si potranno verificare rovesci e sporadici temporali. Per il resto del Paese, la situazione rimarrà invariata: sole e temperature gradevoli. E poi?
Giovedì 21 ci attende un cielo nuvoloso con piogge sparse sul medio-basso versante Adriatico e NEVE sulle Alpi, oltre i 2000 metri. Venerdì 22 dicembre le nevicate continueranno, ma prevalentemente oltre confine. Nella Penisola il tempo sarà caratterizzato da nuvolosità intermittente con raffiche di vento che potranno superare i 90/100km/h.
Insomma, se l’inverno sembrava partire spedito con NEVE fino in pianura al Nord Italia ed Europa Centrale, dobbiamo ricrederci, sfortunatamente. E gli scenari futuri sembrano non promettere cambiamenti. Tutto sarà nelle mani dell’Anticiclone delle Azzorre.
Dicembre finirà male?
Se l’alta pressione troverà spazio (impresa ardua) per estendersi fino all’Inghilterra e alla Groenlandia, allora potremmo sperare in una modifica delle condizioni bariche a livello europeo. Altrimenti (l’ipotesi più plausibile), concluderemo dicembre senza eventi significativi, o meglio, con un clima più simile a quello primaverile che invernale.
Sarà davvero così? Lo scopriremo con i prossimi aggiornamenti dei modelli fisico-matematici, ma sembra che la direzione sia quella: Alta Pressione e scarsa attività atmosferica.
Montagne bianche, un sogno?
Una notizia poco incoraggiante per le prospettive climatiche del nostro Paese. Basti pensare che gli Appennini sono privi di neve. Lo scenario è desolante, spoglio, di un marrone cupo. E per chi attende la prima discesa sugli sci, dovrà pazientare, chissà per quanto ancora. Il clima è mutato, ed è giunto il momento che tutti ne prendano coscienza, non solo per sensazione, ma con dati concreti alla mano.