Un inverno imprevedibile: tra gelo e neve, cosa ci aspetta?
L’inverno è una stagione che sa sempre come sorprenderci. Proprio quando pensiamo di aver capito le sue intenzioni, ecco che cambia rotta e ci regala scenari completamente diversi. E quest’anno non fa eccezione: dopo un evento meteo invernale che ci ha fatto assaporare il freddo pungente tipico della stagione, un gigantesco anticiclone si appresta a occupare gran parte dell’Europa, portando con sé temperature più miti e cancellando il gelo da molti paesi del continente, Italia compresa.
Ma cosa ci riserva il futuro? Secondo le ultime previsioni del Centro Meteo Europeo, il clima potrebbe mantenersi nella norma o addirittura più freddo del solito nel Centro-Nord Europa nei mesi di gennaio e febbraio. Per l’Europa Meridionale, invece, si prevedono anomalie termiche positive, ma nulla di paragonabile agli inverni passati. La buona notizia per l’Italia è che potremmo aspettarci precipitazioni superiori alla media, un segnale positivo in tempi di cambiamenti climatici.
Il flusso prevalente sarà quello atlantico, ma non mancheranno discese fredde artiche che potrebbero regalarci un clima a tratti decisamente invernale. Questo scenario potrebbe portare neve in pianura al Nord Italia, ma ricordiamo che si tratta di previsioni a largo raggio e non di bollettini meteo dettagliati.
Un evento climatico che potrebbe cambiare le sorti dell’inverno
Le ultime analisi dei modelli matematici confermano questa tendenza, ma come sappiamo bene, l’inverno è una stagione imprevedibile e tutto può cambiare a causa di eventi climatici inaspettati, come un riscaldamento della stratosfera che potrebbe sconvolgere il Vortice Polare.
Ma avremo un bianco Natale? Probabilmente no. La neve a Natale è un fenomeno raro in Italia, soprattutto a basse quote. Tuttavia, negli anni passati abbiamo assistito a nevicate intorno al 26 dicembre, ma raramente il 25. Eppure, nel 2009, un evento meteo eccezionale ha portato neve abbondante in molte regioni italiane proprio prima di Natale.
Il gelo eccezionale del dicembre 2009
Il 18 dicembre 2009, l’Italia si svegliò sotto temperature glaciali, con valori che in alcune località superarono i record storici. Il 20 dicembre fu il giorno più freddo, con temperature che in alcuni casi superarono persino quelle del gennaio 1985. Questo periodo di freddo intenso interessò quasi tutta l’Italia, ma fu seguito da un forte aumento delle temperature e da maltempo nei giorni precedenti il Natale.
Dopo il gelo, le nevicate da addolcimento
L’aria mite in arrivo sciolse rapidamente il freddo al suolo, e il peggioramento del tempo portò pioggia e neve a quote più elevate. A Milano, la nevicata del 22 dicembre 2009 fu così intensa che il comune chiese di chiudere gli uffici e di tornare a casa per evitare disagi. La neve, abbondante e soffice, causò enormi problemi alla circolazione.
Gelicidio a fine evento, di eccezionale entità su Genova
Ma il fenomeno più pericoloso fu il gelicidio, la pioggia che ghiaccia al suolo, che colpì Genova con intensità rara. Questo fenomeno causò danni alla vegetazione, blackout e problemi alla circolazione. Nei giorni successivi, il traffico ferroviario e aereo fu fortemente compromesso, con passeggeri bloccati negli aeroporti in attesa di poter viaggiare per le festività natalizie.
Quell’evento meteo straordinario del 2009 fu il risultato della combinazione di due masse d’aria, una fredda da est e una umida e mite da ovest. Nonostante ciò, non si ebbe un vero e proprio bianco Natale, ma il paesaggio rimase imbiancato in molte località. E oggi, a distanza di anni, non possiamo escludere che eventi simili possano ripetersi, nonostante i cambiamenti climatici in atto.
In conclusione, l’inverno è una stagione dalle mille sfaccettature, capace di regalarci scenari da cartolina ma anche di metterci alla prova con eventi meteo estremi. Quello che è certo è che, qualunque cosa accada, sarà un inverno da ricordare.