Introduzione
Il Natale è passato e con esso la speranza di un clima invernale che sembra ormai un lontano ricordo. Tuttavia, ci sono segnali che indicano che quest’anno l’inverno potrebbe riservarci delle sorprese, con temperature rigide e nevicate che potrebbero fare la loro comparsa nelle prossime settimane.
Il gelo siberiano verso l’Italia
Dopo un inizio di dicembre promettente, con freddo e neve a bassa quota, siamo tornati alla solita situazione di anticiclone e temperature miti tipiche del periodo natalizio. Ma non tutto è perduto: ci sono diversi fattori che fanno pensare che questo inverno possa essere diverso dagli ultimi anni e portare con sé il freddo continentale tipico degli inverni di un tempo.
Inverno che potrebbe riscattarsi ben prima di quanto si pensi
La Siberia sta vivendo un’ondata di freddo estremo, con temperature particolarmente basse che non si registravano da anni. Questo freddo potrebbe spostarsi verso ovest e raggiungere anche l’Italia, grazie a un indebolimento del Vortice Polare previsto nelle prossime settimane dai principali centri meteorologici.
Stratosfera e Vortice Polare, verso lo Stratwarming che apre nuovi scenari
Un altro fattore che potrebbe influenzare l’arrivo di temperature molto basse è la dinamica della stratosfera. I riscaldamenti previsti potrebbero causare un indebolimento del Vortice Polare a livello stratosferico, portando a un’affievolimento dei venti zonali e localmente persino alla loro inversione. Questo fenomeno, noto come Stratwarming, potrebbe avere un ruolo cruciale nell’alterare le condizioni meteorologiche del nostro continente nei prossimi mesi.
Crescente possibilità di gelo per Gennaio e Febbraio, con il riscaldamento stratosferico
Nonostante dicembre stia mostrando un volto più mite, non c’è motivo di preoccuparsi: spesso, ondate di gelo eccezionali sono arrivate improvvisamente anche nell’ultima parte dell’inverno. E quest’anno, con un forte El Niño in corso, c’è la possibilità di sperimentare un inverno notevole e a tratti freddo.
Buran sempre più raro, ma potrebbe essere l’anno giusto
Tra gennaio e febbraio potremmo assistere all’arrivo del gelo siberiano, spinto dall’anticiclone termico russo. Il Buran, noto anche come il “Gelo della Siberia”, rappresenta un fenomeno meteorologico emblematico della crudezza davvero estrema del clima nelle regioni siberiane della Russia. Questo termine evoca immagini di tempeste di neve impetuose, con venti impetuosi e temperature estremamente basse, spesso al di sotto dei -40 gradi Celsius.
Inverni non più come prima sull’Italia
Negli anni recenti, l’Italia ha sperimentato cambiamenti notevoli nelle sue condizioni invernali. Ad esempio, nella Pianura Padana, tradizionalmente soggetta a nevicate, sono passati più di dieci anni senza nevicate significative della durata di una settimana. Tuttavia, anche in altre regioni italiane le condizioni invernali sembrano meno influenzate da queste anomalie, con nevicate quasi ogni inverno che si avvicinano di più alle medie storiche rispetto al Nord Italia.
Ora non ci resta che osservare gli sviluppi e continuare a studiare i modelli dell’alta atmosfera, alla ricerca di indizi su come potrebbe evolvere un inverno caratterizzato da un intenso freddo. L’eventuale grande freddo è però posticipato ormai a gennaio, con temperature sopra la media, anche se non dappertutto. Il tepore fuori stagione si farà sentire soprattutto in montagna, dove spicca anche l’anomala assenza della neve per quanto concerne gli Appennini. Non è certo la prima volta che accade a Natale, ma gli spiragli di un cambiamento importante potrebbero aprirsi prima di quanto ci aspettiamo.