Le mutate condizioni atmosferiche
È innegabile che stiamo assistendo a un cambiamento nelle condizioni atmosferiche, con l’Alta Pressione che inizia a mostrare i primi segni di cedimento. Questo sta permettendo a correnti d’aria umida di infiltrarsi negli strati più bassi dell’atmosfera, portando con sé un aumento della copertura nuvolosa.
Le prime precipitazioni
Le nubi, al momento, si stanno addensando con maggiore persistenza tra il Levante Ligure e l’Alta Toscana, dove le prime piogge hanno già fatto la loro comparsa. Queste precipitazioni sono destinate a intensificarsi nelle prossime 24 ore, segnando un’accelerazione del flusso atlantico.
L’arrivo della perturbazione
Questa accelerazione culminerà con l’arrivo di una perturbazione nella giornata di domenica, il 31 dicembre. Il 2023 si concluderà quindi con condizioni di maltempo in diverse aree d’Italia, in particolare al Nord e lungo la costa tirrenica. Il maltempo si manifesterà con fenomeni di forte intensità, soprattutto in Liguria.
Le previsioni per la fine dell’anno
Neve sulle Alpi e spostamento del maltempo
Le previsioni indicano che nevicherà abbondantemente sull’arco alpino, con la possibilità di neve a quote relativamente basse. Nel corso del pomeriggio, il maltempo si sposterà verso il Nordest, allontanandosi dalle regioni occidentali del Nord Italia. Inoltre, la perturbazione si estenderà verso il Centro-Sud, interessando presumibilmente i settori tirrenici a partire dal tardo pomeriggio.
Condizioni sfavorevoli per festeggiamenti all’aperto
Le notizie non sono positive per coloro che desiderano trascorrere le ultime ore dell’anno all’aperto. Si prevedono infatti alcune piogge anche in Sardegna, mentre le condizioni meteorologiche saranno più favorevoli nelle regioni adriatiche e ioniche.
È importante sottolineare anche l’intensificazione dei venti dai quadranti occidentali. Per quanto riguarda le temperature, non si prevedono grandi variazioni, se non un lieve calo delle massime, dovuto principalmente alla presenza di nubi e precipitazioni.
In conclusione, il passaggio della perturbazione darà inizio a una nuova fase di condizionamento oceanico, che sembra destinata a influenzare gran parte della prima decade di gennaio 2024.