Un inverno che si fa attendere: cosa ci aspetta nei prossimi mesi?
Il mese di dicembre ci aveva illuso con le sue temperature rigide e i primi fiocchi di neve, facendoci sognare un inverno diverso dal solito. Ma, come spesso accade, la realtà ha preso una piega differente e ora ci ritroviamo immersi in un clima mite e anticiclonico che sembra voler persistere anche durante le festività natalizie.
Nonostante questo inizio di stagione poco promettente, gli esperti meteo non escludono sorprese per il futuro. Infatti, la situazione potrebbe cambiare radicalmente, con l’arrivo di un freddo intenso e improvviso, come già accaduto in passato.
Un Natale senza freddo: una tradizione che si ripete
Il Natale si avvicina e, come da tradizione, sembra che il vero freddo resterà lontano dall’Italia. Tuttavia, non è detto che l’inverno non possa fare il suo ingresso trionfale nelle prossime settimane. D’altronde, periodi di clima mite possono essere interrotti bruscamente da ondate di gelo e neve, regalandoci scenari invernali da cartolina.
Un dicembre troppo freddo, inoltre, non è necessariamente un buon segnale per il proseguo della stagione. Ricordiamo, ad esempio, l’inverno del 2010, che iniziò con temperature rigide per poi lasciare spazio a mesi successivi decisamente meno invernali.
L’inverno ha ancora tempo per riscattarsi
Nonostante le attuali previsioni, un ritorno in grande stile dell’inverno non è da escludere. Le analisi a lungo termine suggeriscono un possibile indebolimento del Vortice Polare, che potrebbe portare a condizioni climatiche più dinamiche e a un clima più rigido.
Le temperature potrebbero rimanere sopra la media per qualche settimana ancora, ma questo non significa che non ci possano essere sorprese. In particolare, le zone montuose potrebbero risentire maggiormente di questo tepore fuori stagione, con una mancanza di neve che non è certo una novità per il periodo natalizio.
Crollo previsto del Vortice Polare: arrivano le conferme
Un indebolimento del Vortice Polare potrebbe avere effetti significativi sul clima globale. Quando il vortice è forte e stabile, l’aria fredda rimane confinata ai poli. Ma se si indebolisce, l’aria fredda può spostarsi verso sud, portando freddo e neve anche in Italia.
Le previsioni indicano che nelle prossime settimane potremmo assistere a un collasso, almeno parziale, del Vortice Polare stratosferico. Questo potrebbe tradursi in un inverno più dinamico e freddo rispetto agli ultimi anni.
Tutto partirà dalla Stratosfera
Un possibile collasso del Vortice Polare potrebbe essere innescato da un riscaldamento della stratosfera, che indebolirebbe il vortice e favorirebbe la discesa di masse d’aria gelida verso le medie latitudini.
Le ultime proiezioni indicano un rallentamento dei venti zonali in stratosfera, che potrebbe avere ripercussioni sul clima delle prossime settimane. Sebbene non sia l’unico fattore determinante, la stratosfera gioca un ruolo importante nel modellare il clima invernale.
Il gelo del 1985: un precedente storico
Se guardiamo al passato, l’ondata di gelo del 1985 ci insegna che eventi climatici estremi possono verificarsi senza preavviso. Quell’anno, dopo un dicembre mite, nessuno avrebbe potuto immaginare l’arrivo di un freddo così intenso.
In conclusione, sebbene il grande gelo non sia atteso nell’immediato, non possiamo escludere che possa arrivare nei mesi di gennaio e febbraio, tradizionalmente più propensi a ospitare eventi climatici estremi. E chissà, forse quest’anno potremmo essere sorpresi da un inverno che, dopo un inizio timido, deciderà di mostrare tutta la sua forza.