Il ciclone dell’Epifania si abbatte sul Mediterraneo
Il ciclone dell’Epifania, ampiamente previsto nei giorni passati, è finalmente arrivato nel Mediterraneo, portando già da diverse ore piogge abbondanti sulle regioni del nord e del medio-alto Tirreno. Tuttavia, le condizioni meteo attuali si avvicinano più a quelle autunnali che a quelle invernali, data la provenienza delle correnti d’aria principalmente meridionali, come il libeccio e lo scirocco, che contribuiscono a mantenere elevate le temperature.
Temperature ancora elevate
Al sud e sul versante Adriatico, si registrano temperature particolarmente alte, fino a 15 o 17 gradi, mentre al nord le temperature sono più fresche, pur restando al di sopra dei valori tipici del pieno inverno.
Maltempo per giorni
Il ciclone, attualmente posizionato sul Tirreno centrale, si rafforzerà gradualmente e si organizzerà al punto da persistere sul Mediterraneo per molti giorni consecutivi, probabilmente fino a metà della prossima settimana. Ciò implica che dovremo affrontare numerose occasioni di maltempo lungo la penisola, in particolare sulle regioni centrali, meridionali e sulle isole maggiori.
Possibile ciclone sub-tropicale
Secondo gli ultimi aggiornamenti dei centri di calcolo, tra martedì e mercoledì prossimi il ciclone potrebbe evolversi ulteriormente, assumendo caratteristiche subtropicali. Questo non significa che si trasformerà in un uragano come quelli che colpiscono l’Atlantico, il Nord America e il Golfo del Messico, ma piuttosto che diverrà un ciclone capace di trarre energia dal Mar Mediterraneo, autoalimentandosi e sviluppando alcune caratteristiche tipiche dei cicloni tropicali.
Tuttavia, questa previsione è estremamente complessa e necessita di conferme o smentite nei prossimi giorni. Se dovesse concretizzarsi, il ciclone potrebbe influenzare principalmente le regioni del medio-basso Tirreno, portando piogge intense e venti forti.
Un fenomeno così raro nel pieno dell’inverno mette in luce la quantità di energia attualmente presente nel Mediterraneo, un chiaro segno dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale.