Stabilità atmosferica e temperature insolite
Da alcuni giorni, un potente anticiclone ha preso il sopravvento sull’Europa occidentale e sull’Italia, inaugurando una fase di stabilità atmosferica che, con ogni probabilità, ci accompagnerà fino ai primi giorni di Febbraio. Questo significa che, per il prossimo periodo, ci aspettano condizioni meteorologiche stabili e temperature piuttosto miti in diverse regioni, tra cui quelle tirreniche, le isole maggiori e il Nord Italia.
L’inversione termica
Nonostante le temperature miti a livello del suolo, il fenomeno più interessante si verifica in montagna. Durante le fasi di alta pressione invernali, si manifesta l’inversione termica, un processo che porta aria più fredda nei bassi strati atmosferici, come valli e pianure, e aria più calda alle alte quote. Con la presenza di questo anticiclone di origine nordafricana, le temperature nelle zone montuose supereranno di gran lunga le medie stagionali, con lo zero termico che potrebbe raggiungere altitudini superiori ai 3500 metri.
Anticiclone simil estivo e cambiamento climatico
Questo anticiclone presenta caratteristiche tipiche della stagione estiva, in particolare nella penisola iberica, dove si trova il centro dell’alta pressione e dove l’aria calda subtropicale nordafricana affluisce con maggiore intensità. In Spagna, ad esempio, lo zero termico è previsto salire oltre i 4000 metri nei prossimi giorni, un evento inusuale non solo per l’inverno, ma anche per la primavera e l’estate. Questi anticicloni sempre più invadenti e potenti sono il riflesso dello stato attuale del cambiamento climatico a livello globale.
Inquinamento e salute pubblica
Con l’arrivo di questo imponente anticiclone, l’Italia si trova nuovamente a confrontarsi con il “vero maltempo” degli ultimi inverni: l’elevata concentrazione di inquinanti nei bassi strati atmosferici. La Val Padana è particolarmente colpita da questo fenomeno, poiché durante le lunghe fasi di alta pressione gli inquinanti si accumulano sia nelle grandi città sia vicino ai grandi centri industriali. La formazione di nebbie, nubi basse e foschie contribuisce all’accumulo di smog e polveri sottili, peggiorando la qualità dell’aria.
Inquinamento in Val Padana
Nelle prossime giornate, si prevedono livelli molto elevati di biossido di azoto, anidride carbonica e PM10 in tutta la Val Padana, con una qualità dell’aria particolarmente scadente in Lombardia. L’aria sarà di pessima qualità e, sebbene si preveda qualche raffica di vento da Est nel fine settimana che potrebbe smuovere leggermente l’aria, la situazione rimarrà critica.
Impatto sulla salute
L’alta concentrazione di inquinanti atmosferici rappresenta un serio problema per la salute pubblica, soprattutto per le persone che soffrono di patologie respiratorie. È fondamentale monitorare la situazione e adottare misure per ridurre l’emissione di sostanze inquinanti, al fine di tutelare il benessere dei cittadini e l’ambiente.
In conclusione, l’attuale situazione meteorologica evidenzia non solo le peculiarità del clima invernale, ma anche le sfide poste dal cambiamento climatico e dall’inquinamento atmosferico. È necessario un approccio proattivo e sostenibile per affrontare questi problemi e garantire un futuro più salubre per tutti.