Il mito dei giorni della Merla
La fine di gennaio si avvicina e con essa arrivano i cosiddetti giorni della Merla, che secondo la tradizione popolare dovrebbero essere i più freddi dell’anno in Italia. Tuttavia, questa credenza non trova più riscontro nella realtà, soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati da inverni più miti e dominati da condizioni anticicloniche. La neve e il freddo intenso sembrano ormai un lontano ricordo nei giorni che un tempo erano noti per le loro temperature rigide.
La stabilità atmosferica nei giorni della Merla
Quest’anno, come già accaduto in passato, i giorni della Merla saranno influenzati da un campo di alta pressione molto forte, che si è già posizionato sull’Europa da diversi giorni. Questo sistema di alta pressione, con caratteristiche subtropicali e quasi estive, specialmente sulla Penisola Iberica, sarà il principale attore del panorama meteorologico italiano fino all’inizio di febbraio. Di conseguenza, i giorni della Merla si preannunciano stabili e con temperature diurne che potrebbero essere insolitamente elevate per il periodo.
Temperature insolite in montagna
Le situazioni più anomale si verificheranno in montagna, dove si potrebbero registrare temperature tipiche della tarda primavera, con picchi di 15 o addirittura 18 °C a circa 1500 metri di altitudine. Si tratta di valori termici eccezionali e completamente fuori stagione per il nostro Paese, che solitamente in questo periodo dovrebbe essere interessato da temperature ben più basse.
Un anticipo di primavera?
Quello che ci aspetta nei prossimi giorni e durante i giorni della Merla sembra essere un vero e proprio anticipo di primavera, con temperature elevate e una totale assenza di precipitazioni, sia piovose che nevose. Potremmo quasi pensare di ribattezzare gli ultimi tre giorni di gennaio come i “giorni della rondine”, tanto sembrano anticipare l’arrivo della bella stagione.
Considerazioni sul cambiamento climatico
A parte gli scherzi, è evidente che ci troviamo di fronte a una significativa anomalia che colpisce ancora una volta l’Italia e l’intero Mediterraneo centro-occidentale. Questo fenomeno rappresenta un chiaro segnale dell’attuale situazione di cambiamento climatico e riscaldamento globale, che tra i vari effetti porta a una maggiore persistenza delle alte pressioni proprio su queste aree geografiche.
In conclusione, i giorni della Merla non sono più quelli di una volta. Le condizioni meteorologiche attuali ci mostrano un volto diverso dell’inverno, più mite e meno severo, che ci fa riflettere sull’impatto del cambiamento climatico sul nostro clima e sulle nostre tradizioni. Sarà interessante osservare come queste dinamiche evolveranno nel futuro e quali saranno le conseguenze a lungo termine per il nostro pianeta.