L’inverno è alle porte e con esso si preannuncia un fenomeno meteorologico noto come stratwarming, che potrebbe avere un impatto significativo sul clima della seconda metà della stagione fredda nell’emisfero boreale. Questo riscaldamento della stratosfera, che si sta sviluppando sopra l’area siberiana a un’altitudine superiore ai 15 km, potrebbe portare a cambiamenti importanti nelle temperature e nelle precipitazioni, in particolare nelle regioni del Nord America, Canada, Nord Europa e Russia.
Il fenomeno dello stratwarming
Cos’è lo stratwarming?
Lo stratwarming è un intenso riscaldamento della stratosfera, lo strato dell’atmosfera terrestre situato tra i 10 e i 50 km di altitudine. Questo fenomeno può influenzare in modo significativo il clima, soprattutto durante i mesi invernali. Tuttavia, non è detto che uno stratwarming porti automaticamente a effetti come ondate di gelo e neve persistenti in Italia, anche se in passato ciò è già accaduto. L’effetto principale di un riscaldamento stratosferico è quello di indebolire e disturbare il vortice polare, ma ci sono molti altri fattori che determinano le direzioni e l’intensità delle correnti artiche gelide.
Stratwarming di tipo displacement
Questo particolare stratwarming, definito di tipo displacement, provocherà lo spostamento o la dislocazione del vortice polare dalla sua posizione abituale vicino al Polo Nord. Di conseguenza, è molto probabile che aree come il Nord America, il Canada, il Nord Europa e la Russia possano subire intense e persistenti ondate di gelo e neve tra gennaio e febbraio. Questo spostamento del vortice polare potrebbe portare a temperature molto basse, anche al di sotto dei -20°C, e a precipitazioni nevose abbondanti in queste regioni.
Possibili effetti in Italia
L’arrivo di freddo e neve in Italia non è direttamente legato a questi grandi movimenti nel Polo Nord, ma dipende anche da altri fattori. Il principale artefice delle condizioni meteorologiche invernali in Italia è l’anticiclone delle Azzorre, che, estendendosi verso il Nord Atlantico, la Gran Bretagna e la Scandinavia, può favorire lo scorrimento verso il Mediterraneo delle fredde correnti artiche e continentali. Con l’avvento di uno stratwarming, le probabilità di nuove ondate di freddo tra gennaio e febbraio aumentano, ma non c’è garanzia che queste influenzino direttamente la nostra penisola.
Monitoraggio e analisi dell’evoluzione meteorologica
Nei prossimi editoriali meteo ci dedicheremo a un’analisi più dettaglia dell’evoluzione meteorologica di gennaio, in quanto potremmo assistere a diverse ondate di maltempo una dopo l’altra subito dopo l’Epifania, incluse le prime ondate di freddo del 2024. Sarà importante monitorare attentamente l’evoluzione di questo stratwarming e i suoi possibili effetti sul clima in Italia e in Europa, per essere preparati a eventuali cambiamenti significativi delle condizioni meteorologiche.