Un inverno da dimenticare?
Se non fosse per i circa 30 giorni che ci separano dall’arrivo della primavera, prevista per Marzo, potremmo già considerare concluso questo Inverno. Un inverno che si è distinto per la sua assenza, per le occasioni mancate, per le nebbie persistenti, per lo smog soffocante e per i record di temperature elevate. Mentre in Marocco si registrano temperature estive con punte di 34°C, un record storico per il Paese, in Italia si assiste al ritorno dell’Alta Pressione atmosferica.
Tuttavia, questa situazione sembra destinata a durare poco. Analizziamo l’evoluzione meteorologica dei prossimi giorni e scopriamo cosa ci attende, cercando di capire se l’Inverno, nella sua fase finale, riuscirà a imporsi sulla nuova stagione che avanza a grandi passi.
Cosa ci aspetta nei prossimi giorni?
Nei prossimi giorni ci attendono condizioni meteorologiche stabili, grazie alla protezione offerta dall’anticiclone. Le temperature, inoltre, tenderanno ad aumentare, avvicinandosi a quelle tipiche della primavera. Al Sud, in particolare in Puglia, Calabria e Sicilia, si prevedono massime che si aggireranno intorno ai 18-19°C, mentre al Nord e sulle Alpi si toccheranno i 12/13°C.
Nonostante ciò, le notti saranno ancora fredde, soprattutto al Nord e nelle vallate appenniniche interne, dove non sono escluse gelate notturne. Inoltre, con il ritorno dell’anticiclone, si prevede un aumento delle nebbie e dei livelli di inquinamento, con valori di PM10 che potrebbero raggiungere i 100µg/m3 nel Nord-Ovest a partire da giovedì.
Il ritorno del maltempo
La prossima settimana, a partire da lunedì 19 febbraio, l’Italia sarà interessata da una perturbazione atlantica che porterà aria instabile e più fredda. Si prevede un rapido peggioramento delle condizioni meteorologiche, con piogge che colpiranno prima il Nord e successivamente anche le regioni centrali e meridionali, in particolare quelle tirreniche. La neve farà il suo ritorno, con precipitazioni nevose previste a partire dagli 800-1000 metri sulle Alpi e dai 1400-1500 metri sugli Appennini.
Si potrebbe quindi aprire un periodo caratterizzato da frequenti perturbazioni atlantiche, alimentate anche da aria fredda di origine balcanica. Al momento, tuttavia, non si prevedono ondate di freddo o gelo estremo, almeno fino al 23-25 Febbraio.
Cosa ci aspetta a Marzo?
Le speranze di un Inverno più rigido si spostano quindi a Marzo. Se anche questo mese dovesse deludere le aspettative, l’Inverno 2023-2024 sarà ricordato come uno dei peggiori degli ultimi anni, sperando che si tratti solo di un caso isolato e non di una tendenza in atto.