Arrivo di perturbazioni atlantiche
L’Italia si prepara ad affrontare una settimana di condizioni meteorologiche estremamente avverse, che segneranno la fine di un periodo di siccità e temperature insolitamente alte. L’arrivo di una serie di perturbazioni di origine atlantica porterà un cambiamento significativo nel clima del Paese.
Se da un lato questo fenomeno è atteso con favore per rispondere alla necessità di acqua del territorio, dall’altro si accompagnano preoccupazioni per il pericolo di piogge torrenziali e potenziali eventi alluvionali.
Il maltempo si manifesterà con l’inizio della nuova settimana, a seguito dell’intensificarsi di una vasta area di bassa pressione umida e instabile proveniente dall’Atlantico, che, posizionandosi sul Mediterraneo occidentale, causerà precipitazioni abbondanti e durature su gran parte del nord e della costa tirrenica.
L’evoluzione meteo
Il Nord-Ovest dell’Italia sarà il primo a risentire della forza del maltempo, con previsioni di piogge continue che potrebbero eccedere i 250 mm di accumulo, quantità esorbitante per il periodo. Queste intense precipitazioni, concentrate in un breve periodo, sollevano allarmi significativi per il rischio di alluvioni, in particolare in regioni come Liguria e Piemonte, dove gli accumuli di pioggia potrebbero essere ancora maggiori nelle zone montuose.
Nella seconda metà della settimana, diciamo da Mercoledì, il maltempo si sposterà con forza verso il Mezzogiorno, con Sicilia, Calabria, Basilicata e Salento particolarmente vulnerabili a violenti temporali. In queste aree si prevedono precipitazioni che potrebbero superare i 150-200 mm in poco tempo, valori esagerati per essere Febbraio.
Febbraio e inizio Marzo con troppa pioggia: da un estremo all’altro!
Il passaggio repentino da un periodo di siccità a uno di intenso maltempo evidenzia la variabilità e l’imprevedibilità del meteo di questi tempi e dell’estremizzazione climatica, enfatizzando il ruolo cruciale delle previsioni e della prevenzione nelle strategie di gestione del territorio e di protezione delle comunità.
Ancora una volta si passa da un estremo all’altro nel giro di (troppo) poco tempo.