Le stagioni di transizione, come l’Autunno e la Primavera, sono note per le loro condizioni meteorologiche e climatiche peculiari. Durante l’Autunno, si tende a parlare di perturbazioni atlantiche o di forti influenze oceaniche, mentre la Primavera è caratterizzata da contrasti termici. La Primavera può presentarsi in diversi modi: può essere clemente e anticiclonica, offrendo un clima piacevole e mite, ma può anche essere turbolenta e sgradevole, con frequenti scontri tra masse d’aria di origine diversa.
Il calore tende a spostarsi verso nord, mentre il freddo si dirige verso sud. Questi movimenti sono normali per la stagione primaverile, che di solito porta a un riequilibrio termico tra il Polo e l’Equatore. Durante l’Inverno, il Polo accumula aria gelida, mentre l’Equatore si riscalda eccessivamente. Questi contrasti termici potrebbero manifestarsi nelle prossime settimane, quando il Vortice Polare inizierà a indebolirsi, liberando le masse d’aria gelida presenti a quelle latitudini. Non si prevede che il gelo invada le nostre regioni, ma gli scambi meridiani potrebbero diventare più frequenti, portando con sé la possibilità di un ritorno del freddo invernale.
Abbiamo già discusso di questi fenomeni in precedenza, quindi per maggiori dettagli vi rimandiamo agli approfondimenti specifici. In questa sede, vogliamo semplicemente sottolineare alcune peculiarità della Primavera che, sebbene dovrebbero essere ovvie, spesso non lo sono affatto. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito a un capovolgimento dei paradigmi climatici consolidati.
Riteniamo che l’andamento dell’ultima decade di marzo sarà determinante per definire il clima sia del mese di marzo che di aprile. Siamo convinti che con l’arrivo di aprile si aprirà una nuova fase meteorologica e climatica, che potrebbe essere tanto primaverile quanto potenzialmente invernale, almeno nelle sue fasi iniziali.