La primavera è appena iniziata, o forse no, se consideriamo la data astronomica che ci dice che siamo ancora in inverno. Tuttavia, c’è già chi si preoccupa delle condizioni meteo climatiche della prossima estate. Non c’è nulla di male in questo, visto che l’estate è una stagione attesa da molti e che negli ultimi anni ha creato non pochi problemi. Un tempo era una delle stagioni più apprezzate, non solo dagli italiani ma anche dai turisti di tutto il mondo, ma ora sta diventando un vero e proprio incubo a causa del caldo.
Non stiamo parlando di un caldo qualsiasi, ma di un caldo mai visto prima. L’estate 2023 ne è stata testimone, con temperature che hanno sfiorato i 50°C. E c’è chi ipotizza che la prossima estate possa essere ancora peggiore, con temperature ancora più alte. La causa di queste previsioni è la Nina, quel fenomeno che avviene nelle acque superficiali del Pacifico Equatoriale e che rischia di sconvolgere la circolazione atmosferica globale.
Le ripercussioni di questo fenomeno si faranno sentire soprattutto sul continente americano, ma anche da noi potrebbero esserci degli effetti. Tuttavia, non basta la Nina a garantire un’estate rovente. Servono altri fattori, che andranno valutati al momento opportuno, non adesso.
Per questo motivo, non accettiamo proiezioni che in questo momento non hanno ragione d’esistere. Più avanti si vedrà, e se gli indizi condurranno in quella direzione, saremo i primi a dirvelo. Al momento, però, non vogliamo fasciarci la testa, anche perché abbiamo tutta una primavera da vivere.
Una primavera che è iniziata o sta per iniziare, a seconda dei punti di vista, e che comunque promette di essere interessante. Lasciamo quindi da parte le proiezioni estive, prima o poi arriverà anche quel momento.