L’arrivo della primavera è sempre un momento atteso con trepidazione, segnato dall’equinozio che quest’anno cade intorno al 20 marzo. Questo evento astronomico segna il passaggio da una stagione all’altra e porta con sé la promessa di giornate più lunghe e temperature più miti. Tuttavia, le previsioni meteo per i giorni successivi all’equinozio sono ancora avvolte nel mistero, con modelli meteorologici che propongono scenari differenti e a volte contraddittori.
Il fine settimana successivo all’equinozio potrebbe vedere un peggioramento delle condizioni atmosferiche, con l’arrivo di correnti atlantiche più fresche e instabili che andranno a minare la stabilità dell’alta pressione che al momento domina il clima italiano. Queste perturbazioni si faranno sentire in particolare sabato e poi nuovamente tra martedì e mercoledì, portando con sé un clima più incerto e variabile.
Dopo questa fase di instabilità, si potrebbe aprire un periodo caratterizzato da un meteo più dinamico e, in alcuni casi, estremo. Una vasta depressione proveniente dall’Atlantico potrebbe infatti interessare la Spagna e il Marocco, e con essa un flusso di aria calda subtropicale proveniente dall’Algeria potrebbe spingersi verso l’Italia. Questo fenomeno potrebbe portare a un innalzamento delle temperature intorno al 22-24 marzo, con valori che potrebbero toccare i 25 o 27 gradi Celsius nel Sud Italia e sulle isole maggiori, secondo le ultime analisi del modello europeo ECMWF. Si tratterebbe di temperature decisamente superiori alla media per il periodo, ma non impossibili in presenza di correnti calde di origine subtropicale.
Nonostante queste previsioni, non si può escludere del tutto un’ipotesi alternativa che vedrebbe un’ondata di freddo fuori stagione abbattersi sull’Italia tra il 23 e il 24 marzo. Questo scenario, suggerito dal modello meteorologico americano GFS, prevede l’arrivo di masse d’aria molto fredde dall’Est Europa, che potrebbero portare a un calo delle temperature anche di 10 gradi Celsius rispetto alle medie stagionali.
Al momento, la probabilità che si verifichi l’ondata di calore nordafricana sembra essere maggiore, ma non si può escludere a priori l’eventualità di un freddo tardivo proveniente dall’est. In un contesto meteorologico estremamente dinamico, influenzato da un riscaldamento stratosferico finale precoce, il rischio di sorprese climatiche è sempre dietro l’angolo.
In conclusione, l’inizio della primavera potrebbe riservare delle sorprese dal punto di vista meteorologico. Se da un lato ci si potrebbe aspettare un anticipo dell’estate con temperature insolitamente elevate, dall’altro non è da escludere la possibilità di un ritorno dell’inverno con un freddo pungente. Sarà quindi importante seguire gli aggiornamenti dei modelli meteorologici nei prossimi giorni per avere un quadro più chiaro di ciò che ci aspetta.