La primavera astronomica è alle porte, con il suo inizio previsto per la notte del 20 marzo, ma le previsioni meteo per l’ultima decade del mese sono ancora incerte. Si prevede un periodo estremamente dinamico e movimentato, con scambi meridiani che renderanno le previsioni meteo più inaffidabili e imprecise.
Gli scambi meridiani sono movimenti d’aria in senso longitudinale, da nord verso sud e viceversa, che possono portare ondate di freddo o di caldo fuori stagione. Questo dinamismo è causato dal Final warming, che ha avuto inizio a fine febbraio e si è protratto anche ad inizio marzo.
Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici, tra il 22 e il 25 marzo potremmo assistere a giornate nettamente più calde, con un’ondata di caldo subtropicale che potrebbe portare le temperature ben oltre le medie del periodo, anche oltre i 25 °C. Questa ondata di caldo sarebbe causata da un ciclone che si formerebbe tra la penisola iberica, il Marocco e l’Atlantico orientale, e che spingerebbe aria calda direttamente dall’Algeria e dal Sahara centrale verso la nostra penisola.
Tuttavia, c’è anche un’altra previsione che prevede una possibile ondata di freddo tardiva, in linea con il Final warming di fine febbraio, che potrebbe colpire l’Italia nell’ultima decade del mese. Il modello americano GFS propone questa soluzione, che porterebbe l’Italia in un periodo decisamente più invernale, con freddo a tratti anche intenso e temperature tra 10 °C inferiori alle medie tipiche del periodo. Questo freddo proveniente da est potrebbe portare anche a nevicate a quote potenzialmente basse sulle regioni adriatiche e al sud.
Tra il 23 e il 25 marzo potrebbe concretizzarsi una di queste due situazioni, ma al momento sembra che l’ipotesi di caldo subtropicale abbia qualche probabilità in più di realizzarsi. Saranno fondamentali i prossimi aggiornamenti meteo dei modelli matematici per chiarire ogni dubbio sull’evoluzione meteo dell’ultima decade del mese.