Il ritorno della neve sulle Alpi e Prealpi
Dopo un inverno caratterizzato da una notevole assenza di neve, le condizioni meteorologiche hanno subito una svolta, portando una copiosa nevicata lungo le catene montuose delle Alpi e delle Prealpi. Il prossimo fine settimana si prevede un ulteriore incremento delle precipitazioni nevose, che si andranno ad aggiungere allo strato di neve già presente.
Le perturbazioni di origine atlantica e il ritiro dell’anticiclone hanno creato le condizioni perfette per questo cambiamento climatico, che rappresenta una svolta significativa per gli appassionati della montagna. La strada per le perturbazioni provenienti dal Nord Atlantico si è riaperta, permettendo loro di raggiungere il Mediterraneo senza ostacoli.
L’attenzione è ora focalizzata su un nuovo e intenso peggioramento del tempo, causato da un ciclone in arrivo dall’Inghilterra. Il Mediterraneo Centrale, privo della protezione dell’anticiclone, sarà colpito in pieno da questo vortice perturbato, a differenza di quanto accaduto durante tutto l’inverno.
Il fronte associato a questa perturbazione interesserà direttamente l’Italia. La giornata di sabato 2 marzo sarà caratterizzata da una moderata attesa, con sporadiche nevicate che si intensificheranno solo verso sera, a partire dalle zone alpine occidentali. Il limite delle nevicate si collocherà inizialmente poco sopra i 1000 metri di quota.
Tanta neve sulle Alpi, ma anche sull’Appennino e sui monti delle Isole
La fase più attiva della perturbazione avrà inizio nella giornata di domenica 3 marzo. Questo nuovo evento meteorologico si preannuncia molto intenso, con precipitazioni abbondanti e nevicate copiose, che potrebbero portare accumuli superiori al metro di neve fresca sopra i 2000 metri di quota.
Le aree alpine occidentali saranno le più colpite, in particolare il Verbano, la Val Sesia e il Canavese. La quota delle nevicate oscillerà tra gli 800 e i 1000 metri, e in alcuni casi potrebbe scendere anche a quote inferiori durante i fenomeni più intensi.
Questo inizio di marzo cercherà di compensare la scarsità di neve dell’inverno, con tutte queste precipitazioni nevose previste sulle Alpi che potrebbero garantire una stagione turistica prolungata in montagna. La neve, tanto attesa nei mesi invernali, arriva invece a marzo, con la primavera alle porte.
Oltre alle Alpi, la neve cadrà anche sull’Appennino Centro-Settentrionale a partire da domenica e soprattutto all’inizio della prossima settimana, con fiocchi che potrebbero raggiungere quote attorno ai 1000 metri. Le temperature subiranno un calo, con un’aria più invernale che si farà sentire fino al Sud Italia.