La corsa allo sviluppo del nuovo veicolo lunare: tre aziende in competizione
La NASA ha recentemente comunicato l’assegnazione di un contratto a tre società private operanti nel settore aerospaziale, con l’obiettivo di competere nella progettazione di un innovativo veicolo per il terreno lunare. Le aziende selezionate, Intuitive Machines, Venturi Astrolab e Lunar Outpost, si cimenteranno nella creazione di un mezzo che si prevede sarà funzionante entro la missione Artemis V, prevista per il 2030.
Il veicolo in questione avrà il compito di trasportare gli astronauti sulla superficie lunare, permettendo loro di svolgere ricerche scientifiche e di prepararsi per le future missioni dirette verso Marte. Vanessa Wyche, direttrice del Johnson Space Center della NASA, ha espresso grande entusiasmo per lo sviluppo di questo veicolo di esplorazione lunare, sottolineando come esso rappresenterà un significativo incremento nelle capacità di esplorazione e ricerca scientifica sulla Luna, fungendo altresì da piattaforma scientifica tra le missioni con equipaggio.
L’ultimo veicolo lunare utilizzato risale alla missione Apollo 17 del 1972, noto come “Moon buggy”. Gli astronauti della NASA Harrison Schmitt ed Eugene Cernan raccolsero circa 110 kg di suolo e rocce lunari con l’ausilio di tale veicolo, che ancora oggi giace sulla superficie lunare.
Il nuovo veicolo, similmente al buggy lunare, sarà caratterizzato da un design open-air e sarà dotato di posti a sedere per due astronauti oltre all’attrezzatura necessaria per le operazioni scientifiche. Tuttavia, lo sviluppo e l’operazione di tale mezzo non saranno privi di costi elevati: l’agenzia spaziale stima che i contratti fino al 2039 potrebbero raggiungere la cifra di 4,6 miliardi di dollari.
Jacob Bleacher, capo scienziato dell’esplorazione nel Directorate of Exploration Systems Development della NASA, ha evidenziato come il LTV (Lunar Terrain Vehicle) permetterà di raggiungere aree altrimenti inaccessibili a piedi, ampliando le possibilità di esplorazione e di nuove scoperte scientifiche. Inoltre, con le missioni con equipaggio di Artemis e durante le operazioni remote, si abiliterà la scienza e la scoperta sulla Luna durante tutto l’anno.
Parallelamente, la NASA sta portando avanti la progettazione del Lunar Gateway, una stazione spaziale che orbiterebbe vicino alla Luna. Si prevede che tale stazione sarà operativa entro il 2028, con moduli che potrebbero essere lanciati già nel 2025. Questo sforzo multinazionale fornirà agli astronauti un luogo di lavoro, di preparazione per future missioni e di svolgimento di passeggiate spaziali. La prima missione che utilizzerà il Lunar Gateway sarà Artemis IV, che prevede anche l’invio di un equipaggio di due persone sulla Luna.
Considerazioni finali sull’avanzamento della tecnologia spaziale
In conclusione, l’annuncio della NASA rappresenta un passo significativo verso l’avanzamento della tecnologia spaziale e l’esplorazione lunare. La competizione tra le tre aziende selezionate stimolerà l’innovazione e porterà allo sviluppo di un veicolo che potrebbe rivoluzionare il modo in cui gli astronauti conducono le loro missioni sulla superficie lunare. Con l’aggiunta del Lunar Gateway, la NASA si sta preparando per un futuro di esplorazione spaziale sempre più ambizioso e ricco di scoperte scientifiche.