La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.
La ricerca di una data precisa… La data che segnerà la fine della canicola e il ritorno a condizioni meteorologiche estive più normali.
Nei prossimi giorni, di normale ci sarà ben poco. Anzi, possiamo dire che non ci sarà nulla di normale, a meno che non si consideri normale l’ormai consueto Anticiclone Africano. Con il passare degli anni, le estati subtropicali sono diventate sempre più frequenti, e di conseguenza le statistiche vedranno le temperature medie orientarsi verso l’alto.
Questo significa che tra qualche anno la normalità di un tempo sarà completamente cancellata. Non dalla nostra memoria, noi che abbiamo vissuto l’epoca dell’Anticiclone delle Azzorre. Tuttavia, dobbiamo prendere atto che quella struttura non esiste più, o forse ha deciso di rimanere nell’Atlantico per ragioni sconosciute…
La canicola sta per avvolgerci. Sì, sta per avvolgerci con il suo abbraccio soffocante, e quindi si cerca già il cambiamento. Si cerca speranza, un barlume di luce in fondo al tunnel. A quanto pare, qualcosa si intravede e potrebbe essere qualcosa di significativo.
Un calo termico sostanziale e a breve termine, non a data da destinarsi. Si parla del weekend, quando aria relativamente più fresca dall’oceano potrebbe penetrare nell’Alta Pressione. A quel punto, le temperature potrebbero diminuire, anche sensibilmente.
Va detto che su questo punto ci sono importanti differenze di vedute tra i principali centri di calcolo internazionali. Da un lato, c’è chi pensa che possa trattarsi di un vero e proprio crollo con conseguente instabilità, dall’altro, chi ritiene che la struttura anticiclonica riuscirà a mitigare gli effetti destabilizzanti e, di conseguenza, anche quelli termici.
In ogni caso, si respirerà, questo è certo. Anche perché potrebbe attivarsi una discreta ventilazione occidentale, capace di spezzare la calura sahariana. Al momento, non sembra esserci il rischio di persistenza, ma si sa, quando l’Anticiclone Africano rompe gli indugi, nulla è come prima.