Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
Le aspettative per l’estate sono elevate, anzi altissime. Dopo anni trascorsi a commentare certe condizioni termiche, sarebbe anche ora di poter discutere qualcosa di diverso, qualcosa che ricordi la normalità di un tempo. Magari l’Anticiclone delle Azzorre.
Ma torniamo al tema delle “batoste”. Sì, perché a metà giugno, o giù di lì, chi più chi meno ha dovuto affrontare problematiche meteorologiche di vario genere.
Chi il caldo, eccessivo, chi i temporali, altrettanto eccessivi. In molte giornate mensili, l’Italia è risultata letteralmente divisa in due: Sud e Sicilia da una parte, Nord dall’altra. Centro e Sardegna nel mezzo, a fare da spartiacque. Spartiacque tra caldo estremo e instabilità incredibile.
Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
Comunque la si guardi, le batoste meteorologiche sono sempre in agguato e lo saranno ancora, anche nei prossimi giorni. Sì, perché la variabilità atmosferica è tutt’altro che terminata. Anche nei prossimi giorni, segnatamente la prossima settimana, c’è chi dovrà affrontare il caldo atroce e chi, al contrario, i temporali.
Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
Le aspettative per l’estate sono elevate, anzi altissime. Dopo anni trascorsi a commentare certe condizioni termiche, sarebbe anche ora di poter discutere qualcosa di diverso, qualcosa che ricordi la normalità di un tempo. Magari l’Anticiclone delle Azzorre.
Ma torniamo al tema delle “batoste”. Sì, perché a metà giugno, o giù di lì, chi più chi meno ha dovuto affrontare problematiche meteorologiche di vario genere.
Chi il caldo, eccessivo, chi i temporali, altrettanto eccessivi. In molte giornate mensili, l’Italia è risultata letteralmente divisa in due: Sud e Sicilia da una parte, Nord dall’altra. Centro e Sardegna nel mezzo, a fare da spartiacque. Spartiacque tra caldo estremo e instabilità incredibile.
Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
Comunque la si guardi, le batoste meteorologiche sono sempre in agguato e lo saranno ancora, anche nei prossimi giorni. Sì, perché la variabilità atmosferica è tutt’altro che terminata. Anche nei prossimi giorni, segnatamente la prossima settimana, c’è chi dovrà affrontare il caldo atroce e chi, al contrario, i temporali.
Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
Le aspettative per l’estate sono elevate, anzi altissime. Dopo anni trascorsi a commentare certe condizioni termiche, sarebbe anche ora di poter discutere qualcosa di diverso, qualcosa che ricordi la normalità di un tempo. Magari l’Anticiclone delle Azzorre.
Ma torniamo al tema delle “batoste”. Sì, perché a metà giugno, o giù di lì, chi più chi meno ha dovuto affrontare problematiche meteorologiche di vario genere.
Chi il caldo, eccessivo, chi i temporali, altrettanto eccessivi. In molte giornate mensili, l’Italia è risultata letteralmente divisa in due: Sud e Sicilia da una parte, Nord dall’altra. Centro e Sardegna nel mezzo, a fare da spartiacque. Spartiacque tra caldo estremo e instabilità incredibile.
Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
Comunque la si guardi, le batoste meteorologiche sono sempre in agguato e lo saranno ancora, anche nei prossimi giorni. Sì, perché la variabilità atmosferica è tutt’altro che terminata. Anche nei prossimi giorni, segnatamente la prossima settimana, c’è chi dovrà affrontare il caldo atroce e chi, al contrario, i temporali.
Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
Le aspettative per l’estate sono elevate, anzi altissime. Dopo anni trascorsi a commentare certe condizioni termiche, sarebbe anche ora di poter discutere qualcosa di diverso, qualcosa che ricordi la normalità di un tempo. Magari l’Anticiclone delle Azzorre.
Ma torniamo al tema delle “batoste”. Sì, perché a metà giugno, o giù di lì, chi più chi meno ha dovuto affrontare problematiche meteorologiche di vario genere.
Chi il caldo, eccessivo, chi i temporali, altrettanto eccessivi. In molte giornate mensili, l’Italia è risultata letteralmente divisa in due: Sud e Sicilia da una parte, Nord dall’altra. Centro e Sardegna nel mezzo, a fare da spartiacque. Spartiacque tra caldo estremo e instabilità incredibile.
Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
Comunque la si guardi, le batoste meteorologiche sono sempre in agguato e lo saranno ancora, anche nei prossimi giorni. Sì, perché la variabilità atmosferica è tutt’altro che terminata. Anche nei prossimi giorni, segnatamente la prossima settimana, c’è chi dovrà affrontare il caldo atroce e chi, al contrario, i temporali.
Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
Le aspettative per l’estate sono elevate, anzi altissime. Dopo anni trascorsi a commentare certe condizioni termiche, sarebbe anche ora di poter discutere qualcosa di diverso, qualcosa che ricordi la normalità di un tempo. Magari l’Anticiclone delle Azzorre.
Ma torniamo al tema delle “batoste”. Sì, perché a metà giugno, o giù di lì, chi più chi meno ha dovuto affrontare problematiche meteorologiche di vario genere.
Chi il caldo, eccessivo, chi i temporali, altrettanto eccessivi. In molte giornate mensili, l’Italia è risultata letteralmente divisa in due: Sud e Sicilia da una parte, Nord dall’altra. Centro e Sardegna nel mezzo, a fare da spartiacque. Spartiacque tra caldo estremo e instabilità incredibile.
Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
Comunque la si guardi, le batoste meteorologiche sono sempre in agguato e lo saranno ancora, anche nei prossimi giorni. Sì, perché la variabilità atmosferica è tutt’altro che terminata. Anche nei prossimi giorni, segnatamente la prossima settimana, c’è chi dovrà affrontare il caldo atroce e chi, al contrario, i temporali.
Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
Le aspettative per l’estate sono elevate, anzi altissime. Dopo anni trascorsi a commentare certe condizioni termiche, sarebbe anche ora di poter discutere qualcosa di diverso, qualcosa che ricordi la normalità di un tempo. Magari l’Anticiclone delle Azzorre.
Ma torniamo al tema delle “batoste”. Sì, perché a metà giugno, o giù di lì, chi più chi meno ha dovuto affrontare problematiche meteorologiche di vario genere.
Chi il caldo, eccessivo, chi i temporali, altrettanto eccessivi. In molte giornate mensili, l’Italia è risultata letteralmente divisa in due: Sud e Sicilia da una parte, Nord dall’altra. Centro e Sardegna nel mezzo, a fare da spartiacque. Spartiacque tra caldo estremo e instabilità incredibile.
Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
Comunque la si guardi, le batoste meteorologiche sono sempre in agguato e lo saranno ancora, anche nei prossimi giorni. Sì, perché la variabilità atmosferica è tutt’altro che terminata. Anche nei prossimi giorni, segnatamente la prossima settimana, c’è chi dovrà affrontare il caldo atroce e chi, al contrario, i temporali.
Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
Le aspettative per l’estate sono elevate, anzi altissime. Dopo anni trascorsi a commentare certe condizioni termiche, sarebbe anche ora di poter discutere qualcosa di diverso, qualcosa che ricordi la normalità di un tempo. Magari l’Anticiclone delle Azzorre.
Ma torniamo al tema delle “batoste”. Sì, perché a metà giugno, o giù di lì, chi più chi meno ha dovuto affrontare problematiche meteorologiche di vario genere.
Chi il caldo, eccessivo, chi i temporali, altrettanto eccessivi. In molte giornate mensili, l’Italia è risultata letteralmente divisa in due: Sud e Sicilia da una parte, Nord dall’altra. Centro e Sardegna nel mezzo, a fare da spartiacque. Spartiacque tra caldo estremo e instabilità incredibile.
Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
Comunque la si guardi, le batoste meteorologiche sono sempre in agguato e lo saranno ancora, anche nei prossimi giorni. Sì, perché la variabilità atmosferica è tutt’altro che terminata. Anche nei prossimi giorni, segnatamente la prossima settimana, c’è chi dovrà affrontare il caldo atroce e chi, al contrario, i temporali.
Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
Le aspettative per l’estate sono elevate, anzi altissime. Dopo anni trascorsi a commentare certe condizioni termiche, sarebbe anche ora di poter discutere qualcosa di diverso, qualcosa che ricordi la normalità di un tempo. Magari l’Anticiclone delle Azzorre.
Ma torniamo al tema delle “batoste”. Sì, perché a metà giugno, o giù di lì, chi più chi meno ha dovuto affrontare problematiche meteorologiche di vario genere.
Chi il caldo, eccessivo, chi i temporali, altrettanto eccessivi. In molte giornate mensili, l’Italia è risultata letteralmente divisa in due: Sud e Sicilia da una parte, Nord dall’altra. Centro e Sardegna nel mezzo, a fare da spartiacque. Spartiacque tra caldo estremo e instabilità incredibile.
Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
Comunque la si guardi, le batoste meteorologiche sono sempre in agguato e lo saranno ancora, anche nei prossimi giorni. Sì, perché la variabilità atmosferica è tutt’altro che terminata. Anche nei prossimi giorni, segnatamente la prossima settimana, c’è chi dovrà affrontare il caldo atroce e chi, al contrario, i temporali.
Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
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Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
Comunque la si guardi, le batoste meteorologiche sono sempre in agguato e lo saranno ancora, anche nei prossimi giorni. Sì, perché la variabilità atmosferica è tutt’altro che terminata. Anche nei prossimi giorni, segnatamente la prossima settimana, c’è chi dovrà affrontare il caldo atroce e chi, al contrario, i temporali.
Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
Le aspettative per l’estate sono elevate, anzi altissime. Dopo anni trascorsi a commentare certe condizioni termiche, sarebbe anche ora di poter discutere qualcosa di diverso, qualcosa che ricordi la normalità di un tempo. Magari l’Anticiclone delle Azzorre.
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Chi il caldo, eccessivo, chi i temporali, altrettanto eccessivi. In molte giornate mensili, l’Italia è risultata letteralmente divisa in due: Sud e Sicilia da una parte, Nord dall’altra. Centro e Sardegna nel mezzo, a fare da spartiacque. Spartiacque tra caldo estremo e instabilità incredibile.
Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
Comunque la si guardi, le batoste meteorologiche sono sempre in agguato e lo saranno ancora, anche nei prossimi giorni. Sì, perché la variabilità atmosferica è tutt’altro che terminata. Anche nei prossimi giorni, segnatamente la prossima settimana, c’è chi dovrà affrontare il caldo atroce e chi, al contrario, i temporali.
Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
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Ma torniamo al tema delle “batoste”. Sì, perché a metà giugno, o giù di lì, chi più chi meno ha dovuto affrontare problematiche meteorologiche di vario genere.
Chi il caldo, eccessivo, chi i temporali, altrettanto eccessivi. In molte giornate mensili, l’Italia è risultata letteralmente divisa in due: Sud e Sicilia da una parte, Nord dall’altra. Centro e Sardegna nel mezzo, a fare da spartiacque. Spartiacque tra caldo estremo e instabilità incredibile.
Sì, c’è chi ha dovuto affrontare nubifragi temporaleschi, grandinate, colpi di vento, il fresco. Chi, al contrario, la canicola, la prima afa, le temperature esageratamente alte.
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Insomma, non si può certo affermare che in questa prima metà di giugno ci si stia annoiando. No, niente affatto, noia zero e non ce ne sarà neppure più avanti. Fidatevi, sarà un giugno da ricordare e le batoste potrebbero non essere finite.
Effettivamente, sono davvero troppe. Arrivati a un certo punto, non se ne può più. Giunti a una certa data, ci si aspetta che le condizioni meteo siano diverse.
Le aspettative per l’estate sono elevate, anzi altissime. Dopo anni trascorsi a commentare certe condizioni termiche, sarebbe anche ora di poter discutere qualcosa di diverso, qualcosa che ricordi la normalità di un tempo. Magari l’Anticiclone delle Azzorre.
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