Un anno fa, o quasi. Tra non molto arriverà luglio, e tra una settimana conosceremo le condizioni meteorologiche che caratterizzeranno il nuovo mese.
In realtà, alcuni segnali modellistici già indicano un consolidamento dell’Alta Pressione. Tuttavia, è importante notare che tale consolidamento non sarà estremo come quello che, un anno fa, portò temperature eccezionalmente elevate già a fine giugno.
Permangono incertezze significative riguardo alla stabilità anticiclonica, e questo potrebbe essere un aspetto positivo, poiché luglio – inutile negarlo – suscita preoccupazione. Ogni anno sembra peggiorare. Superare le temperature dell’anno scorso, che raggiunsero i 48°C, sarebbe davvero difficile.
Superare i 48°C significherebbe avvicinarsi ai 50°C. Un evento senza precedenti, che rappresenterebbe una delle temperature più alte mai registrate a livello globale, paragonabile alle condizioni più estreme delle aree più calde del pianeta. Ragionare in questi termini non è semplice, è evidente.
Tuttavia, è necessario considerare ogni possibilità, inclusa la peggiore. Se poi non sarà così, tanto meglio. Se La Nina ci offrirà un aiuto, come sembra stia già facendo, sarà ancora più positivo.
Le proiezioni che indicano un luglio rovente stanno prendendo forma tra i principali centri di calcolo internazionali. Quanto caldo sarà? Lo scopriremo. Non abbiamo la sfera di cristallo e non ha senso preoccuparsi in anticipo. Quindi, calma e pazienza; le risposte arriveranno presto.
Non c’è molto da fare, l’estate mediterranea sta iniziando e potrebbe trasformarsi, come spesso accade, in un’estate africana. Ormai, questa sembra essere l’ipotesi più probabile.
Un anno fa, o quasi. Tra non molto arriverà luglio, e tra una settimana conosceremo le condizioni meteorologiche che caratterizzeranno il nuovo mese.
In realtà, alcuni segnali modellistici già indicano un consolidamento dell’Alta Pressione. Tuttavia, è importante notare che tale consolidamento non sarà estremo come quello che, un anno fa, portò temperature eccezionalmente elevate già a fine giugno.
Permangono incertezze significative riguardo alla stabilità anticiclonica, e questo potrebbe essere un aspetto positivo, poiché luglio – inutile negarlo – suscita preoccupazione. Ogni anno sembra peggiorare. Superare le temperature dell’anno scorso, che raggiunsero i 48°C, sarebbe davvero difficile.
Superare i 48°C significherebbe avvicinarsi ai 50°C. Un evento senza precedenti, che rappresenterebbe una delle temperature più alte mai registrate a livello globale, paragonabile alle condizioni più estreme delle aree più calde del pianeta. Ragionare in questi termini non è semplice, è evidente.
Tuttavia, è necessario considerare ogni possibilità, inclusa la peggiore. Se poi non sarà così, tanto meglio. Se La Nina ci offrirà un aiuto, come sembra stia già facendo, sarà ancora più positivo.
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Tuttavia, è necessario considerare ogni possibilità, inclusa la peggiore. Se poi non sarà così, tanto meglio. Se La Nina ci offrirà un aiuto, come sembra stia già facendo, sarà ancora più positivo.
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In realtà, alcuni segnali modellistici già indicano un consolidamento dell’Alta Pressione. Tuttavia, è importante notare che tale consolidamento non sarà estremo come quello che, un anno fa, portò temperature eccezionalmente elevate già a fine giugno.
Permangono incertezze significative riguardo alla stabilità anticiclonica, e questo potrebbe essere un aspetto positivo, poiché luglio – inutile negarlo – suscita preoccupazione. Ogni anno sembra peggiorare. Superare le temperature dell’anno scorso, che raggiunsero i 48°C, sarebbe davvero difficile.
Superare i 48°C significherebbe avvicinarsi ai 50°C. Un evento senza precedenti, che rappresenterebbe una delle temperature più alte mai registrate a livello globale, paragonabile alle condizioni più estreme delle aree più calde del pianeta. Ragionare in questi termini non è semplice, è evidente.
Tuttavia, è necessario considerare ogni possibilità, inclusa la peggiore. Se poi non sarà così, tanto meglio. Se La Nina ci offrirà un aiuto, come sembra stia già facendo, sarà ancora più positivo.
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In realtà, alcuni segnali modellistici già indicano un consolidamento dell’Alta Pressione. Tuttavia, è importante notare che tale consolidamento non sarà estremo come quello che, un anno fa, portò temperature eccezionalmente elevate già a fine giugno.
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Superare i 48°C significherebbe avvicinarsi ai 50°C. Un evento senza precedenti, che rappresenterebbe una delle temperature più alte mai registrate a livello globale, paragonabile alle condizioni più estreme delle aree più calde del pianeta. Ragionare in questi termini non è semplice, è evidente.
Tuttavia, è necessario considerare ogni possibilità, inclusa la peggiore. Se poi non sarà così, tanto meglio. Se La Nina ci offrirà un aiuto, come sembra stia già facendo, sarà ancora più positivo.
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Non c’è molto da fare, l’estate mediterranea sta iniziando e potrebbe trasformarsi, come spesso accade, in un’estate africana. Ormai, questa sembra essere l’ipotesi più probabile.
Un anno fa, o quasi. Tra non molto arriverà luglio, e tra una settimana conosceremo le condizioni meteorologiche che caratterizzeranno il nuovo mese.
In realtà, alcuni segnali modellistici già indicano un consolidamento dell’Alta Pressione. Tuttavia, è importante notare che tale consolidamento non sarà estremo come quello che, un anno fa, portò temperature eccezionalmente elevate già a fine giugno.
Permangono incertezze significative riguardo alla stabilità anticiclonica, e questo potrebbe essere un aspetto positivo, poiché luglio – inutile negarlo – suscita preoccupazione. Ogni anno sembra peggiorare. Superare le temperature dell’anno scorso, che raggiunsero i 48°C, sarebbe davvero difficile.
Superare i 48°C significherebbe avvicinarsi ai 50°C. Un evento senza precedenti, che rappresenterebbe una delle temperature più alte mai registrate a livello globale, paragonabile alle condizioni più estreme delle aree più calde del pianeta. Ragionare in questi termini non è semplice, è evidente.
Tuttavia, è necessario considerare ogni possibilità, inclusa la peggiore. Se poi non sarà così, tanto meglio. Se La Nina ci offrirà un aiuto, come sembra stia già facendo, sarà ancora più positivo.
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Superare i 48°C significherebbe avvicinarsi ai 50°C. Un evento senza precedenti, che rappresenterebbe una delle temperature più alte mai registrate a livello globale, paragonabile alle condizioni più estreme delle aree più calde del pianeta. Ragionare in questi termini non è semplice, è evidente.
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Superare i 48°C significherebbe avvicinarsi ai 50°C. Un evento senza precedenti, che rappresenterebbe una delle temperature più alte mai registrate a livello globale, paragonabile alle condizioni più estreme delle aree più calde del pianeta. Ragionare in questi termini non è semplice, è evidente.
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Superare i 48°C significherebbe avvicinarsi ai 50°C. Un evento senza precedenti, che rappresenterebbe una delle temperature più alte mai registrate a livello globale, paragonabile alle condizioni più estreme delle aree più calde del pianeta. Ragionare in questi termini non è semplice, è evidente.
Tuttavia, è necessario considerare ogni possibilità, inclusa la peggiore. Se poi non sarà così, tanto meglio. Se La Nina ci offrirà un aiuto, come sembra stia già facendo, sarà ancora più positivo.
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Superare i 48°C significherebbe avvicinarsi ai 50°C. Un evento senza precedenti, che rappresenterebbe una delle temperature più alte mai registrate a livello globale, paragonabile alle condizioni più estreme delle aree più calde del pianeta. Ragionare in questi termini non è semplice, è evidente.
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In realtà, alcuni segnali modellistici già indicano un consolidamento dell’Alta Pressione. Tuttavia, è importante notare che tale consolidamento non sarà estremo come quello che, un anno fa, portò temperature eccezionalmente elevate già a fine giugno.
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Superare i 48°C significherebbe avvicinarsi ai 50°C. Un evento senza precedenti, che rappresenterebbe una delle temperature più alte mai registrate a livello globale, paragonabile alle condizioni più estreme delle aree più calde del pianeta. Ragionare in questi termini non è semplice, è evidente.
Tuttavia, è necessario considerare ogni possibilità, inclusa la peggiore. Se poi non sarà così, tanto meglio. Se La Nina ci offrirà un aiuto, come sembra stia già facendo, sarà ancora più positivo.
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