Il mese di maggio sta per concludersi e l’instabilità meteorologica dei prossimi giorni ci fornirà ulteriori prove della potenziale violenza dei fenomeni meteo.
I contrasti termici, tipici di questo periodo, sono la principale causa di temporali intensi, spesso accompagnati da grandinate e forti raffiche di vento. Inoltre, si verifica un temporaneo calo delle temperature. Questo accade perché l’aria fredda in quota si scontra con l’aumento termico nei bassi strati, generando nubi temporalesche.
Nei prossimi giorni, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, assisteremo a questi fenomeni. Tuttavia, è probabile che si verifichino anche nella seconda settimana di giugno. Questo è lo scenario evolutivo attualmente considerato dai modelli previsionali più autorevoli.
La causa principale di questi fenomeni violenti è un’ampia depressione situata nel Nord Europa, le cui influenze cicloniche potrebbero estendersi pericolosamente sul Mediterraneo. Questa estensione avverrebbe dopo una temporanea ondata di caldo anticiclonico.
Un’ondata di caldo africano porterebbe a un forte aumento delle temperature, creando un surplus termico ed energetico. Con l’arrivo dell’aria fresca, si scatenerebbe un’intensa instabilità atmosferica, che potrebbe manifestarsi in modo particolarmente violento.
Giugno potrebbe essere, come di consueto, il mese delle grandinate più intense e dannose. Potrebbe anche essere il mese dei temporali e dei nubifragi più violenti. Quest’anno, segnali atmosferici particolarmente irrequieti continuano a manifestarsi, e sarà importante tenerne conto per tutto il mese prossimo e forse per tutta l’estate.
Vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti, che saranno essenziali per comprendere l’andamento meteorologico di giugno.
Il mese di maggio sta per concludersi e l’instabilità meteorologica dei prossimi giorni ci fornirà ulteriori prove della potenziale violenza dei fenomeni meteo.
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