Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.
Con l’arrivo della stagione estiva, il quadro meteo italiano si mostra estremamente intricato. L’alta pressione che proviene dal Nordafrica si dirige verso il Mediterraneo centro-orientale, coinvolgendo anche l’Italia.
Le previsioni meteo per il Nord e il Sud Italia
La disposizione attuale delle correnti sembra escludere, almeno per il momento, un ritorno dell’intensa ondata di calore del 2003 in Italia. Le correnti oceaniche, infatti, influiscono sulle regioni settentrionali limitando gli effetti del caldo africano, che tuttavia si prevede intenso nelle altre regioni italiane. Luglio potrebbe superare i picchi di calore del 2023, con l’aria calda che sembra estendersi con maggiore intensità verso la penisola italiana e i Balcani. In Francia, nelle Isole Britanniche e in parte dell’Europa centrale, le condizioni meteo sembrano meno estreme, sebbene anche il Nord Italia occidentale dovrà affrontare temperature superiori alla media.
Il fenomeno globale: El Niño e La Niña
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha annunciato la fine del fenomeno El Niño, prevedendo l’arrivo di La Niña, che potrebbe attenuare il riscaldamento globale, senza però necessariamente portare a un raffreddamento generalizzato. È fondamentale osservare come El Niño abbia influenzato le stagioni recenti, incrementando la temperatura media globale, che, combinata agli effetti del cambiamento climatico, ha portato a record di calore su scala mondiale.
L’estate 2024 potrebbe rivelarsi particolarmente ardua a causa di estese anomalie termiche. In Italia, il rischio maggiore è rappresentato dalla forte calura che, partendo dal Nordafrica, potrebbe intensificarsi ulteriormente a causa degli anticicloni. Rispetto al 2023, il Nordafrica registra temperature ancora più elevate, e con dinamiche anticicloniche simili, si prevedono valori record anche per il 2024.
Impatti del cambiamento meteo: tra El Niño e La Niña
Attualmente, ci troviamo in un periodo di significativa transizione meteo, segnato dalla fine di El Niño e dall’avvicinarsi di La Niña. Quest’ultimo fenomeno, previsto per iniziare tra la fine di luglio e agosto, influenzerà inizialmente le regioni del Pacifico, per poi estendere i suoi effetti su scala globale, Italia inclusa. La Niña tende a ridurre la temperatura dell’oceano su vasta scala, ma ci vorrà tempo prima che tali cambiamenti si manifestino chiaramente anche sul territorio italiano.
Nonostante la fine di El Niño, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con ogni mese da giugno in poi che ha stabilito nuovi record di temperatura a livello mondiale. Questo fenomeno è stato collegato a siccità estreme e a una significativa riduzione delle risorse idriche. L’OMM ha sottolineato che i gas serra continueranno a influenzare il riscaldamento globale, con le temperature elevate della superficie marina che avranno un ruolo cruciale nei mesi a venire.
Effetti variabili di La Niña
La Niña può avere impatti diversi a seconda della sua intensità, durata e del periodo dell’anno in cui si verifica, oltre che dell’interazione con altre variabili climatiche. Generalmente, nei tropici, La Niña provoca effetti meteo opposti rispetto a El Niño, ma in Italia e in altre parti del mondo, gli effetti rimangono incerti.
L’ultimo bollettino climatico globale prevede temperature della superficie del mare superiori alla norma in quasi tutte le regioni, ad eccezione dell’area orientale del Pacifico vicino all’Equatore. Anche le zone terrestri mostrano temperature generalmente più alte del normale, sebbene ci siano eccezioni come ondate di freddo in Sudamerica e in alcune parti della Russia e degli Stati Uniti.
Prospettive meteo per l’Europa e l’Italia
In Europa, si prevedono temperature sopra la media per luglio e agosto, con particolare enfasi sul sud e sull’est del continente. In Italia, luglio porterà precipitazioni abbondanti al Nord, mentre il Sud e il Centro saranno caratterizzati da condizioni più aride e dominate dall’alta pressione. Agosto, invece, si preannuncia come un mese generalmente più secco e stabile, con possibili intense ondate di calore anche al Nord.
Per quanto riguarda l’autunno e l’inverno, il Mediterraneo potrebbe essere teatro di eventi meteo estremi, alternando piogge copiose a periodi di siccità e ondate di calore. La Niña, quindi, non garantisce una stagione estiva fresca né un autunno precoce e freddo. Le proiezioni del Centro Europeo indicano un’estate molto calda, con anomalie termiche che potrebbero protrarsi nei primi mesi autunnali.
Le tendenze meteo per l’estate e l’autunno
Negli ultimi vent’anni, le condizioni meteorologiche durante l’estate hanno subito notevoli mutamenti, intensificandosi ulteriormente nell’ultimo decennio. Attualmente, le previsioni meteo indicano che l’estate sarà particolarmente torrida. Nonostante ciò, non emergono particolari novità, se non un’accentuazione degli eventi temporaleschi rispetto all’anno precedente. Le regioni settentrionali saranno le più colpite da tali fenomeni, che si manifesteranno, seppur più sporadicamente, anche nelle aree meridionali.