La Niña avrà un ruolo fondamentale nel meteo della stagione degli uragani 2024 nell’Oceano Atlantico. Le previsioni della NOAA indicano un’attività “estremamente attiva” e “straordinaria”. La Niña, che si manifesterà nel picco della stagione dei cicloni tropicali, potrebbe intensificare ulteriormente le condizioni meteorologiche estreme.
Kathie Dello, climatologa della Carolina del Nord, ha affermato che la combinazione di La Niña e le temperature record della superficie marina sono alla base delle previsioni di una stagione di uragani eccezionale del National Hurricane Center (NHC). Dello ha dichiarato all’AP che il rischio meteorologico è amplificato dalla simultanea presenza di questi due fenomeni climatici.
Secondo l’esperta L’Heureux, sia El Niño che La Niña possono generare fenomeni meteorologici estremi. La Niña, unita al riscaldamento globale, potrebbe causare condizioni di siccità nel Sud degli Stati Uniti nel prossimo inverno, influenzando notevolmente il meteo locale.
El Niño del 2023 e le sue ripercussioni sul meteo globale
Dopo l’intenso El Niño del 2023, l’arrivo di La Niña solleva interrogativi sulla possibilità di un raffreddamento del meteo nei mesi a venire. Questo fenomeno avrà effetti sul meteo a livello mondiale, poiché le fasi climatiche naturali come El Niño e La Niña interagiscono con il riscaldamento globale.
Giovedì, la NOAA ha annunciato ufficialmente la fine di El Niño, che è durato un anno, da giugno 2023 a giugno 2024. Nonostante questo El Niño non sia stato così intenso come previsto, ha contribuito al riscaldamento globale, portando a record mondiali di temperature nel 2023.
Il ruolo di La Niña nel cambiamento del meteo
La Niña, che comporta il raffreddamento di una parte delle acque dell’Oceano Pacifico, dovrebbe manifestarsi tra luglio e settembre. Tra le due fasi, ci sarà un periodo neutro, senza anomalie significative nella temperatura dell’acqua dell’equatore del Pacifico, con possibili effetti sul meteo.
Durante l’ultima fase di La Niña, il riscaldamento globale ha continuato a progredire, influenzando il meteo a livello mondiale. La Niña ha effetti diversi sul clima in varie parti del mondo, ma a livello globale è conosciuta per il suo effetto di raffreddamento. Tuttavia, non si prevede una diminuzione generalizzata delle temperature: alcune regioni sperimenteranno condizioni più fredde, mentre altre affronteranno condizioni più calde, con conseguenze sul meteo regionale.
La variabilità naturale e l’impatto umano sul meteo
Oltre ai fenomeni naturali, il riscaldamento globale causato dall’uomo ha un impatto significativo sul meteo. Secondo la NOAA, il 92% dell’eccesso di calore registrato nel 2023 è stato attribuito alle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane. Il riscaldamento globale è così intenso che anche negli anni caratterizzati da La Niña, le temperature continuano a salire.
La tripla La Niña e le tendenze future del meteo
La tripla La Niña del periodo 2020-2023 ha dimostrato che il riscaldamento globale continua nonostante le fasi di raffreddamento. Il 2020 è stato l’anno più caldo mai registrato, e gli anni 2021-2022 hanno mantenuto temperature elevate. La Niña potrebbe aver rallentato leggermente il ritmo del riscaldamento, ma le temperature continuano a salire, influenzando il meteo a livello mondiale.
Nonostante l’arrivo di La Niña e il suo potenziale impatto sul meteo, non si prevede un raffreddamento globale significativo. Il riscaldamento globale e i fenomeni meteorologici estremi continueranno a essere una realtà con cui dobbiamo fare i conti.