È sorprendente osservare come in questo periodo non esistano variazioni significative nel meteo. Ci troviamo di fronte a due estremi: un caldo soffocante o tempeste di una violenza inaudita. Un esempio emblematico di questa situazione è rappresentato dalle regioni del Nord Italia. Dopo un mese di giugno caratterizzato da temperature fresche e piogge abbondanti, ma con frequenti temporali, luglio sembra seguire lo stesso trend del 2023.
Un ritorno al 2023? Quasi, ma con delle differenze…
L’anno precedente si è rivelato ancora più estremo, con ondate di calore insostenibili al Centro e al Sud, e temporali di una violenza senza precedenti al Nord. Grandinate devastanti hanno colpito migliaia di chilometri quadrati, venti fortissimi hanno sferzato gran parte della penisola, mentre al Sud si registravano temperature vicine ai 50 gradi, causando problemi a veicoli, infrastrutture e comunicazioni a causa del caldo eccessivo. Due situazioni opposte, ma entrambe estreme.
Dove è finito il meteo di un tempo?
È una domanda che ci viene posta frequentemente. La gente ha compreso che il meteo di un tempo è cambiato e non tornerà più. Ondate di calore insopportabili, che durano due o tre settimane. Poi, improvvisamente, si verificano interruzioni temporalesche, con venti violenti e grandinate di grandi dimensioni. Poi tutto cambia di nuovo e il caldo ritorna. È stupefacente come in poco tempo si passi da temperature fresche a un clima tropicale e un’umidità equatoriale. Un esempio di ciò è ciò che sta accadendo in Pianura Padana.
Stiamo semplicemente affrontando la nuova normalità
È inutile sperare in una variazione di questo modello meteorologico. Questa è la nuova normalità, e lo sarebbe anche nelle altre stagioni. Per noi potrebbe sembrare piacevole avere 20 gradi in inverno, risparmiando sul riscaldamento, che può essere acceso solo per un breve periodo al mattino o di notte. Tuttavia, se trasferiamo queste anomalie in piena estate, ci troviamo a dover sopportare temperature estreme nelle prossime settimane.