Il panorama geopolitico globale è attualmente caratterizzato da un’escalation di tensioni in diverse aree del mondo. Questa situazione ha portato molti a chiedersi dove potrebbero trovare un luogo sicuro in caso di un’eventuale Terza Guerra Mondiale. Con l’Europa e il Medio Oriente già coinvolti in conflitti attivi e la Cina che ha nel mirino Taiwan, la paura di un conflitto globale è palpabile.
Nel corso del fine settimana, l’Iran ha lanciato attacchi con droni contro Israele, che sta affrontando una situazione complessa e violenta nella Striscia di Gaza. Il Regno Unito e gli Stati Uniti sono intervenuti per sostenere Israele, abbattendo i droni al confine tra Siria e Iraq.
La partecipazione degli alleati delle superpotenze globali in questi conflitti aumenta il rischio di una guerra aperta tra le nazioni più potenti del mondo, un evento che non si verifica dal 1945. Una Terza Guerra Mondiale, considerando che nove stati possiedono armi nucleari (USA, Russia, Francia, Cina, India, Pakistan e Corea del Nord), potrebbe essere il conflitto armato più pericoloso mai visto.
Luoghi di rifugio in caso di disastro globale
Di fronte a questa prospettiva inquietante, molti si chiedono dove potrebbero trovare un luogo sicuro. Ecco alcuni dei paesi considerati tra i più sicuri in caso di disastro mondiale.
Nuova Zelanda: un porto sicuro
La Nuova Zelanda è diventata un simbolo di sicurezza negli ultimi anni. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha rivelato al New Yorker nel 2016 di aver stipulato un accordo con Peter Thiel, co-fondatore di PayPal, per noleggiare un jet privato e rifugiarsi nella proprietà di Thiel di 477 acri nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda in caso di emergenza apocalittica.
La Nuova Zelanda si trova a 1.500 chilometri dall’Australia, un luogo già di per sé remoto. Tuttavia, a differenza di molte altre destinazioni lontane, è un paese economicamente sviluppato. Le sue grandi città e le abbondanti risorse naturali la rendono una scelta ideale per chi cerca sicurezza in un mondo instabile.
Cile: un luogo sicuro nel Sud America
Il Cile, con la sua lunga costa sul Pacifico, è lontano dalle probabili zone di conflitto di una Terza Guerra Mondiale. È uno degli stati più sviluppati economicamente del Sud America e mantiene forti relazioni con altre nazioni.
Santiago, la capitale, è una città di oltre 5 milioni di abitanti e accoglie visitatori da tutto il mondo. La sua lunga costa e le numerose risorse naturali rendono il Cile in grado di sostenersi in caso di conflitto globale.
Fiji: l’isolamento come difesa
Le Fiji, situate a circa 2.100 chilometri a nord della Nuova Zelanda, sono un’opzione attraente per chi cerca di sfuggire ai conflitti grazie alla loro estrema distanza. L’arcipelago comprende oltre 100 isole abitate e dovrebbe essere ben isolato in caso di Terza Guerra Mondiale.
Sebbene le Fiji siano meno sviluppate economicamente rispetto alla Nuova Zelanda, hanno diversi insediamenti urbani e accesso a risorse naturali. In quanto ex colonia britannica, mantengono stretti legami con il Regno Unito.
Islanda: isolamento e risorse rinnovabili
L’Islanda, una delle poche nazioni europee considerate sicure, gode di un isolamento simile agli altri paesi menzionati. Situata a circa 800 chilometri a nord-ovest della Scozia e 950 chilometri a ovest della Norvegia, l’Islanda ha una popolazione di circa 380.000 abitanti nel 2022.
Il suo accesso a energie rinnovabili e risorse naturali la rende un’ottima opzione per rifugiarsi. Tuttavia, è importante prepararsi al meteo rigido, con temperature estive che raggiungono circa 14 °C e inverni che variano tra -10 °C e -25 °C.
questi paesi rappresentano delle possibili scelte sicure in un mondo minacciato dalla guerra. Considerando la loro posizione geografica, sviluppo economico e risorse naturali, offrono rifugio a chi cerca sicurezza in tempi incerti.