La questione immediata è: quale sfida meteo ci attende? La risposta è semplice: quella di trasformare completamente l’aspetto di un mese che potrebbe altrimenti risultare più caldo di luglio. Insomma, il peggio del peggio…
Una sfida, certo, ma non un’impresa irrealizzabile. Di recente, abbiamo messo in luce, attraverso un’analisi più dettagliata, l’esistenza di indizi atmosferici che sembrano orientarsi verso un cambiamento significativo. Quando? Dopo la metà di agosto. Prima, ci aspetta un caldo intenso, una canicola soffocante, un’afa insostenibile.
Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
Abbiamo detto, una sfida ardua ma non irrealizzabile. Non irrealizzabile perché, prima di tutto, l’atmosfera è un sistema dinamico, in continua evoluzione, quindi dare qualcosa per scontato sarebbe del tutto fuorviante. Potrebbe succedere di tutto e il suo contrario, e in qualsiasi momento.
Inoltre, lo ribadiamo, ci sono indizi abbastanza evidenti che sembrano volerci guidare verso un importante cambiamento meteo nella seconda metà del mese. Attenzione, perché potrebbero verificarsi situazioni simili a quelle osservate all’inizio di luglio, quando il meteo era decisamente fresco e si verificavano fenomeni atmosferici violenti.
Questi fenomeni potrebbero essere ancora più intensi, dato che si verrebbero dopo il grande caldo di luglio e della prima metà di agosto, di conseguenza il Mediterraneo avrebbe molta energia potenziale da convertire in precipitazioni particolarmente violente. Potremmo anche parlare di fenomeni estremi.
Naturalmente speriamo che non sia così, naturalmente speriamo che l’estate possa svanire dolcemente, senza tutti i sobbalzi vertiginosi a cui ormai ci stiamo abituando. In ogni caso, la sfida meteo di agosto sarà difficile ma non irrealizzabile.
La questione immediata è: quale sfida meteo ci attende? La risposta è semplice: quella di trasformare completamente l’aspetto di un mese che potrebbe altrimenti risultare più caldo di luglio. Insomma, il peggio del peggio…
Una sfida, certo, ma non un’impresa irrealizzabile. Di recente, abbiamo messo in luce, attraverso un’analisi più dettagliata, l’esistenza di indizi atmosferici che sembrano orientarsi verso un cambiamento significativo. Quando? Dopo la metà di agosto. Prima, ci aspetta un caldo intenso, una canicola soffocante, un’afa insostenibile.
Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
Abbiamo detto, una sfida ardua ma non irrealizzabile. Non irrealizzabile perché, prima di tutto, l’atmosfera è un sistema dinamico, in continua evoluzione, quindi dare qualcosa per scontato sarebbe del tutto fuorviante. Potrebbe succedere di tutto e il suo contrario, e in qualsiasi momento.
Inoltre, lo ribadiamo, ci sono indizi abbastanza evidenti che sembrano volerci guidare verso un importante cambiamento meteo nella seconda metà del mese. Attenzione, perché potrebbero verificarsi situazioni simili a quelle osservate all’inizio di luglio, quando il meteo era decisamente fresco e si verificavano fenomeni atmosferici violenti.
Questi fenomeni potrebbero essere ancora più intensi, dato che si verrebbero dopo il grande caldo di luglio e della prima metà di agosto, di conseguenza il Mediterraneo avrebbe molta energia potenziale da convertire in precipitazioni particolarmente violente. Potremmo anche parlare di fenomeni estremi.
Naturalmente speriamo che non sia così, naturalmente speriamo che l’estate possa svanire dolcemente, senza tutti i sobbalzi vertiginosi a cui ormai ci stiamo abituando. In ogni caso, la sfida meteo di agosto sarà difficile ma non irrealizzabile.
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Una sfida, certo, ma non un’impresa irrealizzabile. Di recente, abbiamo messo in luce, attraverso un’analisi più dettagliata, l’esistenza di indizi atmosferici che sembrano orientarsi verso un cambiamento significativo. Quando? Dopo la metà di agosto. Prima, ci aspetta un caldo intenso, una canicola soffocante, un’afa insostenibile.
Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
Abbiamo detto, una sfida ardua ma non irrealizzabile. Non irrealizzabile perché, prima di tutto, l’atmosfera è un sistema dinamico, in continua evoluzione, quindi dare qualcosa per scontato sarebbe del tutto fuorviante. Potrebbe succedere di tutto e il suo contrario, e in qualsiasi momento.
Inoltre, lo ribadiamo, ci sono indizi abbastanza evidenti che sembrano volerci guidare verso un importante cambiamento meteo nella seconda metà del mese. Attenzione, perché potrebbero verificarsi situazioni simili a quelle osservate all’inizio di luglio, quando il meteo era decisamente fresco e si verificavano fenomeni atmosferici violenti.
Questi fenomeni potrebbero essere ancora più intensi, dato che si verrebbero dopo il grande caldo di luglio e della prima metà di agosto, di conseguenza il Mediterraneo avrebbe molta energia potenziale da convertire in precipitazioni particolarmente violente. Potremmo anche parlare di fenomeni estremi.
Naturalmente speriamo che non sia così, naturalmente speriamo che l’estate possa svanire dolcemente, senza tutti i sobbalzi vertiginosi a cui ormai ci stiamo abituando. In ogni caso, la sfida meteo di agosto sarà difficile ma non irrealizzabile.
La questione immediata è: quale sfida meteo ci attende? La risposta è semplice: quella di trasformare completamente l’aspetto di un mese che potrebbe altrimenti risultare più caldo di luglio. Insomma, il peggio del peggio…
Una sfida, certo, ma non un’impresa irrealizzabile. Di recente, abbiamo messo in luce, attraverso un’analisi più dettagliata, l’esistenza di indizi atmosferici che sembrano orientarsi verso un cambiamento significativo. Quando? Dopo la metà di agosto. Prima, ci aspetta un caldo intenso, una canicola soffocante, un’afa insostenibile.
Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
Abbiamo detto, una sfida ardua ma non irrealizzabile. Non irrealizzabile perché, prima di tutto, l’atmosfera è un sistema dinamico, in continua evoluzione, quindi dare qualcosa per scontato sarebbe del tutto fuorviante. Potrebbe succedere di tutto e il suo contrario, e in qualsiasi momento.
Inoltre, lo ribadiamo, ci sono indizi abbastanza evidenti che sembrano volerci guidare verso un importante cambiamento meteo nella seconda metà del mese. Attenzione, perché potrebbero verificarsi situazioni simili a quelle osservate all’inizio di luglio, quando il meteo era decisamente fresco e si verificavano fenomeni atmosferici violenti.
Questi fenomeni potrebbero essere ancora più intensi, dato che si verrebbero dopo il grande caldo di luglio e della prima metà di agosto, di conseguenza il Mediterraneo avrebbe molta energia potenziale da convertire in precipitazioni particolarmente violente. Potremmo anche parlare di fenomeni estremi.
Naturalmente speriamo che non sia così, naturalmente speriamo che l’estate possa svanire dolcemente, senza tutti i sobbalzi vertiginosi a cui ormai ci stiamo abituando. In ogni caso, la sfida meteo di agosto sarà difficile ma non irrealizzabile.
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Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
Abbiamo detto, una sfida ardua ma non irrealizzabile. Non irrealizzabile perché, prima di tutto, l’atmosfera è un sistema dinamico, in continua evoluzione, quindi dare qualcosa per scontato sarebbe del tutto fuorviante. Potrebbe succedere di tutto e il suo contrario, e in qualsiasi momento.
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Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
Abbiamo detto, una sfida ardua ma non irrealizzabile. Non irrealizzabile perché, prima di tutto, l’atmosfera è un sistema dinamico, in continua evoluzione, quindi dare qualcosa per scontato sarebbe del tutto fuorviante. Potrebbe succedere di tutto e il suo contrario, e in qualsiasi momento.
Inoltre, lo ribadiamo, ci sono indizi abbastanza evidenti che sembrano volerci guidare verso un importante cambiamento meteo nella seconda metà del mese. Attenzione, perché potrebbero verificarsi situazioni simili a quelle osservate all’inizio di luglio, quando il meteo era decisamente fresco e si verificavano fenomeni atmosferici violenti.
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Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
Abbiamo detto, una sfida ardua ma non irrealizzabile. Non irrealizzabile perché, prima di tutto, l’atmosfera è un sistema dinamico, in continua evoluzione, quindi dare qualcosa per scontato sarebbe del tutto fuorviante. Potrebbe succedere di tutto e il suo contrario, e in qualsiasi momento.
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Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
Abbiamo detto, una sfida ardua ma non irrealizzabile. Non irrealizzabile perché, prima di tutto, l’atmosfera è un sistema dinamico, in continua evoluzione, quindi dare qualcosa per scontato sarebbe del tutto fuorviante. Potrebbe succedere di tutto e il suo contrario, e in qualsiasi momento.
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Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
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Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
Abbiamo detto, una sfida ardua ma non irrealizzabile. Non irrealizzabile perché, prima di tutto, l’atmosfera è un sistema dinamico, in continua evoluzione, quindi dare qualcosa per scontato sarebbe del tutto fuorviante. Potrebbe succedere di tutto e il suo contrario, e in qualsiasi momento.
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Non è che non ci sia margine per una leggera e temporanea diminuzione della temperatura, sia chiaro, ma non possiamo certo chiamarla cambiamento. Il cambiamento è un’altra cosa, è un fenomeno serio, non un semplice abbassamento di 4-5°C delle temperature. Perché, per chi non lo sapesse – e sono pochi – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale.
Abbiamo detto, una sfida ardua ma non irrealizzabile. Non irrealizzabile perché, prima di tutto, l’atmosfera è un sistema dinamico, in continua evoluzione, quindi dare qualcosa per scontato sarebbe del tutto fuorviante. Potrebbe succedere di tutto e il suo contrario, e in qualsiasi momento.
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