Il meteo e l’onda di calore nordafricana
Un’ondata di calore proveniente dal Nord Africa sta attualmente avvolgendo l’Italia, portando temperature ben al di sopra della media stagionale. Questo fenomeno non riguarda solo il Sud, ma anche il Nord del Paese. Il meteo è reso ancora più complesso dall’aumento dell’umidità relativa, che sta progressivamente crescendo in tutte le regioni italiane, in particolare nelle zone costiere e pianeggianti.
Un connubio scomodo
La combinazione di aria calda africana e umidità proveniente dal Mediterraneo crea un mix particolarmente sgradevole, rendendo il caldo pesante e insopportabile sia di giorno che di notte. Le previsioni meteorologiche indicano un ulteriore peggioramento per la prossima settimana, intorno a metà luglio. Si prevede l’arrivo di masse d’aria ancora più calde a partire da questo fine settimana su tutto il territorio nazionale, con un aumento delle temperature di almeno 3 o 4 gradi Celsius. Questo significa che nelle aree interne del Centro-Sud e delle Isole Maggiori potremmo facilmente superare i 40 o 41 gradi per diversi giorni consecutivi. Nelle zone costiere le temperature saranno leggermente più basse, ma l’umidità sarà più elevata, rendendo il caldo insopportabile.
Quanto durerà questa ondata di calore?
Ma quando raggiungeremo il picco di questa ondata di calore? I modelli matematici concordano sul fatto che il picco di calore potrebbe verificarsi tra il 16 e il 20 luglio. Secondo gli ultimi aggiornamenti meteorologici, le temperature percepite aumenteranno ulteriormente in tutto il Paese, sia a causa dell’aumento della temperatura effettiva dell’aria, sia a causa dell’aumento dell’umidità negli strati bassi dell’atmosfera. L’assenza di ricambi d’aria contribuirà ad un costante accumulo di umidità, dovuto all’evaporazione continua del Mar Mediterraneo. La persistenza di un anticiclone africano nel Mediterraneo per diversi giorni consecutivi può avere effetti di questo tipo.
Più a lungo l’anticiclone persiste nel Mediterraneo, maggiore sarà la sensazione di caldo percepita dal nostro corpo. Per un cambiamento di scenario, probabilmente dovremo aspettare la terza decade di luglio, quando iniziano a intravedersi dei movimenti a macroscala che potrebbero portare ad un ritorno alla normalità estiva.