Nei prossimi cinque giorni, l’Italia sarà interessata da un meteo più agitato e dinamico, a causa dell’arrivo di due correnti d’aria più fresche dal nord Atlantico. Queste due perturbazioni contribuiranno a far calare le temperature, riportandole, non senza difficoltà, ai valori medi stagionali.
La prima di queste perturbazioni, che raggiungerà il Nord nelle prossime ore e successivamente il Centro e il Sud, non sarà sufficiente a eliminare l’afa subtropicale. Sarà quindi necessario l’arrivo di una seconda perturbazione tra mercoledì, giovedì e venerdì.
La seconda ondata di fresco
Questa seconda ondata di fresco attraverserà l’Europa centrale per poi dirigersi verso i Balcani, e a metà settimana sfiorerà la nostra penisola. Questo porterà una ventilazione sostenuta da nord che allontanerà gran parte del caldo nordafricano. Di conseguenza, avremo una significativa diminuzione delle temperature, che scenderanno sotto i 30° in quasi tutta l’Italia, mentre di notte potremo godere di temperature decisamente più fresche e rinfrescanti.
La presenza di questo vortice fresco sui Balcani potrebbe favorire lo sviluppo di nuovi temporali: secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici, avremo il ritorno di rovesci e temporali sparsi già da martedì sulla Val Padana, e tra mercoledì e giovedì avremo instabilità frequente soprattutto durante le ore pomeridiane nelle zone interne del Centro, del Sud e anche lungo le aree tirreniche del meridione. Questi temporali, sebbene isolati e disorganizzati, potrebbero essere localmente violenti e generare grandinate e forti raffiche di vento.
Effetti troppo marginali!
Questa rapida perturbazione avrà effetti limitati sull’Italia, tanto che già dal prossimo weekend ci ritroveremo a dover affrontare l’anticiclone nordafricano carico di aria calda e umidità crescente da nord a sud. Nei prossimi editoriali meteo, cercheremo di approfondire ulteriormente l’evoluzione del meteo per la fine di luglio e l’inizio di agosto.
Nei prossimi cinque giorni, l’Italia sarà interessata da un meteo più agitato e dinamico, a causa dell’arrivo di due correnti d’aria più fresche dal nord Atlantico. Queste due perturbazioni contribuiranno a far calare le temperature, riportandole, non senza difficoltà, ai valori medi stagionali.
La prima di queste perturbazioni, che raggiungerà il Nord nelle prossime ore e successivamente il Centro e il Sud, non sarà sufficiente a eliminare l’afa subtropicale. Sarà quindi necessario l’arrivo di una seconda perturbazione tra mercoledì, giovedì e venerdì.
La seconda ondata di fresco
Questa seconda ondata di fresco attraverserà l’Europa centrale per poi dirigersi verso i Balcani, e a metà settimana sfiorerà la nostra penisola. Questo porterà una ventilazione sostenuta da nord che allontanerà gran parte del caldo nordafricano. Di conseguenza, avremo una significativa diminuzione delle temperature, che scenderanno sotto i 30° in quasi tutta l’Italia, mentre di notte potremo godere di temperature decisamente più fresche e rinfrescanti.
La presenza di questo vortice fresco sui Balcani potrebbe favorire lo sviluppo di nuovi temporali: secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici, avremo il ritorno di rovesci e temporali sparsi già da martedì sulla Val Padana, e tra mercoledì e giovedì avremo instabilità frequente soprattutto durante le ore pomeridiane nelle zone interne del Centro, del Sud e anche lungo le aree tirreniche del meridione. Questi temporali, sebbene isolati e disorganizzati, potrebbero essere localmente violenti e generare grandinate e forti raffiche di vento.
Effetti troppo marginali!
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Nei prossimi cinque giorni, l’Italia sarà interessata da un meteo più agitato e dinamico, a causa dell’arrivo di due correnti d’aria più fresche dal nord Atlantico. Queste due perturbazioni contribuiranno a far calare le temperature, riportandole, non senza difficoltà, ai valori medi stagionali.
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La seconda ondata di fresco
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La presenza di questo vortice fresco sui Balcani potrebbe favorire lo sviluppo di nuovi temporali: secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici, avremo il ritorno di rovesci e temporali sparsi già da martedì sulla Val Padana, e tra mercoledì e giovedì avremo instabilità frequente soprattutto durante le ore pomeridiane nelle zone interne del Centro, del Sud e anche lungo le aree tirreniche del meridione. Questi temporali, sebbene isolati e disorganizzati, potrebbero essere localmente violenti e generare grandinate e forti raffiche di vento.
Effetti troppo marginali!
Questa rapida perturbazione avrà effetti limitati sull’Italia, tanto che già dal prossimo weekend ci ritroveremo a dover affrontare l’anticiclone nordafricano carico di aria calda e umidità crescente da nord a sud. Nei prossimi editoriali meteo, cercheremo di approfondire ulteriormente l’evoluzione del meteo per la fine di luglio e l’inizio di agosto.
Nei prossimi cinque giorni, l’Italia sarà interessata da un meteo più agitato e dinamico, a causa dell’arrivo di due correnti d’aria più fresche dal nord Atlantico. Queste due perturbazioni contribuiranno a far calare le temperature, riportandole, non senza difficoltà, ai valori medi stagionali.
La prima di queste perturbazioni, che raggiungerà il Nord nelle prossime ore e successivamente il Centro e il Sud, non sarà sufficiente a eliminare l’afa subtropicale. Sarà quindi necessario l’arrivo di una seconda perturbazione tra mercoledì, giovedì e venerdì.
La seconda ondata di fresco
Questa seconda ondata di fresco attraverserà l’Europa centrale per poi dirigersi verso i Balcani, e a metà settimana sfiorerà la nostra penisola. Questo porterà una ventilazione sostenuta da nord che allontanerà gran parte del caldo nordafricano. Di conseguenza, avremo una significativa diminuzione delle temperature, che scenderanno sotto i 30° in quasi tutta l’Italia, mentre di notte potremo godere di temperature decisamente più fresche e rinfrescanti.
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Nei prossimi cinque giorni, l’Italia sarà interessata da un meteo più agitato e dinamico, a causa dell’arrivo di due correnti d’aria più fresche dal nord Atlantico. Queste due perturbazioni contribuiranno a far calare le temperature, riportandole, non senza difficoltà, ai valori medi stagionali.
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