Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.
Il riscaldamento globale persiste come una delle più gravi questioni ambientali, con nuovi picchi di calore che stabiliscono record storici. Il servizio europeo Copernicus ha recentemente segnalato che la scorsa settimana ha registrato le giornate più calde mai misurate a livello globale, con un incremento di 0,06 gradi Celsius in un solo giorno, suscitando allarme tra gli esperti del meteo.
Un inedito picco di calore globale
Carlo Buontempo, a capo del servizio Copernicus, ha rivelato che la temperatura media globale ha toccato livelli mai raggiunti prima, battendo i record degli anni passati. “Ci stiamo avventurando in un territorio inesplorato”, ha affermato Buontempo, enfatizzando la gravità e l’urgenza della situazione. Le misurazioni indicano che la temperatura media globale ha raggiunto i 17,15 gradi Celsius, un valore mai misurato prima, superiore anche al record del 2016.
Le ragioni dell’incremento termico
L’incremento delle temperature globali è coerente con le previsioni sugli effetti dell’uso intensivo dei combustibili fossili. Buontempo ha sottolineato il ruolo degli oceani, particolarmente caldi in questo periodo, e ha menzionato anomalie termiche nel Nord Atlantico, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. Anche l’Antartide sta registrando temperature insolitamente alte, contribuendo a questo fenomeno.
Una cronaca di temperature estreme
I dati di Copernicus, che risalgono al 1940, insieme ad altre misurazioni effettuate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito a partire dal 1880, confermano che le temperature attuali potrebbero essere le più alte degli ultimi 120mila anni. Queste informazioni sono supportate anche da studi sugli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio.
La frequenza dei record di calore
Gli esperti del meteo sottolineano come, senza l’intervento umano, non si sarebbero verificati record di temperature estreme con tale frequenza. Il fatto che tali record si siano verificati per due anni consecutivi è descritto come “straordinario”, soprattutto considerando la fine del fenomeno naturale di riscaldamento El Niño all’inizio dell’anno.
Impatti e necessità di intervento
Il continuo superamento dei record di temperatura globale suona come un campanello d’allarme per la comunità internazionale. Buontempo ha avvertito che, per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi, la situazione attuale non è promettente. Negli ultimi 12 mesi, le temperature hanno superato il limite di 1,5 gradi, avvicinandoci pericolosamente alla soglia critica.
La risposta necessaria
È fondamentale che sia i governi sia i cittadini prendano coscienza della gravità della situazione e si mobilitino per ridurre le emissioni di gas serra. Solo unendo gli sforzi a livello globale e locale possiamo sperare di mitigare l’innalzamento della temperatura globale e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Buontempo ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sugli impatti locali del cambiamento del meteo, evidenziando che comprendere la velocità e l’entità del cambiamento è fondamentale, ma è altrettanto vitale monitorare gli effetti specifici sulle nostre immediate realtà ambientali.