Recentemente, abbiamo assistito ad un calo delle temperature atteso, che si è però manifestato più come una diminuzione delle anomalie termiche piuttosto che un reale abbassamento del calore. Nonostante una riduzione dell’ umidità abbia migliorato la sensazione di calore, l’Italia rimane sotto l’effetto di un’onda di calore persistente.
Questo solleva dubbi sulla possibilità di un ulteriore aumento del calore durante l’attuale ondata di calore. Nonostante non si prevedano temperature estreme come 50°C, alcune zone potrebbero superare i 40°C e avvicinarsi ai 45°C. Queste preoccupazioni sono confermate da recenti eventi: nel 2023, si sono registrati 47°C a Palermo e Olbia, e 48°C in Sardegna, mentre nel 2017 si erano osservati picchi oltre i 45°C in diverse località.
La causa di questo fenomeno è parzialmente attribuibile all’effetto “Dome”, un potente anticiclone che comprime l’aria nei bassi strati atmosferici, provocando un aumento del calore. Questo fenomeno non è limitato all’Italia: negli ultimi anni, temperature vicine ai 50°C sono state registrate nel nord-ovest del Canada e oltre 45°C in città con meteo oceanico come Vancouver.
Si prevede che l’attuale ondata di calore sarà seguita da un’altra, che si preannuncia come la peggiore e più lunga della stagione estiva per l’Italia. La calura aumenterà ulteriormente e potrebbe protrarsi per almeno una settimana, con qualche incertezza per previsioni a lungo termine.
Le previsioni meteo indicano che una spinta di correnti oceaniche potrebbe tentare di alleviare parzialmente il calore al Nord Italia tra circa una settimana. Tuttavia, questo potrebbe essere complicato da un ulteriore afflusso di aria torrida che, con l’eventuale sviluppo di temporali, potrebbe intensificare il calore anche al Centro e Sud Italia, e Sicilia. L’Anticiclone Africano raggiungerà il suo massimo nella prima decade di agosto, rendendo questa fase particolarmente intensa.
Durante questo periodo, si prevede un rischio aumentato di fenomeni meteorologici violenti come nubifragi, raffiche di vento e grandine in Italia tra il 30 luglio e il 7 agosto. Le condizioni meteorologiche estreme potrebbero includere grandinate di grandi dimensioni, raffiche di vento di intensità uragano e temporali intensi, dovuti ai forti contrasti termici tra aria oceanica e calore africano.
Le temperature potrebbero scendere verso Ferragosto, ma probabilmente non in modo significativo, dato il potere persistente dell’alta pressione africana. Anche se è possibile che il calore si attenui dopo Ferragosto, la tendenza recente mostra che l’estate spesso si prolunga fino a settembre e talvolta ottobre, con potenziali picchi di calore estremo.
Il cambiamento del meteo potrebbe richiedere una variazione della corrente oceanica, che potrebbe portare aria più fresca nel Mediterraneo centrale. Questo sarebbe necessario per un reale sollievo dal calore, dato che l’Alta Pressione delle Azzorre, che di solito stabilizza il meteo europeo, si è spostata verso l’Oceano, lasciando spazio all’anticiclone africano. La situazione meteorologica attuale potrebbe durare oltre venti giorni, a meno che non ci siano significativi cambiamenti meteorologici.