Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.
Il periodo di Luglio si sta concludendo con un’incessante ondata di calore estremo, alimentata dall’alta pressione proveniente dall’Africa che regna sul Mediterraneo e su ampie zone dell’Europa. Le temperature persistono ad essere straordinariamente alte, toccando punte di 42 °C nell’Europa orientale. Si registrano frequenti casi di colpi di calore, soprattutto in Spagna, dove a Madrid si registrano temperature di 40 °C.
Mappe meteo: un’ondata di aria fredda si abbatte sull’Italia. Serie di temporali. Zone coinvolte
In Italia, il Nord Italia è afflitto da un’umidità opprimente. In Pianura Padana, il punto di rugiada arriva a 29 °C, facendo salire l’indice di calore oltre i 45 °C. A Milano, venerdì 19 Luglio, la temperatura ha raggiunto i 35 °C a Linate, con un tasso di umidità che rende la calura percepita di 38 °C. Le regioni del nord-est non sono da meno. A Trieste, la temperatura è salita a 36 °C, con un caldo soffocante persistente nonostante la leggera Bora. La pianura friulana e veneta ha registrato valori termici di 37 °C, con temperature percepite oltre i 40 °C.
Nel Centro Italia, le temperature rilevate e percepite raggiungono entrambe i 40 °C. Anche il Sud Italia, in particolare le zone interne della Sardegna e della Sicilia, registra temperature analoghe. Le temperature minime notturne rimangono elevate, impedendo il raffreddamento degli edifici e rendendo le notti insopportabili. Molti italiani non hanno accesso a sistemi di climatizzazione, un problema aggravato dalla mancanza di tali sistemi in molte strutture pubbliche di rilievo. Inoltre, non esiste una legislazione che proibisca il lavoro all’aperto durante le ore più calde del giorno, una lacuna evidente rispetto ad altri paesi europei.
Tuttavia, c’è un barlume di speranza di cambiamento. Aria instabile sta causando temporali nelle regioni alpine e prealpine, con alcuni temporali che si estendono fino all’Appennino settentrionale. Questo sollievo è però temporaneo e per un calo significativo delle temperature è necessario che l’anticiclone africano si ritiri verso sud. Durante il fine settimana, una massa d’aria fresca proveniente dall’Oceano Atlantico potrebbe scivolare a sud delle Alpi, innescando una violenta ondata di temporali sul Nord Italia. Tuttavia, i modelli matematici di previsione mostrano incertezza sulla localizzazione esatta di questo fenomeno. Nei giorni successivi, altri tentativi di flusso d’aria oceanica potrebbero indebolire l’anticiclone, consentendo un calo della temperatura.
Le previsioni a breve termine indicano una possibile riduzione delle temperature di circa 5 °C. Alcuni modelli prevedono cali maggiori, fino a 15 °C, nelle regioni settentrionali sotto temporali intensi, ma queste previsioni restano incerte. Nel Centro Italia e nel Sud Italia, c’è la possibilità di temporali nelle zone interne, con il rischio di grandinate che potrebbero colpire anche le coste adriatiche.
La Sardegna potrebbe registrare un calo termico maggiore, grazie al maestrale. Tuttavia, con i venti occidentali, il caldo potrebbe concentrarsi nelle aree orientali, come il settore adriatico, lo ionico, la Sicilia orientale e la Sardegna orientale, dove le temperature rimarranno elevate ma con un tasso di umidità più basso, trasformando il caldo da soffocante a torrido.
Il clima estremo continua a dominare la scena meteo, e mentre alcuni segnali di cambiamento sono visibili, la lotta contro l’anticiclone africano prosegue.