Il meteo estivo che un tempo ci portava a cercare refrigerio al mare, con le sue serate vivaci e i bagni rinfrescanti, ha subito un drastico cambiamento. Le condizioni meteo marine e atmosferiche di questa stagione non sono più quelle di un tempo. Facciamo riferimento a due aspetti fondamentali: la temperatura superficiale del mare e il punto di rugiada.
Un Mediterraneo sempre più caldo
Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
La lenta risposta dell’acqua
L’acqua ha una inerzia termica superiore a quella dell’aria, ovvero si riscalda molto più lentamente. Quante volte ci è capitato di fare un bagno a inizio giugno, quando il sole è caldo, ma l’acqua è ancora fredda? Al contrario, chi ama il mare a metà settembre o a inizio ottobre, trova l’acqua ancora calda, mentre l’atmosfera è già fresca. Questo dimostra come l’aria si riscaldi e si rinfreschi molto più rapidamente dell’acqua. Ecco perché un bagno oggi non rinfresca più come una volta, anzi, per alcuni il mare caldo è quasi fastidioso.
Punti di rugiada estremi
Il punto di rugiada è un indicatore tecnico che misura quanto le condizioni meteo siano afose. Confrontando questo valore in una località della Liguria o della Sardegna con quello di Milano o Roma, si scopre che è simile se non superiore! Questo significa che le condizioni afose delle coste sono addirittura peggiori dei centri storici delle grandi città. L’unico vantaggio è la possibilità di rinfrescarsi un po’ in acqua e le brezze serali sono un po’ più gradevoli rispetto al centro città. Tuttavia, il caldo si fa sentire anche al mare. L’unico rifugio fresco sembra essere la montagna…
Il meteo estivo che un tempo ci portava a cercare refrigerio al mare, con le sue serate vivaci e i bagni rinfrescanti, ha subito un drastico cambiamento. Le condizioni meteo marine e atmosferiche di questa stagione non sono più quelle di un tempo. Facciamo riferimento a due aspetti fondamentali: la temperatura superficiale del mare e il punto di rugiada.
Un Mediterraneo sempre più caldo
Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
La lenta risposta dell’acqua
L’acqua ha una inerzia termica superiore a quella dell’aria, ovvero si riscalda molto più lentamente. Quante volte ci è capitato di fare un bagno a inizio giugno, quando il sole è caldo, ma l’acqua è ancora fredda? Al contrario, chi ama il mare a metà settembre o a inizio ottobre, trova l’acqua ancora calda, mentre l’atmosfera è già fresca. Questo dimostra come l’aria si riscaldi e si rinfreschi molto più rapidamente dell’acqua. Ecco perché un bagno oggi non rinfresca più come una volta, anzi, per alcuni il mare caldo è quasi fastidioso.
Punti di rugiada estremi
Il punto di rugiada è un indicatore tecnico che misura quanto le condizioni meteo siano afose. Confrontando questo valore in una località della Liguria o della Sardegna con quello di Milano o Roma, si scopre che è simile se non superiore! Questo significa che le condizioni afose delle coste sono addirittura peggiori dei centri storici delle grandi città. L’unico vantaggio è la possibilità di rinfrescarsi un po’ in acqua e le brezze serali sono un po’ più gradevoli rispetto al centro città. Tuttavia, il caldo si fa sentire anche al mare. L’unico rifugio fresco sembra essere la montagna…
Il meteo estivo che un tempo ci portava a cercare refrigerio al mare, con le sue serate vivaci e i bagni rinfrescanti, ha subito un drastico cambiamento. Le condizioni meteo marine e atmosferiche di questa stagione non sono più quelle di un tempo. Facciamo riferimento a due aspetti fondamentali: la temperatura superficiale del mare e il punto di rugiada.
Un Mediterraneo sempre più caldo
Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
La lenta risposta dell’acqua
L’acqua ha una inerzia termica superiore a quella dell’aria, ovvero si riscalda molto più lentamente. Quante volte ci è capitato di fare un bagno a inizio giugno, quando il sole è caldo, ma l’acqua è ancora fredda? Al contrario, chi ama il mare a metà settembre o a inizio ottobre, trova l’acqua ancora calda, mentre l’atmosfera è già fresca. Questo dimostra come l’aria si riscaldi e si rinfreschi molto più rapidamente dell’acqua. Ecco perché un bagno oggi non rinfresca più come una volta, anzi, per alcuni il mare caldo è quasi fastidioso.
Punti di rugiada estremi
Il punto di rugiada è un indicatore tecnico che misura quanto le condizioni meteo siano afose. Confrontando questo valore in una località della Liguria o della Sardegna con quello di Milano o Roma, si scopre che è simile se non superiore! Questo significa che le condizioni afose delle coste sono addirittura peggiori dei centri storici delle grandi città. L’unico vantaggio è la possibilità di rinfrescarsi un po’ in acqua e le brezze serali sono un po’ più gradevoli rispetto al centro città. Tuttavia, il caldo si fa sentire anche al mare. L’unico rifugio fresco sembra essere la montagna…
Il meteo estivo che un tempo ci portava a cercare refrigerio al mare, con le sue serate vivaci e i bagni rinfrescanti, ha subito un drastico cambiamento. Le condizioni meteo marine e atmosferiche di questa stagione non sono più quelle di un tempo. Facciamo riferimento a due aspetti fondamentali: la temperatura superficiale del mare e il punto di rugiada.
Un Mediterraneo sempre più caldo
Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
La lenta risposta dell’acqua
L’acqua ha una inerzia termica superiore a quella dell’aria, ovvero si riscalda molto più lentamente. Quante volte ci è capitato di fare un bagno a inizio giugno, quando il sole è caldo, ma l’acqua è ancora fredda? Al contrario, chi ama il mare a metà settembre o a inizio ottobre, trova l’acqua ancora calda, mentre l’atmosfera è già fresca. Questo dimostra come l’aria si riscaldi e si rinfreschi molto più rapidamente dell’acqua. Ecco perché un bagno oggi non rinfresca più come una volta, anzi, per alcuni il mare caldo è quasi fastidioso.
Punti di rugiada estremi
Il punto di rugiada è un indicatore tecnico che misura quanto le condizioni meteo siano afose. Confrontando questo valore in una località della Liguria o della Sardegna con quello di Milano o Roma, si scopre che è simile se non superiore! Questo significa che le condizioni afose delle coste sono addirittura peggiori dei centri storici delle grandi città. L’unico vantaggio è la possibilità di rinfrescarsi un po’ in acqua e le brezze serali sono un po’ più gradevoli rispetto al centro città. Tuttavia, il caldo si fa sentire anche al mare. L’unico rifugio fresco sembra essere la montagna…
Il meteo estivo che un tempo ci portava a cercare refrigerio al mare, con le sue serate vivaci e i bagni rinfrescanti, ha subito un drastico cambiamento. Le condizioni meteo marine e atmosferiche di questa stagione non sono più quelle di un tempo. Facciamo riferimento a due aspetti fondamentali: la temperatura superficiale del mare e il punto di rugiada.
Un Mediterraneo sempre più caldo
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La lenta risposta dell’acqua
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Punti di rugiada estremi
Il punto di rugiada è un indicatore tecnico che misura quanto le condizioni meteo siano afose. Confrontando questo valore in una località della Liguria o della Sardegna con quello di Milano o Roma, si scopre che è simile se non superiore! Questo significa che le condizioni afose delle coste sono addirittura peggiori dei centri storici delle grandi città. L’unico vantaggio è la possibilità di rinfrescarsi un po’ in acqua e le brezze serali sono un po’ più gradevoli rispetto al centro città. Tuttavia, il caldo si fa sentire anche al mare. L’unico rifugio fresco sembra essere la montagna…
Il meteo estivo che un tempo ci portava a cercare refrigerio al mare, con le sue serate vivaci e i bagni rinfrescanti, ha subito un drastico cambiamento. Le condizioni meteo marine e atmosferiche di questa stagione non sono più quelle di un tempo. Facciamo riferimento a due aspetti fondamentali: la temperatura superficiale del mare e il punto di rugiada.
Un Mediterraneo sempre più caldo
Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
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L’acqua ha una inerzia termica superiore a quella dell’aria, ovvero si riscalda molto più lentamente. Quante volte ci è capitato di fare un bagno a inizio giugno, quando il sole è caldo, ma l’acqua è ancora fredda? Al contrario, chi ama il mare a metà settembre o a inizio ottobre, trova l’acqua ancora calda, mentre l’atmosfera è già fresca. Questo dimostra come l’aria si riscaldi e si rinfreschi molto più rapidamente dell’acqua. Ecco perché un bagno oggi non rinfresca più come una volta, anzi, per alcuni il mare caldo è quasi fastidioso.
Punti di rugiada estremi
Il punto di rugiada è un indicatore tecnico che misura quanto le condizioni meteo siano afose. Confrontando questo valore in una località della Liguria o della Sardegna con quello di Milano o Roma, si scopre che è simile se non superiore! Questo significa che le condizioni afose delle coste sono addirittura peggiori dei centri storici delle grandi città. L’unico vantaggio è la possibilità di rinfrescarsi un po’ in acqua e le brezze serali sono un po’ più gradevoli rispetto al centro città. Tuttavia, il caldo si fa sentire anche al mare. L’unico rifugio fresco sembra essere la montagna…
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Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
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L’acqua ha una inerzia termica superiore a quella dell’aria, ovvero si riscalda molto più lentamente. Quante volte ci è capitato di fare un bagno a inizio giugno, quando il sole è caldo, ma l’acqua è ancora fredda? Al contrario, chi ama il mare a metà settembre o a inizio ottobre, trova l’acqua ancora calda, mentre l’atmosfera è già fresca. Questo dimostra come l’aria si riscaldi e si rinfreschi molto più rapidamente dell’acqua. Ecco perché un bagno oggi non rinfresca più come una volta, anzi, per alcuni il mare caldo è quasi fastidioso.
Punti di rugiada estremi
Il punto di rugiada è un indicatore tecnico che misura quanto le condizioni meteo siano afose. Confrontando questo valore in una località della Liguria o della Sardegna con quello di Milano o Roma, si scopre che è simile se non superiore! Questo significa che le condizioni afose delle coste sono addirittura peggiori dei centri storici delle grandi città. L’unico vantaggio è la possibilità di rinfrescarsi un po’ in acqua e le brezze serali sono un po’ più gradevoli rispetto al centro città. Tuttavia, il caldo si fa sentire anche al mare. L’unico rifugio fresco sembra essere la montagna…
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Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
La lenta risposta dell’acqua
L’acqua ha una inerzia termica superiore a quella dell’aria, ovvero si riscalda molto più lentamente. Quante volte ci è capitato di fare un bagno a inizio giugno, quando il sole è caldo, ma l’acqua è ancora fredda? Al contrario, chi ama il mare a metà settembre o a inizio ottobre, trova l’acqua ancora calda, mentre l’atmosfera è già fresca. Questo dimostra come l’aria si riscaldi e si rinfreschi molto più rapidamente dell’acqua. Ecco perché un bagno oggi non rinfresca più come una volta, anzi, per alcuni il mare caldo è quasi fastidioso.
Punti di rugiada estremi
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Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
La lenta risposta dell’acqua
L’acqua ha una inerzia termica superiore a quella dell’aria, ovvero si riscalda molto più lentamente. Quante volte ci è capitato di fare un bagno a inizio giugno, quando il sole è caldo, ma l’acqua è ancora fredda? Al contrario, chi ama il mare a metà settembre o a inizio ottobre, trova l’acqua ancora calda, mentre l’atmosfera è già fresca. Questo dimostra come l’aria si riscaldi e si rinfreschi molto più rapidamente dell’acqua. Ecco perché un bagno oggi non rinfresca più come una volta, anzi, per alcuni il mare caldo è quasi fastidioso.
Punti di rugiada estremi
Il punto di rugiada è un indicatore tecnico che misura quanto le condizioni meteo siano afose. Confrontando questo valore in una località della Liguria o della Sardegna con quello di Milano o Roma, si scopre che è simile se non superiore! Questo significa che le condizioni afose delle coste sono addirittura peggiori dei centri storici delle grandi città. L’unico vantaggio è la possibilità di rinfrescarsi un po’ in acqua e le brezze serali sono un po’ più gradevoli rispetto al centro città. Tuttavia, il caldo si fa sentire anche al mare. L’unico rifugio fresco sembra essere la montagna…
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Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
La lenta risposta dell’acqua
L’acqua ha una inerzia termica superiore a quella dell’aria, ovvero si riscalda molto più lentamente. Quante volte ci è capitato di fare un bagno a inizio giugno, quando il sole è caldo, ma l’acqua è ancora fredda? Al contrario, chi ama il mare a metà settembre o a inizio ottobre, trova l’acqua ancora calda, mentre l’atmosfera è già fresca. Questo dimostra come l’aria si riscaldi e si rinfreschi molto più rapidamente dell’acqua. Ecco perché un bagno oggi non rinfresca più come una volta, anzi, per alcuni il mare caldo è quasi fastidioso.
Punti di rugiada estremi
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Un Mediterraneo sempre più caldo
Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
La lenta risposta dell’acqua
L’acqua ha una inerzia termica superiore a quella dell’aria, ovvero si riscalda molto più lentamente. Quante volte ci è capitato di fare un bagno a inizio giugno, quando il sole è caldo, ma l’acqua è ancora fredda? Al contrario, chi ama il mare a metà settembre o a inizio ottobre, trova l’acqua ancora calda, mentre l’atmosfera è già fresca. Questo dimostra come l’aria si riscaldi e si rinfreschi molto più rapidamente dell’acqua. Ecco perché un bagno oggi non rinfresca più come una volta, anzi, per alcuni il mare caldo è quasi fastidioso.
Punti di rugiada estremi
Il punto di rugiada è un indicatore tecnico che misura quanto le condizioni meteo siano afose. Confrontando questo valore in una località della Liguria o della Sardegna con quello di Milano o Roma, si scopre che è simile se non superiore! Questo significa che le condizioni afose delle coste sono addirittura peggiori dei centri storici delle grandi città. L’unico vantaggio è la possibilità di rinfrescarsi un po’ in acqua e le brezze serali sono un po’ più gradevoli rispetto al centro città. Tuttavia, il caldo si fa sentire anche al mare. L’unico rifugio fresco sembra essere la montagna…
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Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
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Un Mediterraneo sempre più caldo
Il Mediterraneo, con temperature comprese tra i 27 e i 30 gradi e picchi di 31, sembra ormai un mare tropicale. Questo dato è un segnale d’allarme preoccupante. Negli ultimi vent’anni, il nostro Mare Nostrum ha subito un riscaldamento notevole, tanto da far emergere il fenomeno delle ondate di calore marine. Queste non riguardano più solo l’atmosfera, ma penetrano fino al cuore del mare. Di conseguenza, anche facendo il bagno, si continua a sudare!
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Punti di rugiada estremi
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