Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.
Il Giappone ha recentemente vissuto un momento di grande preoccupazione a causa di un avviso senza precedenti: un possibile megaterremoto nella fossa di Nankai potrebbe essere in arrivo. Questo avviso è stato emesso a seguito di un terremoto di magnitudo 7,1, creando una situazione inedita che ha lasciato molti giapponesi in uno stato di incertezza.
La notizia dell’allerta, diramata dall’Agenzia meteorologica giapponese, è stata rapidamente diffusa dai principali media giovedì, con l’invito alla popolazione di prepararsi per un potenziale “Big One”. Nonostante il terremoto di giovedì abbia avuto un impatto limitato – con 16 feriti e tre edifici danneggiati nelle zone colpite – l’allerta successiva ha creato un meteo di ansia tra i residenti.
Il significato dell’allerta
Poco più di due ore dopo che la scossa ha colpito la costa della Prefettura di Miyazaki, alle 19:15 di giovedì, l’Agenzia meteorologica giapponese ha emesso un avviso specifico per un megaterremoto. Durante la conferenza stampa, l’agenzia ha spiegato che la probabilità di un grande terremoto nella fossa di Nankai è più alta del normale, ma ha anche chiarito che ciò non significa necessariamente che l’evento sismico si verificherà in un periodo preciso.
Essendo il primo allarme di questo genere, le autorità hanno esortato i cittadini a prepararsi senza farsi prendere dal panico. L’agenzia emette tali avvisi quando vengono rilevati segnali anomali nella fossa di Nankai, suggerendo un aumento della probabilità di un forte terremoto. Dopo il primo avviso, un gruppo di esperti valuta la situazione per decidere se aggiornare il livello di allerta.
Gli avvisi sono classificati su due livelli: un’allerta di base e un avvertimento più serio. Giovedì è stato emesso il livello inferiore, indicante la necessità di prepararsi per eventuali evacuazioni. Il terremoto di magnitudo superiore a 7 ha giustificato questo livello di allerta, mentre un sisma di magnitudo 8 o superiore avrebbe attivato un avviso di livello più alto. In linea di principio, l’allerta dovrebbe rimanere in vigore per una settimana, ma potrebbe essere revocata in base a ulteriori analisi.
La fossa di Nankai: una minaccia storica
La fossa di Nankai è una depressione sottomarina situata dove si incontrano la placca delle Filippine e quella eurasiatica, estendendosi dalla baia di Suruga nella Prefettura di Shizuoka fino al largo della Prefettura di Miyazaki. I grandi terremoti che hanno colpito questa regione in passato, con cicli di circa 100-150 anni, hanno causato danni devastanti.
L’ultimo grande terremoto, avvenuto il 21 dicembre 1946, ha registrato una magnitudo tra 8,1 e 8,4. Le stime del governo indicano che un terremoto di simile entità nella fossa di Nankai potrebbe causare fino a 323.000 vittime tra morti e dispersi, anche se si spera di ridurre questo numero dell’80% con adeguate misure di evacuazione.
Con 78 anni trascorsi dall’ultimo grande evento sismico, la probabilità di un terremoto di magnitudo 8-9 nei prossimi 30 anni è stimata tra il 70% e l’80%. C’è inoltre il rischio che un terremoto di magnitudo 7, come quello che ha colpito Miyazaki giovedì, possa essere seguito da scosse di magnitudo 8 o superiore. In caso di un evento sismico di vasta portata nella fossa di Nankai, gli tsunami potrebbero arrivare in tempi molto brevi, lasciando poco tempo per le evacuazioni.
Le reazioni delle autorità e le misure di sicurezza
Il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo sta monitorando attentamente la situazione, incoraggiando la popolazione a continuare le proprie attività quotidiane con alcune precauzioni, come assicurare i mobili e verificare le vie di fuga.
Il governo è anche impegnato a combattere la disinformazione sui social media, che potrebbe indurre le persone a visitare siti web pericolosi. Sul fronte dei trasporti, venerdì i pannelli elettronici alla Stazione di Tokyo hanno avvisato i passeggeri dei ritardi causati dall’allerta per megaterremoto. La Central Japan Railway ha sospeso alcuni treni espressi e ha ridotto la velocità della linea Tokaido Shinkansen, con conseguenti ritardi.
Prepararsi per l’emergenza
Prepararsi a un terremoto non richiede grandi sforzi. È importante avere a disposizione acqua sufficiente, bagni chimici, un kit di emergenza portatile, un’auto con il serbatoio pieno e denaro contante a portata di mano. Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza in caso di emergenza.