Il meteo di oggi, mercoledì, prevede un’atmosfera instabile nelle regioni centro meridionali e in Sicilia, dove sono attesi temporali di notevole intensità. Questo è dovuto al vortice ciclonico in quota che ha colpito il Nord Italia lunedì, causando forti temporali e grandinate nelle zone padane e prealpine, e che sta lentamente attraversando l’intera Penisola. Tuttavia, a partire da domani, giovedì, l’aria fredda in quota verrà gradualmente assorbita dall’area ciclonica instabile che persiste da giorni sul Mar Nero e sul comparto balcanico, portando il meteo a tornare più stabile e più caldo.
Perché questo cambiamento?
Dopo questa breve fase di instabilità, causata dall’afflusso di aria più fredda in quota proveniente dall’azione ciclonica islandese, che ha sfruttato i bordi orientali dell’anticiclone africano per scivolare sulla nostra Penisola, assisteremo a una nuova avanzata dell’anticiclone africano su tutto il Mediterraneo centro occidentale. Questo sarà dovuto a una onda ciclonica atlantica più incisiva sul comparto iberico, che genererà una nuova ondata di calore africano sull’Italia. Nonostante i forti temporali e le grandinate, l’attuale fase instabile non ha portato a un vero e proprio ricambio dell’aria stagnante sul Mediterraneo. Le prossime condizioni di disagio bio climatico che affronteremo avranno quindi un sapore di beffa, come per un maratoneta che, stremato e sudato, vede costantemente spostare in avanti il traguardo. E mi piace pensare che siamo tutti un po’ come maratoneti, con l’inizio dell’autunno meteorologico come traguardo in queste estati mediterranee sempre più calde.
Quando ci sarà un cambiamento significativo?
I principali modelli di previsione numerica prevedono, come anticipato, una nuova ondata di calore sub tropicale africano sulla Penisola a partire da giovedì e fino ai primi giorni di settembre, con temperature massime che potrebbero raggiungere i 37/38 gradi. Secondo questi modelli, intorno al 6/7 di settembre potrebbe esserci un cambiamento, con la fine del caldo africano e l’arrivo di correnti più organizzate dal nord Europa, un generale calo delle temperature e relative precipitazioni (che, data la persistenza di un clima caldo e umido e l’enorme energia potenziale, potrebbero essere molto intense).
Ne parleremo ancora.