La complessità dell’atmosfera e la genesi dei fenomeni meteo violenti
Il meteo è un sistema intricato e la nascita di eventi meteo violenti si verifica quando un’ingente quantità di energia accumulata viene liberata in maniera esplosiva, dando origine a temporali estremi. L’energia atmosferica si accumula progressivamente, come ad esempio quando una massa d’aria secca si inumidisce attraversando aree ricche di vegetazione o superfici marine, trasformandosi in aria calda e umida. Questo processo è cruciale, in quanto alimenta i temporali.
Il ruolo dell’Anticiclone Africano e la formazione di temporali
Quando l’Anticiclone Africano si ritira, lascia al suo posto una massa d’aria calda e umida, creando le condizioni favorevoli per l’insorgere di fenomeni meteo estremi. Se a questa massa d’aria si sovrappongono correnti più fresche legate a una circolazione ciclonica, l’atmosfera diventa instabile, facilitando la formazione di temporali che possono essere molto intensi e distruttivi, seppur di breve durata.
Temporali autorigeneranti e fenomeni meteo estremi
In certe circostanze, i temporali possono autoalimentarsi, diventando autorigeneranti. Ciò significa che attraversano ciclicamente tutte le fasi della loro vita, causando precipitazioni persistenti che possono portare a inondazioni improvvise, come recentemente accaduto nelle Baleari. Oltre alle piogge intense, possono manifestarsi anche altri fenomeni estremi come raffiche di vento violente, grandinate di grandi dimensioni e addirittura tornado, manifestazioni della conversione del calore e dell’umidità accumulati negli strati bassi dell’atmosfera.
La necessità di rilascio dell’energia atmosferica
L’energia accumulata nell’atmosfera è considerevole e deve essere liberata rapidamente. Infatti, l’atmosfera tende a riequilibrarsi il più velocemente possibile, liberandosi dell’energia accumulata. Questo avviene attraverso eventi meteo violenti, che si manifestano sotto forma di temporali, grandinate, raffiche di vento e, in alcuni casi, tornado.
Il cambiamento dell’Anticiclone delle Azzorre e l’aumento dei fenomeni intensi
Tutto ciò avviene perché l’Anticiclone delle Azzorre negli ultimi anni non riesce più a influenzarci come in passato. Questa variazione è stata causata da una modifica nella struttura delle correnti atmosferiche, che si muovono nella fascia latitudinale compresa tra i 40 e i 60 gradi. Negli ultimi decenni, rispetto a prima degli anni Novanta, si è riscontrata un’assenza di periodi freschi stabili e al contrario un incremento del caldo umido, necessario per lo sviluppo di fenomeni intensi.