Il meteo e la sostenibilità del nostro pianeta sono temi di grande rilevanza. Le informazioni meteorologiche relative all’andamento dell’accumulo di neve nelle Alpi dal 1980 al 2020 sono sorprendenti, mostrando una diminuzione delle precipitazioni nevose dovuta all’incremento delle temperature, in particolare a quote inferiori. Oltre i 2000 metri, la neve persiste durante l’inverno, ma si dissolve rapidamente con l’arrivo della primavera.
Un paradosso: inverni nevosi e caldi in alta montagna
Non è detto che il cambiamento del meteo comporti necessariamente inverni con poche precipitazioni. Negli ultimi due anni, le temperature sono state superiori alla media e le previsioni indicano che continueranno a salire, ma potrebbero esserci inverni con abbondanti nevicate. L’ultimo inverno ne è una prova! Tuttavia, in futuro, le nevicate saranno meno frequenti rispetto al passato. Gli eventi meteorologici saranno più repentini e intensi, ma non si verificheranno con regolarità.
La neve è quasi scomparsa a quote basse
In alcune aree, la neve è già un ricordo, presente solo grazie agli impianti di innevamento artificiale. Se non si interviene, entro il 2100 potrebbe esserci l’80% in meno di neve rispetto a oggi. È fondamentale agire riducendo le emissioni globali e migliorando la capacità di affrontare periodi di siccità, ad esempio con la creazione di bacini di raccolta dell’acqua. Questo adattamento è essenziale per prevenire conflitti sull’uso dell’acqua tra le aree montane e quelle di pianura.
Impatto su agricoltura e allevamento
L’adattamento si manifesta su vari livelli: monitoraggi per previsioni accurate sulla disponibilità di acqua, miglioramento della comunicazione tra enti istituzionali, adattamento delle reti di distribuzione e irrigazione, e costruzione di bacini di raccolta locali o consortili. Anche l’agricoltura deve adattarsi, optando per colture meno esigenti in termini di acqua e valutando la sostenibilità di colture tradizionali come mele e viti.
Il futuro del turismo invernale
Nel settore del turismo invernale, le opinioni personali stanno prendendo il sopravvento sulle evidenze scientifiche. Le temperature attuali favoriscono la produzione di neve artificiale fino a un certo punto, ma non sappiamo con precisione quando non sarà più possibile produrla. In un arco di 20-30 anni, potrebbe diventare insostenibile. Le stazioni sciistiche a bassa quota dovrebbero puntare sul turismo estivo, dato che le estati in pianura diventeranno sempre più calde, spingendo le persone a cercare refrigerio in montagna.