La previsione accurata del meteo per il prossimo inverno è un compito arduo, tuttavia, ci sono alcuni indizi che suggeriscono un inverno particolarmente intrigante. Un’ampia copertura di neve in Siberia nel mese di settembre potrebbe essere un presagio di un inverno severo in Nord America e, forse, anche in Europa. Nonostante ciò, l’effetto dell’oceano limita l’espansione del freddo siberiano verso l’Europa.
Implicazioni per l’Europa
La Niña in Europa è associata ad un incremento delle correnti umide tropicali, con un aumento delle depressioni atmosferiche e meno interruzioni dal meteo invernale avverso. Questo potrebbe portare a condizioni di umidità prolungate, nevicate in alta quota e periodi di freddo a quote inferiori.
Effetti invernali in Italia
Sebbene l’effetto della Niña sull’inverno italiano sia generalmente contenuto, si prevede un aumento delle precipitazioni e della neve. Tuttavia, la correlazione tra La Niña e le precipitazioni locali non è diretta; queste sono principalmente influenzate dalle depressioni e dalle dinamiche dei venti regionali.
Attenzione ai mari eccessivamente caldi
Un Mediterraneo caldo, unito ad una tendenza alla NAO negativa, potrebbe incrementare le precipitazioni, favorendo l’arrivo di aria fredda dalla Russia europea. Questo potrebbe portare a nevicate improvvise e ondate di gelo. I modelli meteorologici indicano che il “gelo siberiano” potrebbe estendersi intorno alla settimana di Natale, coprendo tutta la Russia europea grazie ad un forte anticiclone in Scandinavia, con un conseguente ulteriore calo delle temperature.
Pressioni basse frequenti?
Inoltre, frequenti bassi pressori nel Mediterraneo potrebbero trascinare aria fredda dalla Scandinavia e dalla Russia europea, causando intense ondate di gelo e abbondanti nevicate in Italia. Queste sono tuttavia solo supposizioni, e sarà necessario attendere i prossimi mesi per confermare tali previsioni. Dopo tutto, le tendenze stagionali sono strumenti per esperti, ancora afflitti da ampi margini di errore.