l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.
l’Italia può respirare dopo settimane di tormento causate dall’anticiclone africano. Le temperature, che fino a poco tempo fa raggiungevano picchi tra i 38 e i 40 gradi, sono finalmente diminuite di 5-8 gradi, portando un conforto tangibile in molte regioni del Paese.
L’anticiclone africano, che ha governato gran parte dell’estate, ha portato un calore soffocante, accompagnato da un’afa che ha reso le notti insopportabili. L’umidità elevata, soprattutto nelle ore serali e notturne, ha peggiorato la percezione del calore, rendendo il sonno notturno quasi impossibile per molti. Questo meteo estremo ha avuto effetti significativi non solo sulla popolazione, che ha dovuto affrontare colpi di calore e problemi respiratori, ma anche sugli ecosistemi. L’aumento del rischio di incendi boschivi e la pressione sugli ambienti naturali, già stressati dalla siccità, sono solo alcune delle conseguenze di queste temperature eccezionalmente alte.
La ventata fresca che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni è stata quindi una respiro di aria fresca, in senso letterale e figurato. Dopo la fase di instabilità che ha caratterizzato il fine settimana e l’inizio della settimana, le condizioni meteorologiche sono ora in deciso miglioramento, ma ci troviamo ancora in un contesto di meteo gradevole, senza eccessi particolari.
Tuttavia, l’anticiclone, sempre lui, quello sub-tropicale africano, protagonista indiscusso della nostra estate, tornerà nei prossimi giorni a rinforzarsi. Ma sappiamo che non sarà così intenso come nelle settimane precedenti. E l’apporto di aria calda dal Nord Africa sarà meno significativo. Questo significa che le temperature, sebbene destinate a risalire soprattutto tra venerdì e domenica, dovrebbero rimanere su valori più tollerabili, con picchi che raggiungeranno i 32-34 gradi nelle zone interne, ma difficilmente supereranno questi valori e saranno comunque lontane dai picchi altissimi che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. C’è anche la possibilità che una nuova perturbazione possa portare un ulteriore arresto a questa fase calda all’inizio della prossima settimana, ma questa tendenza è ancora da confermare (lo faremo nei prossimi aggiornamenti).
Guardando al futuro, sembra che il peggio dell’estate sia ormai passato. Sebbene la stagione estiva non abbia ancora esaurito tutte le sue energie, infatti avrà sicuramente altre “cartucce da sparare”, andando avanti saranno comunque meno probabili ondate di calore estreme e prolungate. Settembre potrebbe ancora riservare giornate calde (anche molto calde) e stabili, ma sarà sempre più difficile che si ripetano episodi di caldo intenso come quelli vissuti a luglio e agosto. Tuttavia, considerando anche i cambiamenti climatici in atto, non si possono escludere periodi caldi anche ad autunno inoltrato, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni sull’area mediterranea.