Un’importante svolta meteo potrebbe essere alle porte
Un cambiamento significativo del meteo potrebbe essere in arrivo sul Mediterraneo centrale e sull’Italia entro una settimana. L’alta pressione, che ha regnato incontrastata sulla nostra penisola per tutto il mese di luglio e che persiste anche in questo inizio di agosto, potrebbe essere messa in discussione da una rapida saccatura instabile proveniente dal Nordatlantico.
Un cambiamento meteo dopo Ferragosto
Questo fenomeno meteorologico potrebbe attraversare l’Italia da Nord a Sud, subito dopo Ferragosto, precisamente tra il 17 e il 19/20 di questo mese. Già qualche giorno prima, un’avanguardia di nuclei più umidi e instabili di origine atlantica potrebbe causare rovesci e temporali locali su alcune aree del Nord e del medio-alto Tirreno, occasionalmente anche su aree appenniniche. Tuttavia, la possibile svolta meteo a partire dal prossimo weekend si preannuncia più incisiva perché potrebbe interessare su più vasta scala il territorio italiano, con possibilità di fenomeni più intensi ed estesi.
La saccatura atlantica e le sue possibili conseguenze
La saccatura atlantica potrebbe manifestarsi abbastanza marcata, seppure veloce, provocando un calo significativo della pressione sull’area Mediterranea centrale e determinando un drastico cambiamento della circolazione. Al momento, dalle previsioni elaborate dai centri di calcolo, sembra piuttosto verosimile il transito dell’onda instabile, tuttavia l’esatta traiettoria rimane incerta.
Se questa, come indicato da alcuni profili evolutivi, dovesse essere abbastanza centrale con asse proprio in corrispondenza della nostra penisola, la circolazione ciclonica associata potrebbe persistere più a lungo e mostrarsi più impetuosa, causando un rapido, ma più consistente peggioramento generale da Nord a Sud. Invece, qualora l’asse della saccatura dovesse posizionarsi leggermente più a Est, con i nuclei di vorticità più attivi verso i settori dell’ex Jugoslavia, l’azione instabile sulla penisola sarebbe meno incisiva e ancora più veloce, tale da lasciare meno il segno.
Le aree più a rischio pioggia
Analizzando i due scenari principali e basandoci sui dati attuali del modello europeo ECMWF su base Ensemble, è stata elaborata una mappa che individua, su scala di colori a sfondo blu, le aree più a rischio pioggia. Naturalmente si tratta di percentuali di rischio, mai di certezze; in meteorologia la certezza previsionale non esiste nemmeno a poche ore di distanza, figuriamoci a una così lunga distanza.
Dalla mappa si evince chiaramente che in quasi tutta l’Italia potrebbero verificarsi opportunità di piogge, con un rischio maggiore nelle regioni centro-settentrionali, soprattutto nelle aree appenniniche centrali sui versanti adriatici e nei settori adriatici, dove il rischio supererebbe il 50-60%; stesse percentuali di rischio anche nelle aree centro-orientali del Tirreno e, occasionalmente, su alcuni settori alpini piemontesi, su alcune aree orientali della Sardegna e su alcune altre settentrionali della Sicilia.
C’è un rischio di rovesci e temporali anche al Sud e sul resto delle isole maggiori, ma in forma più sparsa, mediamente più debole e con maggiori percentuali di incertezze; tuttavia, fenomeni possibili anche qui. Naturalmente seguiremo giorno per giorno gli aggiornamenti su un possibile cambiamento più drastico della circolazione verso gli ultimi giorni della seconda decade di agosto, prospettando quotidianamente modifiche sull’evoluzione in base ai nuovi dati via via acquisiti.