Il meteo e l’anticiclone africano: un’estate afosa
Il nostro Paese è attualmente sotto l’influenza dell’implacabile e tenace anticiclone africano, che porta con sé un meteo caratterizzato da temperature elevate e un’atmosfera afosa, che si estende dal nord al sud. Ciò che colpisce è la durata record di questa condizione barica, che persiste ormai da due mesi. Questa anomalia positiva della temperatura, estranea alle nostre latitudini, è diventata una consuetudine a causa del cambiamento climatico già in corso.
Previsti cambiamenti nel meteo dopo Ferragosto
Secondo le ultime previsioni dei modelli fisico-matematici, potrebbero esserci delle variazioni dopo Ferragosto. Un ritiro parziale dell’anticiclone africano potrebbe favorire l’arrivo di correnti atlantiche fresche e instabili nel Mediterraneo, causando inizialmente una diminuzione delle temperature e successivamente il ritorno dei temporali al Centro-Nord.
Possibili eventi atmosferici estremi
Considerando l’attuale situazione meteorologica, caratterizzata da un’elevata umidità relativa al suolo, temperature alte e la presenza di acque superficiali calde con valori vicini ai 30°C nel mar Adriatico (che comportano un notevole carico di energia potenziale), potrebbero verificarsi eventi atmosferici estremi.
Perché si verificano fenomeni violenti?
È importante sottolineare che i cumulonembi, nuvole temporalesche a sviluppo verticale che durante la stagione estiva possono raggiungere e superare i 12-15 km di altezza, rilasciano grandi quantità di pioggia. Queste nuvole si formano rapidamente e non possono essere previste con molte ore di anticipo. Possono rilasciare decine, se non centinaia, di millimetri di pioggia in poco tempo.
Aumento della frequenza di fenomeni estremi violenti in Italia
È evidente che le nostre città stanno diventando sempre più calde, con un aumento delle temperature medie registrato negli ultimi 30 anni e in particolare nell’ultimo decennio. I dati mostrano come in Italia la frequenza di fenomeni estremi violenti come trombe d’aria ed alluvioni stia aumentando. Questi eventi causano sempre più spesso danni enormi e vittime, aggravati da decisioni irresponsabili di trasformazione del territorio e degli ecosistemi (fiumi intubati, aree urbane completamente impermeabilizzate, edifici costruiti in aree a rischio idrogeologico, inadeguatezza della rete di convogliamento delle acque piovane, ecc.).