La stagione estiva, caratterizzata da un meteo decisamente torrido e umido, sta per concludersi. Questa estate, che rimarrà impressa nelle nostre memorie per il suo calore intenso, è stata dominata per oltre due mesi da un anticiclone nordafricano che ha avvolto la maggior parte dell’Italia, interrotto solo da brevi temporali che hanno causato più problemi che benefici. Questo prolungato periodo di meteo estremamente caldo ha aggravato la siccità, in particolare nel Sud Italia e nelle isole principali.
L’arrivo dell’Autunno
Con l’arrivo dell’autunno meteorologico, cresce l’interesse e la speranza per il ritorno delle vere perturbazioni atlantiche, quelle capaci di portare piogge diffuse e, soprattutto, temperature più adeguate alla stagione. Tuttavia, per ora, queste aspettative rimarranno insoddisfatte, poiché il calore africano continuerà a dominare il meteo italiano per almeno un’altra settimana.
La persistenza del caldo afoso
Secondo i principali centri meteorologici, il promontorio africano continuerà a influenzare il meteo fino al 7 settembre. Per di più, il caldo potrebbe diventare ancora più soffocante e opprimente, soprattutto nelle prime ore della sera, nelle nostre città costiere. In assenza di correnti fresche significative, in grado di eliminare l’umidità in eccesso, è prevedibile un ulteriore aumento dell’umidità relativa negli strati bassi, rendendo il caldo ancora più insopportabile.
L’effetto del Mediterraneo caldo
Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
Un cambio di direzione verso l’autunno vero?
Questo stato di disagio bioclimatico continuerà per almeno un’altra settimana, dopodiché si aprono diverse possibilità. Tra queste, vi è la persistenza dell’alta pressione su tutta l’Italia per almeno altre due settimane, ma sta emergendo anche l’ipotesi di un vero e proprio cambio di direzione verso l’autunno. Il modello americano GFS suggerisce la possibilità della prima ondata di maltempo autunnale attorno al 10 settembre: questa potrebbe portare non solo piogge e temporali in molte regioni, ma anche un notevole calo delle temperature e una significativa riduzione del calore nordafricano.
La stagione estiva, caratterizzata da un meteo decisamente torrido e umido, sta per concludersi. Questa estate, che rimarrà impressa nelle nostre memorie per il suo calore intenso, è stata dominata per oltre due mesi da un anticiclone nordafricano che ha avvolto la maggior parte dell’Italia, interrotto solo da brevi temporali che hanno causato più problemi che benefici. Questo prolungato periodo di meteo estremamente caldo ha aggravato la siccità, in particolare nel Sud Italia e nelle isole principali.
L’arrivo dell’Autunno
Con l’arrivo dell’autunno meteorologico, cresce l’interesse e la speranza per il ritorno delle vere perturbazioni atlantiche, quelle capaci di portare piogge diffuse e, soprattutto, temperature più adeguate alla stagione. Tuttavia, per ora, queste aspettative rimarranno insoddisfatte, poiché il calore africano continuerà a dominare il meteo italiano per almeno un’altra settimana.
La persistenza del caldo afoso
Secondo i principali centri meteorologici, il promontorio africano continuerà a influenzare il meteo fino al 7 settembre. Per di più, il caldo potrebbe diventare ancora più soffocante e opprimente, soprattutto nelle prime ore della sera, nelle nostre città costiere. In assenza di correnti fresche significative, in grado di eliminare l’umidità in eccesso, è prevedibile un ulteriore aumento dell’umidità relativa negli strati bassi, rendendo il caldo ancora più insopportabile.
L’effetto del Mediterraneo caldo
Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
Un cambio di direzione verso l’autunno vero?
Questo stato di disagio bioclimatico continuerà per almeno un’altra settimana, dopodiché si aprono diverse possibilità. Tra queste, vi è la persistenza dell’alta pressione su tutta l’Italia per almeno altre due settimane, ma sta emergendo anche l’ipotesi di un vero e proprio cambio di direzione verso l’autunno. Il modello americano GFS suggerisce la possibilità della prima ondata di maltempo autunnale attorno al 10 settembre: questa potrebbe portare non solo piogge e temporali in molte regioni, ma anche un notevole calo delle temperature e una significativa riduzione del calore nordafricano.
La stagione estiva, caratterizzata da un meteo decisamente torrido e umido, sta per concludersi. Questa estate, che rimarrà impressa nelle nostre memorie per il suo calore intenso, è stata dominata per oltre due mesi da un anticiclone nordafricano che ha avvolto la maggior parte dell’Italia, interrotto solo da brevi temporali che hanno causato più problemi che benefici. Questo prolungato periodo di meteo estremamente caldo ha aggravato la siccità, in particolare nel Sud Italia e nelle isole principali.
L’arrivo dell’Autunno
Con l’arrivo dell’autunno meteorologico, cresce l’interesse e la speranza per il ritorno delle vere perturbazioni atlantiche, quelle capaci di portare piogge diffuse e, soprattutto, temperature più adeguate alla stagione. Tuttavia, per ora, queste aspettative rimarranno insoddisfatte, poiché il calore africano continuerà a dominare il meteo italiano per almeno un’altra settimana.
La persistenza del caldo afoso
Secondo i principali centri meteorologici, il promontorio africano continuerà a influenzare il meteo fino al 7 settembre. Per di più, il caldo potrebbe diventare ancora più soffocante e opprimente, soprattutto nelle prime ore della sera, nelle nostre città costiere. In assenza di correnti fresche significative, in grado di eliminare l’umidità in eccesso, è prevedibile un ulteriore aumento dell’umidità relativa negli strati bassi, rendendo il caldo ancora più insopportabile.
L’effetto del Mediterraneo caldo
Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
Un cambio di direzione verso l’autunno vero?
Questo stato di disagio bioclimatico continuerà per almeno un’altra settimana, dopodiché si aprono diverse possibilità. Tra queste, vi è la persistenza dell’alta pressione su tutta l’Italia per almeno altre due settimane, ma sta emergendo anche l’ipotesi di un vero e proprio cambio di direzione verso l’autunno. Il modello americano GFS suggerisce la possibilità della prima ondata di maltempo autunnale attorno al 10 settembre: questa potrebbe portare non solo piogge e temporali in molte regioni, ma anche un notevole calo delle temperature e una significativa riduzione del calore nordafricano.
La stagione estiva, caratterizzata da un meteo decisamente torrido e umido, sta per concludersi. Questa estate, che rimarrà impressa nelle nostre memorie per il suo calore intenso, è stata dominata per oltre due mesi da un anticiclone nordafricano che ha avvolto la maggior parte dell’Italia, interrotto solo da brevi temporali che hanno causato più problemi che benefici. Questo prolungato periodo di meteo estremamente caldo ha aggravato la siccità, in particolare nel Sud Italia e nelle isole principali.
L’arrivo dell’Autunno
Con l’arrivo dell’autunno meteorologico, cresce l’interesse e la speranza per il ritorno delle vere perturbazioni atlantiche, quelle capaci di portare piogge diffuse e, soprattutto, temperature più adeguate alla stagione. Tuttavia, per ora, queste aspettative rimarranno insoddisfatte, poiché il calore africano continuerà a dominare il meteo italiano per almeno un’altra settimana.
La persistenza del caldo afoso
Secondo i principali centri meteorologici, il promontorio africano continuerà a influenzare il meteo fino al 7 settembre. Per di più, il caldo potrebbe diventare ancora più soffocante e opprimente, soprattutto nelle prime ore della sera, nelle nostre città costiere. In assenza di correnti fresche significative, in grado di eliminare l’umidità in eccesso, è prevedibile un ulteriore aumento dell’umidità relativa negli strati bassi, rendendo il caldo ancora più insopportabile.
L’effetto del Mediterraneo caldo
Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
Un cambio di direzione verso l’autunno vero?
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L’arrivo dell’Autunno
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La persistenza del caldo afoso
Secondo i principali centri meteorologici, il promontorio africano continuerà a influenzare il meteo fino al 7 settembre. Per di più, il caldo potrebbe diventare ancora più soffocante e opprimente, soprattutto nelle prime ore della sera, nelle nostre città costiere. In assenza di correnti fresche significative, in grado di eliminare l’umidità in eccesso, è prevedibile un ulteriore aumento dell’umidità relativa negli strati bassi, rendendo il caldo ancora più insopportabile.
L’effetto del Mediterraneo caldo
Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
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La stagione estiva, caratterizzata da un meteo decisamente torrido e umido, sta per concludersi. Questa estate, che rimarrà impressa nelle nostre memorie per il suo calore intenso, è stata dominata per oltre due mesi da un anticiclone nordafricano che ha avvolto la maggior parte dell’Italia, interrotto solo da brevi temporali che hanno causato più problemi che benefici. Questo prolungato periodo di meteo estremamente caldo ha aggravato la siccità, in particolare nel Sud Italia e nelle isole principali.
L’arrivo dell’Autunno
Con l’arrivo dell’autunno meteorologico, cresce l’interesse e la speranza per il ritorno delle vere perturbazioni atlantiche, quelle capaci di portare piogge diffuse e, soprattutto, temperature più adeguate alla stagione. Tuttavia, per ora, queste aspettative rimarranno insoddisfatte, poiché il calore africano continuerà a dominare il meteo italiano per almeno un’altra settimana.
La persistenza del caldo afoso
Secondo i principali centri meteorologici, il promontorio africano continuerà a influenzare il meteo fino al 7 settembre. Per di più, il caldo potrebbe diventare ancora più soffocante e opprimente, soprattutto nelle prime ore della sera, nelle nostre città costiere. In assenza di correnti fresche significative, in grado di eliminare l’umidità in eccesso, è prevedibile un ulteriore aumento dell’umidità relativa negli strati bassi, rendendo il caldo ancora più insopportabile.
L’effetto del Mediterraneo caldo
Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
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L’arrivo dell’Autunno
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La persistenza del caldo afoso
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Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
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Questo stato di disagio bioclimatico continuerà per almeno un’altra settimana, dopodiché si aprono diverse possibilità. Tra queste, vi è la persistenza dell’alta pressione su tutta l’Italia per almeno altre due settimane, ma sta emergendo anche l’ipotesi di un vero e proprio cambio di direzione verso l’autunno. Il modello americano GFS suggerisce la possibilità della prima ondata di maltempo autunnale attorno al 10 settembre: questa potrebbe portare non solo piogge e temporali in molte regioni, ma anche un notevole calo delle temperature e una significativa riduzione del calore nordafricano.
La stagione estiva, caratterizzata da un meteo decisamente torrido e umido, sta per concludersi. Questa estate, che rimarrà impressa nelle nostre memorie per il suo calore intenso, è stata dominata per oltre due mesi da un anticiclone nordafricano che ha avvolto la maggior parte dell’Italia, interrotto solo da brevi temporali che hanno causato più problemi che benefici. Questo prolungato periodo di meteo estremamente caldo ha aggravato la siccità, in particolare nel Sud Italia e nelle isole principali.
L’arrivo dell’Autunno
Con l’arrivo dell’autunno meteorologico, cresce l’interesse e la speranza per il ritorno delle vere perturbazioni atlantiche, quelle capaci di portare piogge diffuse e, soprattutto, temperature più adeguate alla stagione. Tuttavia, per ora, queste aspettative rimarranno insoddisfatte, poiché il calore africano continuerà a dominare il meteo italiano per almeno un’altra settimana.
La persistenza del caldo afoso
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Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
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L’arrivo dell’Autunno
Con l’arrivo dell’autunno meteorologico, cresce l’interesse e la speranza per il ritorno delle vere perturbazioni atlantiche, quelle capaci di portare piogge diffuse e, soprattutto, temperature più adeguate alla stagione. Tuttavia, per ora, queste aspettative rimarranno insoddisfatte, poiché il calore africano continuerà a dominare il meteo italiano per almeno un’altra settimana.
La persistenza del caldo afoso
Secondo i principali centri meteorologici, il promontorio africano continuerà a influenzare il meteo fino al 7 settembre. Per di più, il caldo potrebbe diventare ancora più soffocante e opprimente, soprattutto nelle prime ore della sera, nelle nostre città costiere. In assenza di correnti fresche significative, in grado di eliminare l’umidità in eccesso, è prevedibile un ulteriore aumento dell’umidità relativa negli strati bassi, rendendo il caldo ancora più insopportabile.
L’effetto del Mediterraneo caldo
Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
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La stagione estiva, caratterizzata da un meteo decisamente torrido e umido, sta per concludersi. Questa estate, che rimarrà impressa nelle nostre memorie per il suo calore intenso, è stata dominata per oltre due mesi da un anticiclone nordafricano che ha avvolto la maggior parte dell’Italia, interrotto solo da brevi temporali che hanno causato più problemi che benefici. Questo prolungato periodo di meteo estremamente caldo ha aggravato la siccità, in particolare nel Sud Italia e nelle isole principali.
L’arrivo dell’Autunno
Con l’arrivo dell’autunno meteorologico, cresce l’interesse e la speranza per il ritorno delle vere perturbazioni atlantiche, quelle capaci di portare piogge diffuse e, soprattutto, temperature più adeguate alla stagione. Tuttavia, per ora, queste aspettative rimarranno insoddisfatte, poiché il calore africano continuerà a dominare il meteo italiano per almeno un’altra settimana.
La persistenza del caldo afoso
Secondo i principali centri meteorologici, il promontorio africano continuerà a influenzare il meteo fino al 7 settembre. Per di più, il caldo potrebbe diventare ancora più soffocante e opprimente, soprattutto nelle prime ore della sera, nelle nostre città costiere. In assenza di correnti fresche significative, in grado di eliminare l’umidità in eccesso, è prevedibile un ulteriore aumento dell’umidità relativa negli strati bassi, rendendo il caldo ancora più insopportabile.
L’effetto del Mediterraneo caldo
Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
Un cambio di direzione verso l’autunno vero?
Questo stato di disagio bioclimatico continuerà per almeno un’altra settimana, dopodiché si aprono diverse possibilità. Tra queste, vi è la persistenza dell’alta pressione su tutta l’Italia per almeno altre due settimane, ma sta emergendo anche l’ipotesi di un vero e proprio cambio di direzione verso l’autunno. Il modello americano GFS suggerisce la possibilità della prima ondata di maltempo autunnale attorno al 10 settembre: questa potrebbe portare non solo piogge e temporali in molte regioni, ma anche un notevole calo delle temperature e una significativa riduzione del calore nordafricano.
La stagione estiva, caratterizzata da un meteo decisamente torrido e umido, sta per concludersi. Questa estate, che rimarrà impressa nelle nostre memorie per il suo calore intenso, è stata dominata per oltre due mesi da un anticiclone nordafricano che ha avvolto la maggior parte dell’Italia, interrotto solo da brevi temporali che hanno causato più problemi che benefici. Questo prolungato periodo di meteo estremamente caldo ha aggravato la siccità, in particolare nel Sud Italia e nelle isole principali.
L’arrivo dell’Autunno
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Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
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L’arrivo dell’Autunno
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L’arrivo dell’Autunno
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L’arrivo dell’Autunno
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La persistenza del caldo afoso
Secondo i principali centri meteorologici, il promontorio africano continuerà a influenzare il meteo fino al 7 settembre. Per di più, il caldo potrebbe diventare ancora più soffocante e opprimente, soprattutto nelle prime ore della sera, nelle nostre città costiere. In assenza di correnti fresche significative, in grado di eliminare l’umidità in eccesso, è prevedibile un ulteriore aumento dell’umidità relativa negli strati bassi, rendendo il caldo ancora più insopportabile.
L’effetto del Mediterraneo caldo
Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
Un cambio di direzione verso l’autunno vero?
Questo stato di disagio bioclimatico continuerà per almeno un’altra settimana, dopodiché si aprono diverse possibilità. Tra queste, vi è la persistenza dell’alta pressione su tutta l’Italia per almeno altre due settimane, ma sta emergendo anche l’ipotesi di un vero e proprio cambio di direzione verso l’autunno. Il modello americano GFS suggerisce la possibilità della prima ondata di maltempo autunnale attorno al 10 settembre: questa potrebbe portare non solo piogge e temporali in molte regioni, ma anche un notevole calo delle temperature e una significativa riduzione del calore nordafricano.
La stagione estiva, caratterizzata da un meteo decisamente torrido e umido, sta per concludersi. Questa estate, che rimarrà impressa nelle nostre memorie per il suo calore intenso, è stata dominata per oltre due mesi da un anticiclone nordafricano che ha avvolto la maggior parte dell’Italia, interrotto solo da brevi temporali che hanno causato più problemi che benefici. Questo prolungato periodo di meteo estremamente caldo ha aggravato la siccità, in particolare nel Sud Italia e nelle isole principali.
L’arrivo dell’Autunno
Con l’arrivo dell’autunno meteorologico, cresce l’interesse e la speranza per il ritorno delle vere perturbazioni atlantiche, quelle capaci di portare piogge diffuse e, soprattutto, temperature più adeguate alla stagione. Tuttavia, per ora, queste aspettative rimarranno insoddisfatte, poiché il calore africano continuerà a dominare il meteo italiano per almeno un’altra settimana.
La persistenza del caldo afoso
Secondo i principali centri meteorologici, il promontorio africano continuerà a influenzare il meteo fino al 7 settembre. Per di più, il caldo potrebbe diventare ancora più soffocante e opprimente, soprattutto nelle prime ore della sera, nelle nostre città costiere. In assenza di correnti fresche significative, in grado di eliminare l’umidità in eccesso, è prevedibile un ulteriore aumento dell’umidità relativa negli strati bassi, rendendo il caldo ancora più insopportabile.
L’effetto del Mediterraneo caldo
Il fulcro di tutto è un Mediterraneo estremamente caldo, che ha raggiunto i 30 °C in ampie zone. Queste elevate temperature superficiali del Mediterraneo intensificano notevolmente l’evaporazione dell’acqua nell’atmosfera, incrementando ulteriormente il livello di umidità presente su coste e pianure.
Un cambio di direzione verso l’autunno vero?
Questo stato di disagio bioclimatico continuerà per almeno un’altra settimana, dopodiché si aprono diverse possibilità. Tra queste, vi è la persistenza dell’alta pressione su tutta l’Italia per almeno altre due settimane, ma sta emergendo anche l’ipotesi di un vero e proprio cambio di direzione verso l’autunno. Il modello americano GFS suggerisce la possibilità della prima ondata di maltempo autunnale attorno al 10 settembre: questa potrebbe portare non solo piogge e temporali in molte regioni, ma anche un notevole calo delle temperature e una significativa riduzione del calore nordafricano.