Settembre: l’anticipazione delle prime perturbazioni autunnali
Con l’ingresso nel mese di settembre, si iniziano a scorgere i primi segnali di significative perturbazioni autunnali, dato che il vortice polare comincia a muoversi. Il vortice polare, in effetti, ha già mostrato segni di attività nei giorni passati, ma è evidente che siamo solo all’inizio di quello che sarà un ampio vortice che avvolgerà l’intero Polo Nord durante la stagione fredda. Tuttavia, le condizioni meteo potrebbero subire cambiamenti rilevanti già nella prima metà di settembre, come è tipico nelle fasi iniziali dell’autunno meteorologico.
Il calore persiste ancora per un po’
È importante sottolineare che, per almeno un’altra settimana, il calore continuerà a dominare in ogni parte d’Italia, a causa di questo persistente e soffocante promontorio nordafricano. Il suo effetto si protrarrà almeno fino al 7 settembre, portando temperature molto al di sopra della media stagionale e, soprattutto, un’elevata umidità che renderà il calore afoso e insopportabile, in particolare in Val Padana e nelle nostre città costiere.
La prima svolta autunnale attorno al 10 settembre
La prima vera svolta autunnale potrebbe verificarsi attorno al 10 settembre, grazie alle prime significative perturbazioni atlantiche che raggiungeranno prima l’Europa centro-settentrionale e successivamente anche l’Italia. In particolare, le probabilità di una prima vera ondata di maltempo autunnale tra il 10 e il 15 settembre aumentano, periodo in cui le piogge potrebbero tornare a dominare molte delle nostre regioni e le temperature potrebbero finalmente tornare a livelli tipici della stagione.
Attenzione ai cicloni nel Mediterraneo
È fondamentale non sottovalutare l’arrivo dei primi cicloni nel Mediterraneo, che nelle prossime settimane manterrà temperature molto elevate. Ricordiamo che attualmente il Mediterraneo ha una temperatura superficiale dell’acqua vicina ai 30 °C, ovvero una temperatura di almeno 4 °C superiore alla norma. Tali temperature elevate influenzeranno senza dubbio le perturbazioni autunnali tra i mesi di settembre, ottobre e novembre, fornendo loro molta più energia del solito. Questa energia, inevitabilmente, si tradurrà in precipitazioni più abbondanti, un maggiore rischio di grandinate e un aumento del rischio di fenomeni estremi.