Le condizioni meteo di Alta Pressione persistenti stanno influenzando notevolmente non solo le temperature atmosferiche che abbiamo rilevato e che continuiamo a rilevare nelle nostre città durante questa prolungata fase di Estate anomala, ma anche il riscaldamento della superficie del mare che circonda l’Italia.
A causa di un mare generalmente tranquillo, che non permette il rimescolamento delle masse d’acqua, si è verificato un riscaldamento lento e costante del Mediterraneo. Attualmente, le temperature nei bacini attorno alla penisola italiana raggiungono fino a 32 gradi, un valore tropicale che era impensabile fino a qualche anno fa.
Anomalie di grande entità
Queste temperature indicano anomalie fino a 5 gradi, una situazione che evidenzia un Mediterraneo in condizioni di surplus energetico rispetto alle prossime perturbazioni meteo. Questa situazione termica richiede un monitoraggio costante nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, con la speranza che questo caldo estremo si attenui.
Se da un lato l’arrivo dell’Autunno porterà un sollievo grazie alla minore intensità della radiazione solare, dall’altro, in assenza di eventi meteo significativi, la perdita di calore del mare sarà lenta, sebbene eccessiva. Questo avviene perché il mare ha una inerzia termica lenta, ovvero si riscalda e si raffredda molto più lentamente dell’atmosfera.
La lentezza del mare
L’alta inerzia termica del Mar Mediterraneo significa che, anche se l’energia solare diminuisce, il calore accumulato durante l’Estate persisterà. La superficie marina più calda del normale potrebbe avere conseguenze significative durante l’Autunno, in particolare tra fine Settembre e Novembre.
Un bacino più caldo del normale è in grado di rilasciare una quantità di vapore acqueo nell’atmosfera superiore a quella che verrebbe rilasciata con temperature marine più tipiche della stagione. La circolazione atmosferica, che arriverà sulle nostre latitudini, si troverà quindi a interagire con una maggiore quantità di umidità, il che potrebbe tradursi in un aumento delle precipitazioni.
Un surplus notevole
In altre parole, il Mar Mediterraneo sta attualmente conservando un potenziale energetico significativo, che potrebbe essere messo a disposizione delle correnti atmosferiche. Tuttavia, la sola presenza di questo potenziale non garantisce necessariamente la formazione di fenomeni meteo estremi. Una superficie marina più calda del normale è solo uno dei tanti fattori che possono contribuire alla formazione di eventi meteo autunnali intensi.