Il meteo estremo in Italia: un fenomeno in crescita
La fine dell’estate in Italia è spesso caratterizzata da un meteo estremo, che si manifesta in modi diversi e contrastanti, rispecchiando la complessità geografica e la variabilità del clima del nostro Paese.
Calore estremo e ondate di calore
Uno dei fenomeni più comuni è l’insorgere di ondate di calore intense e prolungate, che si verificano spesso in agosto e talvolta si protraggono fino a settembre. Questi periodi di calore estremo, spesso legati all’anticiclone africano, possono portare a temperature record, soprattutto nelle regioni centro-meridionali e nelle isole. L’afa e l’umidità elevata possono rendere le condizioni particolarmente difficili da sopportare, aumentando il rischio di incendi boschivi e problemi di salute.
Temporali violenti, nubifragi e grandinate
Un altro fenomeno meteorologico da non sottovalutare sono i temporali violenti, i nubifragi e le grandinate. Questi fenomeni possono essere innescati dai contrasti termici tra l’aria calda e umida e le correnti più fresche in quota, e possono causare allagamenti, frane, danni alle colture e interruzioni di corrente. Questa situazione è sempre più comune al Nord, come dimostrato dall’evento del 25 settembre che ha interessato mezza Francia.
Trombe d’aria e tornado
Sebbene non siano frequenti, le trombe d’aria e i tornado possono verificarsi, soprattutto nelle regioni costiere e nelle pianure del Nord. Questi fenomeni possono causare danni significativi a edifici, infrastrutture e vegetazione. Meno pericolose, ma altrettanto spettacolari, sono le numerose trombe marine che si osservano in mare. Questi fenomeni sono veri tornado, ma che si formano in acqua. A volte, però, possono raggiungere la costa e dissiparsi. Possono risultare molto rischiosi se colpiscono piccole imbarcazioni.
Alluvioni lampo
Le piogge di inizio autunno meteorologico, cadendo con notevole intensità e concentrate in un breve periodo di tempo, possono causare alluvioni lampo, soprattutto nelle zone montuose e collinari. I corsi d’acqua possono ingrossarsi rapidamente, travolgendo tutto ciò che incontrano sul loro cammino. Quando un’alluvione lampo colpisce un centro urbano, le conseguenze possono essere notevoli, anche molto gravi.
Impatti del meteo estremo
Il meteo estremo può causare vittime, feriti e danni a edifici, infrastrutture, colture e veicoli. Possono verificarsi interruzioni dei servizi. Le forti piogge, il vento e la grandine possono causare interruzioni di corrente elettrica, problemi di trasporto e difficoltà di comunicazione.
L’impatto sull’agricoltura e sull’ambiente è altrettanto significativo. Il caldo estremo e fuori stagione, la siccità che persiste nel periodo in cui dovrebbero tornare le piogge, le grandinate, e, non da ultimo, le alluvioni, possono danneggiare le colture, ridurre la produzione agricola e avere un impatto negativo sull’ambiente.
Le ondate di calore fuori stagione, come ormai sono a settembre, possono causare stress termico, disidratazione, colpi di calore e altri problemi di salute, soprattutto nelle persone anziane, nei bambini e nelle persone con patologie croniche. Tuttavia, i colpi di calore non conoscono età e, come abbiamo scritto innumerevoli volte, sono necessarie leggi nazionali che regolino le modalità di lavoro durante tali eventi meteorologici.
Settembre: un mese particolarmente incline a eventi meteorologici estremi
Settembre in Italia può essere un mese particolarmente incline a eventi meteorologici estremi a causa di una combinazione di fattori. Durante l’estate, il Mar Mediterraneo accumula una grande quantità di calore. A settembre, le acque sono ancora molto calde, fornendo energia e umidità all’atmosfera. Questa situazione favorisce la formazione di temporali intensi. A settembre, l’aria calda e umida proveniente dal Mediterraneo può scontrarsi con correnti più fresche provenienti dal Nord Europa. Questi contrasti termici aumentano l’instabilità atmosferica, aumentando il rischio di temporali violenti e fenomeni estremi come sporadiche trombe d’aria.
In alcune annate, l’anticiclone africano può persistere anche a settembre, portando ondate di calore intense e prolungate, soprattutto nelle regioni centro-meridionali e nelle isole. Tuttavia, questo evento si sta sempre più espandendo verso Nord, coinvolgendo il Nord Italia. Queste condizioni possono favorire la formazione di incendi boschivi.
Non dimentichiamo che a settembre dovrebbero esserci temperature moderate, iniziano le scuole e in Italia gli edifici non sono adatti a sopportare le ondate di calore, che già a giugno creano disagio per il caldo a chi li frequenta.
Insomma, la combinazione di un Mediterraneo eccezionalmente caldo, forti contrasti termici e la possibile persistenza dell’anticiclone africano creano un ambiente atmosferico particolarmente instabile a settembre in Italia. Questa instabilità può portare a una varietà di eventi meteorologici estremi, con impatti significativi sul tempo atmosferico.