Il meteo estremo: una realtà sempre più presente
Il termine “meteo estremo” potrebbe sembrare eccessivo a molti, ma è strettamente legato alle temperature elevate che stiamo sperimentando. Il calore accumulato durante i mesi di luglio e agosto nel Mediterraneo ha portato a temperature marine notevolmente alte, in alcuni casi oltre i 30°C, particolarmente nel Sud, un fenomeno decisamente fuori dal comune.
Le preoccupazioni legate al meteo estremo
Questo è ciò che ci preoccupa. Durante il ponte di Ferragosto abbiamo avuto un assaggio di ciò che potrebbe accadere se una perturbazione atlantica dovesse arrivare, o semplicemente se l’aria dovesse rinfrescarsi. Con settembre alle porte, non siamo affatto tranquilli. I segnali atmosferici indicano un settembre potenzialmente turbolento, con un drastico cambio di circolazione. Inizierà dal Nord Europa, poi si estenderà all’Europa centrale, mentre l’Anticiclone Africano continuerà a persistere sul nostro territorio.
Il futuro del meteo: cambiamenti in vista
È evidente che questa situazione non può durare all’infinito e gli attacchi all’Anticiclone Africano potrebbero intensificarsi. La speranza è che il cambiamento avvenga gradualmente. Abbiamo bisogno che l’eccesso di calore nei nostri mari si dissipi lentamente. Pertanto, speriamo in contrazioni termiche non troppo brusche e in perturbazioni atlantiche capaci di spostare l’Anticiclone senza infiltrarsi al suo interno.
Il rischio del meteo estremo
Se le perturbazioni atlantiche dovessero infiltrarsi all’interno dell’Anticiclone, ci troveremmo di fronte a “gocce fredde”, che si tradurrebbero in meteo estremo. Questo è il tipo di condizioni meteorologiche che abbiamo sperimentato durante Ferragosto e che abbiamo riscontrato troppo spesso negli ultimi anni, con tutte le relative conseguenze.
Il cambiamento è alle porte
Indipendentemente da queste considerazioni, la nuova stagione è ormai imminente e porterà con sé un cambiamento nella circolazione a livello continentale. Quali saranno gli effetti? Lo scopriremo a tempo debito, ma di certo ci aspetta qualcosa di importante.
Il meteo estremo: una realtà sempre più presente
Il termine “meteo estremo” potrebbe sembrare eccessivo a molti, ma è strettamente legato alle temperature elevate che stiamo sperimentando. Il calore accumulato durante i mesi di luglio e agosto nel Mediterraneo ha portato a temperature marine notevolmente alte, in alcuni casi oltre i 30°C, particolarmente nel Sud, un fenomeno decisamente fuori dal comune.
Le preoccupazioni legate al meteo estremo
Questo è ciò che ci preoccupa. Durante il ponte di Ferragosto abbiamo avuto un assaggio di ciò che potrebbe accadere se una perturbazione atlantica dovesse arrivare, o semplicemente se l’aria dovesse rinfrescarsi. Con settembre alle porte, non siamo affatto tranquilli. I segnali atmosferici indicano un settembre potenzialmente turbolento, con un drastico cambio di circolazione. Inizierà dal Nord Europa, poi si estenderà all’Europa centrale, mentre l’Anticiclone Africano continuerà a persistere sul nostro territorio.
Il futuro del meteo: cambiamenti in vista
È evidente che questa situazione non può durare all’infinito e gli attacchi all’Anticiclone Africano potrebbero intensificarsi. La speranza è che il cambiamento avvenga gradualmente. Abbiamo bisogno che l’eccesso di calore nei nostri mari si dissipi lentamente. Pertanto, speriamo in contrazioni termiche non troppo brusche e in perturbazioni atlantiche capaci di spostare l’Anticiclone senza infiltrarsi al suo interno.
Il rischio del meteo estremo
Se le perturbazioni atlantiche dovessero infiltrarsi all’interno dell’Anticiclone, ci troveremmo di fronte a “gocce fredde”, che si tradurrebbero in meteo estremo. Questo è il tipo di condizioni meteorologiche che abbiamo sperimentato durante Ferragosto e che abbiamo riscontrato troppo spesso negli ultimi anni, con tutte le relative conseguenze.
Il cambiamento è alle porte
Indipendentemente da queste considerazioni, la nuova stagione è ormai imminente e porterà con sé un cambiamento nella circolazione a livello continentale. Quali saranno gli effetti? Lo scopriremo a tempo debito, ma di certo ci aspetta qualcosa di importante.
Il meteo estremo: una realtà sempre più presente
Il termine “meteo estremo” potrebbe sembrare eccessivo a molti, ma è strettamente legato alle temperature elevate che stiamo sperimentando. Il calore accumulato durante i mesi di luglio e agosto nel Mediterraneo ha portato a temperature marine notevolmente alte, in alcuni casi oltre i 30°C, particolarmente nel Sud, un fenomeno decisamente fuori dal comune.
Le preoccupazioni legate al meteo estremo
Questo è ciò che ci preoccupa. Durante il ponte di Ferragosto abbiamo avuto un assaggio di ciò che potrebbe accadere se una perturbazione atlantica dovesse arrivare, o semplicemente se l’aria dovesse rinfrescarsi. Con settembre alle porte, non siamo affatto tranquilli. I segnali atmosferici indicano un settembre potenzialmente turbolento, con un drastico cambio di circolazione. Inizierà dal Nord Europa, poi si estenderà all’Europa centrale, mentre l’Anticiclone Africano continuerà a persistere sul nostro territorio.
Il futuro del meteo: cambiamenti in vista
È evidente che questa situazione non può durare all’infinito e gli attacchi all’Anticiclone Africano potrebbero intensificarsi. La speranza è che il cambiamento avvenga gradualmente. Abbiamo bisogno che l’eccesso di calore nei nostri mari si dissipi lentamente. Pertanto, speriamo in contrazioni termiche non troppo brusche e in perturbazioni atlantiche capaci di spostare l’Anticiclone senza infiltrarsi al suo interno.
Il rischio del meteo estremo
Se le perturbazioni atlantiche dovessero infiltrarsi all’interno dell’Anticiclone, ci troveremmo di fronte a “gocce fredde”, che si tradurrebbero in meteo estremo. Questo è il tipo di condizioni meteorologiche che abbiamo sperimentato durante Ferragosto e che abbiamo riscontrato troppo spesso negli ultimi anni, con tutte le relative conseguenze.
Il cambiamento è alle porte
Indipendentemente da queste considerazioni, la nuova stagione è ormai imminente e porterà con sé un cambiamento nella circolazione a livello continentale. Quali saranno gli effetti? Lo scopriremo a tempo debito, ma di certo ci aspetta qualcosa di importante.
Il meteo estremo: una realtà sempre più presente
Il termine “meteo estremo” potrebbe sembrare eccessivo a molti, ma è strettamente legato alle temperature elevate che stiamo sperimentando. Il calore accumulato durante i mesi di luglio e agosto nel Mediterraneo ha portato a temperature marine notevolmente alte, in alcuni casi oltre i 30°C, particolarmente nel Sud, un fenomeno decisamente fuori dal comune.
Le preoccupazioni legate al meteo estremo
Questo è ciò che ci preoccupa. Durante il ponte di Ferragosto abbiamo avuto un assaggio di ciò che potrebbe accadere se una perturbazione atlantica dovesse arrivare, o semplicemente se l’aria dovesse rinfrescarsi. Con settembre alle porte, non siamo affatto tranquilli. I segnali atmosferici indicano un settembre potenzialmente turbolento, con un drastico cambio di circolazione. Inizierà dal Nord Europa, poi si estenderà all’Europa centrale, mentre l’Anticiclone Africano continuerà a persistere sul nostro territorio.
Il futuro del meteo: cambiamenti in vista
È evidente che questa situazione non può durare all’infinito e gli attacchi all’Anticiclone Africano potrebbero intensificarsi. La speranza è che il cambiamento avvenga gradualmente. Abbiamo bisogno che l’eccesso di calore nei nostri mari si dissipi lentamente. Pertanto, speriamo in contrazioni termiche non troppo brusche e in perturbazioni atlantiche capaci di spostare l’Anticiclone senza infiltrarsi al suo interno.
Il rischio del meteo estremo
Se le perturbazioni atlantiche dovessero infiltrarsi all’interno dell’Anticiclone, ci troveremmo di fronte a “gocce fredde”, che si tradurrebbero in meteo estremo. Questo è il tipo di condizioni meteorologiche che abbiamo sperimentato durante Ferragosto e che abbiamo riscontrato troppo spesso negli ultimi anni, con tutte le relative conseguenze.
Il cambiamento è alle porte
Indipendentemente da queste considerazioni, la nuova stagione è ormai imminente e porterà con sé un cambiamento nella circolazione a livello continentale. Quali saranno gli effetti? Lo scopriremo a tempo debito, ma di certo ci aspetta qualcosa di importante.
Il meteo estremo: una realtà sempre più presente
Il termine “meteo estremo” potrebbe sembrare eccessivo a molti, ma è strettamente legato alle temperature elevate che stiamo sperimentando. Il calore accumulato durante i mesi di luglio e agosto nel Mediterraneo ha portato a temperature marine notevolmente alte, in alcuni casi oltre i 30°C, particolarmente nel Sud, un fenomeno decisamente fuori dal comune.
Le preoccupazioni legate al meteo estremo
Questo è ciò che ci preoccupa. Durante il ponte di Ferragosto abbiamo avuto un assaggio di ciò che potrebbe accadere se una perturbazione atlantica dovesse arrivare, o semplicemente se l’aria dovesse rinfrescarsi. Con settembre alle porte, non siamo affatto tranquilli. I segnali atmosferici indicano un settembre potenzialmente turbolento, con un drastico cambio di circolazione. Inizierà dal Nord Europa, poi si estenderà all’Europa centrale, mentre l’Anticiclone Africano continuerà a persistere sul nostro territorio.
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Il rischio del meteo estremo
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Il meteo estremo: una realtà sempre più presente
Il termine “meteo estremo” potrebbe sembrare eccessivo a molti, ma è strettamente legato alle temperature elevate che stiamo sperimentando. Il calore accumulato durante i mesi di luglio e agosto nel Mediterraneo ha portato a temperature marine notevolmente alte, in alcuni casi oltre i 30°C, particolarmente nel Sud, un fenomeno decisamente fuori dal comune.
Le preoccupazioni legate al meteo estremo
Questo è ciò che ci preoccupa. Durante il ponte di Ferragosto abbiamo avuto un assaggio di ciò che potrebbe accadere se una perturbazione atlantica dovesse arrivare, o semplicemente se l’aria dovesse rinfrescarsi. Con settembre alle porte, non siamo affatto tranquilli. I segnali atmosferici indicano un settembre potenzialmente turbolento, con un drastico cambio di circolazione. Inizierà dal Nord Europa, poi si estenderà all’Europa centrale, mentre l’Anticiclone Africano continuerà a persistere sul nostro territorio.
Il futuro del meteo: cambiamenti in vista
È evidente che questa situazione non può durare all’infinito e gli attacchi all’Anticiclone Africano potrebbero intensificarsi. La speranza è che il cambiamento avvenga gradualmente. Abbiamo bisogno che l’eccesso di calore nei nostri mari si dissipi lentamente. Pertanto, speriamo in contrazioni termiche non troppo brusche e in perturbazioni atlantiche capaci di spostare l’Anticiclone senza infiltrarsi al suo interno.
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Il termine “meteo estremo” potrebbe sembrare eccessivo a molti, ma è strettamente legato alle temperature elevate che stiamo sperimentando. Il calore accumulato durante i mesi di luglio e agosto nel Mediterraneo ha portato a temperature marine notevolmente alte, in alcuni casi oltre i 30°C, particolarmente nel Sud, un fenomeno decisamente fuori dal comune.
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Questo è ciò che ci preoccupa. Durante il ponte di Ferragosto abbiamo avuto un assaggio di ciò che potrebbe accadere se una perturbazione atlantica dovesse arrivare, o semplicemente se l’aria dovesse rinfrescarsi. Con settembre alle porte, non siamo affatto tranquilli. I segnali atmosferici indicano un settembre potenzialmente turbolento, con un drastico cambio di circolazione. Inizierà dal Nord Europa, poi si estenderà all’Europa centrale, mentre l’Anticiclone Africano continuerà a persistere sul nostro territorio.
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Indipendentemente da queste considerazioni, la nuova stagione è ormai imminente e porterà con sé un cambiamento nella circolazione a livello continentale. Quali saranno gli effetti? Lo scopriremo a tempo debito, ma di certo ci aspetta qualcosa di importante.
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Il futuro del meteo: cambiamenti in vista
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Il rischio del meteo estremo
Se le perturbazioni atlantiche dovessero infiltrarsi all’interno dell’Anticiclone, ci troveremmo di fronte a “gocce fredde”, che si tradurrebbero in meteo estremo. Questo è il tipo di condizioni meteorologiche che abbiamo sperimentato durante Ferragosto e che abbiamo riscontrato troppo spesso negli ultimi anni, con tutte le relative conseguenze.
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Indipendentemente da queste considerazioni, la nuova stagione è ormai imminente e porterà con sé un cambiamento nella circolazione a livello continentale. Quali saranno gli effetti? Lo scopriremo a tempo debito, ma di certo ci aspetta qualcosa di importante.
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Il termine “meteo estremo” potrebbe sembrare eccessivo a molti, ma è strettamente legato alle temperature elevate che stiamo sperimentando. Il calore accumulato durante i mesi di luglio e agosto nel Mediterraneo ha portato a temperature marine notevolmente alte, in alcuni casi oltre i 30°C, particolarmente nel Sud, un fenomeno decisamente fuori dal comune.
Le preoccupazioni legate al meteo estremo
Questo è ciò che ci preoccupa. Durante il ponte di Ferragosto abbiamo avuto un assaggio di ciò che potrebbe accadere se una perturbazione atlantica dovesse arrivare, o semplicemente se l’aria dovesse rinfrescarsi. Con settembre alle porte, non siamo affatto tranquilli. I segnali atmosferici indicano un settembre potenzialmente turbolento, con un drastico cambio di circolazione. Inizierà dal Nord Europa, poi si estenderà all’Europa centrale, mentre l’Anticiclone Africano continuerà a persistere sul nostro territorio.
Il futuro del meteo: cambiamenti in vista
È evidente che questa situazione non può durare all’infinito e gli attacchi all’Anticiclone Africano potrebbero intensificarsi. La speranza è che il cambiamento avvenga gradualmente. Abbiamo bisogno che l’eccesso di calore nei nostri mari si dissipi lentamente. Pertanto, speriamo in contrazioni termiche non troppo brusche e in perturbazioni atlantiche capaci di spostare l’Anticiclone senza infiltrarsi al suo interno.
Il rischio del meteo estremo
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Indipendentemente da queste considerazioni, la nuova stagione è ormai imminente e porterà con sé un cambiamento nella circolazione a livello continentale. Quali saranno gli effetti? Lo scopriremo a tempo debito, ma di certo ci aspetta qualcosa di importante.
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Le preoccupazioni legate al meteo estremo
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