Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
Ma prima abbiamo avuto un giugno alluvionale in alcune aree del Nord Italia, poi temporali devastanti, poi un grande rinfrescamento all’inizio di luglio, poi altri temporali nonostante il caldo.
Ora ci aspettiamo quello che sarà un grande rinfrescamento. Ora ci aspettiamo il passaggio di quello che sarà un vortice freddo particolarmente fastidioso. Sì, perché a causa dei contrasti termici che si scateneranno, assisteremo a scenari davvero interessanti. O spiacevoli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che sarà una sorpresa, perché diciamolo: chi avrebbe puntato un euro su una crisi dell’estate? E proprio durante Ferragosto? Probabilmente pochi, forse nessuno. Ma la bellezza della meteorologia è anche questa, saper sorprendere quando tutto sembra procedere in una sola direzione. Chissà se le sorprese sono finite, chissà se la bella stagione sta finendo prima del previsto…
Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
Ma prima abbiamo avuto un giugno alluvionale in alcune aree del Nord Italia, poi temporali devastanti, poi un grande rinfrescamento all’inizio di luglio, poi altri temporali nonostante il caldo.
Ora ci aspettiamo quello che sarà un grande rinfrescamento. Ora ci aspettiamo il passaggio di quello che sarà un vortice freddo particolarmente fastidioso. Sì, perché a causa dei contrasti termici che si scateneranno, assisteremo a scenari davvero interessanti. O spiacevoli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che sarà una sorpresa, perché diciamolo: chi avrebbe puntato un euro su una crisi dell’estate? E proprio durante Ferragosto? Probabilmente pochi, forse nessuno. Ma la bellezza della meteorologia è anche questa, saper sorprendere quando tutto sembra procedere in una sola direzione. Chissà se le sorprese sono finite, chissà se la bella stagione sta finendo prima del previsto…
Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
Ma prima abbiamo avuto un giugno alluvionale in alcune aree del Nord Italia, poi temporali devastanti, poi un grande rinfrescamento all’inizio di luglio, poi altri temporali nonostante il caldo.
Ora ci aspettiamo quello che sarà un grande rinfrescamento. Ora ci aspettiamo il passaggio di quello che sarà un vortice freddo particolarmente fastidioso. Sì, perché a causa dei contrasti termici che si scateneranno, assisteremo a scenari davvero interessanti. O spiacevoli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che sarà una sorpresa, perché diciamolo: chi avrebbe puntato un euro su una crisi dell’estate? E proprio durante Ferragosto? Probabilmente pochi, forse nessuno. Ma la bellezza della meteorologia è anche questa, saper sorprendere quando tutto sembra procedere in una sola direzione. Chissà se le sorprese sono finite, chissà se la bella stagione sta finendo prima del previsto…
Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
Ma prima abbiamo avuto un giugno alluvionale in alcune aree del Nord Italia, poi temporali devastanti, poi un grande rinfrescamento all’inizio di luglio, poi altri temporali nonostante il caldo.
Ora ci aspettiamo quello che sarà un grande rinfrescamento. Ora ci aspettiamo il passaggio di quello che sarà un vortice freddo particolarmente fastidioso. Sì, perché a causa dei contrasti termici che si scateneranno, assisteremo a scenari davvero interessanti. O spiacevoli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che sarà una sorpresa, perché diciamolo: chi avrebbe puntato un euro su una crisi dell’estate? E proprio durante Ferragosto? Probabilmente pochi, forse nessuno. Ma la bellezza della meteorologia è anche questa, saper sorprendere quando tutto sembra procedere in una sola direzione. Chissà se le sorprese sono finite, chissà se la bella stagione sta finendo prima del previsto…
Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
Ma prima abbiamo avuto un giugno alluvionale in alcune aree del Nord Italia, poi temporali devastanti, poi un grande rinfrescamento all’inizio di luglio, poi altri temporali nonostante il caldo.
Ora ci aspettiamo quello che sarà un grande rinfrescamento. Ora ci aspettiamo il passaggio di quello che sarà un vortice freddo particolarmente fastidioso. Sì, perché a causa dei contrasti termici che si scateneranno, assisteremo a scenari davvero interessanti. O spiacevoli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che sarà una sorpresa, perché diciamolo: chi avrebbe puntato un euro su una crisi dell’estate? E proprio durante Ferragosto? Probabilmente pochi, forse nessuno. Ma la bellezza della meteorologia è anche questa, saper sorprendere quando tutto sembra procedere in una sola direzione. Chissà se le sorprese sono finite, chissà se la bella stagione sta finendo prima del previsto…
Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
Ma prima abbiamo avuto un giugno alluvionale in alcune aree del Nord Italia, poi temporali devastanti, poi un grande rinfrescamento all’inizio di luglio, poi altri temporali nonostante il caldo.
Ora ci aspettiamo quello che sarà un grande rinfrescamento. Ora ci aspettiamo il passaggio di quello che sarà un vortice freddo particolarmente fastidioso. Sì, perché a causa dei contrasti termici che si scateneranno, assisteremo a scenari davvero interessanti. O spiacevoli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che sarà una sorpresa, perché diciamolo: chi avrebbe puntato un euro su una crisi dell’estate? E proprio durante Ferragosto? Probabilmente pochi, forse nessuno. Ma la bellezza della meteorologia è anche questa, saper sorprendere quando tutto sembra procedere in una sola direzione. Chissà se le sorprese sono finite, chissà se la bella stagione sta finendo prima del previsto…
Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
Ma prima abbiamo avuto un giugno alluvionale in alcune aree del Nord Italia, poi temporali devastanti, poi un grande rinfrescamento all’inizio di luglio, poi altri temporali nonostante il caldo.
Ora ci aspettiamo quello che sarà un grande rinfrescamento. Ora ci aspettiamo il passaggio di quello che sarà un vortice freddo particolarmente fastidioso. Sì, perché a causa dei contrasti termici che si scateneranno, assisteremo a scenari davvero interessanti. O spiacevoli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che sarà una sorpresa, perché diciamolo: chi avrebbe puntato un euro su una crisi dell’estate? E proprio durante Ferragosto? Probabilmente pochi, forse nessuno. Ma la bellezza della meteorologia è anche questa, saper sorprendere quando tutto sembra procedere in una sola direzione. Chissà se le sorprese sono finite, chissà se la bella stagione sta finendo prima del previsto…
Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
Ma prima abbiamo avuto un giugno alluvionale in alcune aree del Nord Italia, poi temporali devastanti, poi un grande rinfrescamento all’inizio di luglio, poi altri temporali nonostante il caldo.
Ora ci aspettiamo quello che sarà un grande rinfrescamento. Ora ci aspettiamo il passaggio di quello che sarà un vortice freddo particolarmente fastidioso. Sì, perché a causa dei contrasti termici che si scateneranno, assisteremo a scenari davvero interessanti. O spiacevoli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che sarà una sorpresa, perché diciamolo: chi avrebbe puntato un euro su una crisi dell’estate? E proprio durante Ferragosto? Probabilmente pochi, forse nessuno. Ma la bellezza della meteorologia è anche questa, saper sorprendere quando tutto sembra procedere in una sola direzione. Chissà se le sorprese sono finite, chissà se la bella stagione sta finendo prima del previsto…
Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
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Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
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Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
Ma prima abbiamo avuto un giugno alluvionale in alcune aree del Nord Italia, poi temporali devastanti, poi un grande rinfrescamento all’inizio di luglio, poi altri temporali nonostante il caldo.
Ora ci aspettiamo quello che sarà un grande rinfrescamento. Ora ci aspettiamo il passaggio di quello che sarà un vortice freddo particolarmente fastidioso. Sì, perché a causa dei contrasti termici che si scateneranno, assisteremo a scenari davvero interessanti. O spiacevoli, a seconda dei punti di vista.
Il fatto è che sarà una sorpresa, perché diciamolo: chi avrebbe puntato un euro su una crisi dell’estate? E proprio durante Ferragosto? Probabilmente pochi, forse nessuno. Ma la bellezza della meteorologia è anche questa, saper sorprendere quando tutto sembra procedere in una sola direzione. Chissà se le sorprese sono finite, chissà se la bella stagione sta finendo prima del previsto…
Un tempo, l’arrivo della crisi di Ferragosto non rappresentava una novità, in quanto era in linea con la normale evoluzione stagionale. Durante quel periodo, il meteo iniziava a subire delle variazioni, con temporali che, partendo dal Nord Italia, si spostavano gradualmente verso sud.
Si trattava di una transizione graduale, un lento declino stagionale in attesa delle prime, autentiche perturbazioni atlantiche. Queste perturbazioni, che solitamente si manifestavano a settembre o talvolta a fine agosto, segnavano l’arrivo dell’autunno e l’inizio della stagione delle piogge. Piogge autentiche, benefiche e mai eccessive.
Ma poi tutto è cambiato. Un cambiamento radicale, causato dal riscaldamento globale e dai conseguenti cambiamenti climatici. Le estati, purtroppo, si sono trasformate in un incubo, in un vero e proprio calderone africano che spesso ha esteso il caldo ben oltre la normale durata stagionale.
È importante sottolineare, tuttavia, che quest’anno stiamo assistendo a un andamento stagionale decisamente anomalo. Non dimentichiamo, infatti, che l’estate africana ha preso il sopravvento dalla seconda settimana di luglio. È vero, stiamo parlando di un mese di caldo intenso, praticamente senza interruzioni.
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