Le modifiche radicali del meteo estivo non hanno risparmiato nemmeno le zone costiere, come hanno osservato gli amanti del mare. Se una volta l’immersione nelle acque marine tra giugno e luglio poteva causare brividi di freddo, ora l’acqua è così calda che non riesce più a rinfrescare il corpo, nonostante le temperature elevate. Di conseguenza, il mare ha perso la sua funzione di rifugio dal caldo, ruolo ora assunto dalla montagna.
Un meteo che era ideale
Un tempo, il mare era raccomandato dai pediatri per le sue proprietà curative e per il divertimento all’aperto. Nonostante le alte temperature, era possibile trovare sollievo grazie alla brezza sulla spiaggia, alle pinete (soprattutto lungo l’Adriatico) e al vento serale. Questo quadro appartiene ormai al passato.
Dove è la freschezza?
Oggi, se non si fa il bagno al mattino presto, il mare rimane estremamente caldo per il resto della giornata, in particolare nel pomeriggio. Questa situazione rende il bagno meno gradevole e preoccupante. Sebbene i bambini continuino a divertirsi, per gli adulti, l’acqua calda è un segnale evidente di un meteo problematico.
Regolatore
Gli oceani in generale, che hanno assorbito grandi quantità di CO2, hanno svolto un ruolo di regolatori. Tuttavia, un mare sempre più caldo indica che questa funzione si sta indebolendo, costituendo un pericolo, poiché l’energia accumulata può generare eventi estremi. Immergersi in un’acqua così calda è un indicatore di un meteo in peggioramento, che può rovinare qualsiasi vacanza al mare.
Calura soffocante anche di notte
Un altro problema è la calura soffocante che persiste anche di notte, con temperature che rimangono sopra i 30 gradi anche durante le ore notturne. Le temperature minime in località costiere come la Liguria o la Puglia non sono molto diverse da quelle di Milano o Roma centro. L’unico vantaggio rimane la possibilità di fare un bagno in mare, ma dal punto di vista delle condizioni meteo, la situazione è simile.