Un’ondata di aria polare marittima e artica marittima si abbatte sul Mediterraneo e l’Italia, portando con sé un notevole peggioramento del meteo e un drastico calo delle temperature, che potrebbero scendere fino a 15 gradi rispetto ai primi giorni del mese. Queste condizioni inusuali per l’inizio di settembre, che ci vedono passare da un disagio bio meteo a indossare cappotti o giacche a vento, non dovrebbero sorprenderci troppo. In un’epoca di Global Warming, gli eccessi meteo sono la norma, i pattern sinottici sono alterati e gli intensi scambi di calore meridiani dominano. Molti mi hanno chiesto se il caldo e l’estate potrebbero continuare a settembre dopo questa fase di maltempo, ma è molto improbabile. Si può dire che la stagione estiva è finita quando si verifica un evento caratterizzato da un cambiamento radicale del meteo, un deciso cambio di circolazione atmosferica, forti temporali e un notevole abbassamento della temperatura. Ecco, possiamo dire che ci siamo.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
La saccatura nord atlantica si trasformerà in una goccia fredda (vortice ciclonico autonomo) domani, venerdì 13, sulle nostre regioni settentrionali, per poi scendere lentamente verso sud est e portare correnti piuttosto fresche sulle regioni centro meridionali, in particolare quelle adriatiche. Le precipitazioni avranno carattere nevoso (e non è uno scherzo) sulle Alpi anche sotto i 1500 metri di quota, e sopra i 1500 metri sugli Appennini. La sensazione di freddo sarà evidente, nelle regioni settentrionali, così come nelle aree centrali e montuose del centro sud Italia, le temperature minime potrebbero scendere a una sola cifra, l’Autunno arriva all’improvviso. L’area depressionaria si sposterà lentamente nell’area balcanica, continuando a destabilizzare il meteo soprattutto sul lato adriatico. Ma poi, all’inizio della prossima settimana e con un movimento retrogrado, la goccia fredda dovrebbe tornare sui suoi passi e continuare a destabilizzare il meteo in Italia con forti temporali e grandinate.
Perché la goccia fredda tornerà sull’Italia?
Per l’instaurarsi di un “Ponte di Weikoff”, ovvero quella particolare configurazione sinottica in cui l’alta pressione delle Azzorre e l’alta pressione russa tendono a convergere per poi incontrarsi alle alte latitudini, generando una sorta di ponte anticiclonico (Ponte di Weikoff appunto) sotto al quale scorre in moto retrogrado da est verso ovest aria piuttosto fredda dalle steppe russe. In inverno tale configurazione sinottica sarebbe foriera di freddo e nevicate a quote molto basse su tutto il versante adriatico. Per la prossima settimana i principali modelli di calcolo numerico previsionali prevedono quindi una fase fresca e instabile persistente sull’Italia, con temperature anche fredde sui monti. Le temperature saranno ancora abbondantemente sotto la media del periodo.
Ne parleremo ancora.