La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…
La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…
La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…
La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…
La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…
La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…
La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
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La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…
La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…
La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
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La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
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La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
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Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…
La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…
La nostra percezione delle condizioni meteo è strettamente legata ai nostri gusti personali. Accettare o rifiutare certe condizioni meteo è una decisione assolutamente personale e legittima. È normale che chi desiderava un’estate più lunga si lamenti, così come è normale che chi ha sofferto il caldo estremo si lamenti.
Ma purtroppo non esistono soluzioni intermedie. È un “tutto o niente”, tipico del nuovo millennio e del riscaldamento globale. Quando il meteo è caldo, non c’è scampo, e quando piove, è un disastro… Questo è stato il caso anche recentemente in Emilia Romagna, una regione che negli ultimi anni ha subito alluvioni ripetute.
Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma possiamo affermare che la frequenza di certi eventi meteo si è notevolmente intensificata, quindi sarebbe opportuno che le autorità competenti ne prendano atto e cercare di prevenire il problema. Agire dopo il fatto, in questi casi, è troppo tardi.
Da esperti del settore, o almeno speriamo di esserlo, possiamo offrire alcuni spunti di riflessione. Quando abbiamo sottolineato l’eccesso di calore nel Mediterraneo? Chi ci segue regolarmente sapeva che le temperature superficiali dei nostri mari erano incredibilmente alte.
Queste temperature si sono tradotte in un eccesso di calore, che non è altro che energia potenziale che può essere liberata alla prima occasione. Ebbene, in questo mese di settembre non sono mancate le occasioni, e questo è normale, dato che siamo in autunno. Prima eravamo in una fase di transizione stagionale, di per sé turbolenta, ora siamo ufficialmente in autunno.
Desiderare il caldo, come abbiamo detto, non era la scelta migliore. Non dopo il caldo estremo dei mesi di luglio e agosto. Poi, rischiamo di ripeterci, ma non spetta a noi giudicare i gusti personali. Perché dopo le lamentele per il caldo sono arrivate quelle per il freddo, dopo le lamentele per il sole quella per la pioggia e così via. Insomma, non si è mai contenti.
Ecco perché è davvero difficile accettare certe condizioni meteo. Che si tratti di meteo estivo o autunnale, la percezione è assolutamente soggettiva e poco importa della consapevolezza dei rischi che corriamo, quegli stessi rischi che si ripetono ogni anno. In autunno, ma anche in primavera, talvolta persino in inverno e nel corso dell’estate.
Un vicolo cieco? Beh, non possiamo saperlo. Quel che sappiamo è che fa sempre più caldo e che i periodi come questi – freddi - non capitano spesso. Quando capitano sarebbe bene accettarlo di buon grado perché siamo parlando dell’eccezione che conferma la nuova regola, quella del caldo…